Image Cross Fader Redux
Ciascuno di noi è un messaggio che Dio manda al mondo (P. G. Vannucci OSM)

Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE
Visualizzazione post con etichetta Esorcismi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Esorcismi. Mostra tutti i post

Piaceri e dispiaceri del demonio

Padre Pellegrino Maria Ernetti, morto alcuni anni fa, era monaco benedettino dell’Abbazia di San Giorgio Maggiore di Venezia, dove riceveva centinaia di persone alla settimana per essere esorcizzate.
Era noto per i suoi studi biblici e teologici. Le sue conoscenze nelle varie scienze erano note e tali che costituirono punti sicuri di riferimento per i fedeli che accorrevano da lui non solo da tutta l’Italia, ma anche dall'estero, perché era il più preparato esorcista del nostro tempo.
Padre Pellegrino Ernetti, in una intervista fattagli dal giornalista Vincenzo Speziale, diceva: “ ... oggi il male (e tutti ce ne lamentiamo) sta dilatandosi sempre più in tutto il mondo e nelle più svariate e raffinate manifestazioni. Chi reagisce? Chi lotta? Chi prende le armi della Fede? Non si può pretendere di piantare il seme buono e che esso poi possa attecchire e produrre frutto, se prima non abbiamo dissodato questo terreno dalle spine e dai rovi del demonio. Vana sarebbe ogni pastorale che non comprendesse questa tattica di lavoro spirituale, perché gli eletti sono coloro che hanno vinto il dragone nel Sangue dell’Agnello. La pastorale comincia qui ed essa non consiste nel costruire grandi edifici, oratori, opere parrocchiali ecc., quando poi il Sacerdote non si trova più nel confessionale, perché oggi, con varie scuse, i Sacerdoti non sono più a disposizione delle anime, non confessano più, ritengono la Confessione come l’ultima cosa! Questo è errato perché è il Sacramento più grande che ci sia, lotta contro il demonio lavando le anime nel Sangue di Gesù. La Confessione non toglie soltanto il peccato dall'anima, ma ci dà una corazza con cui possiamo lottare contro il demonio. Io ne ho una esperienza terribile! Quindi, ricorriamo con frequenza a questo grande Sacramento!

Padre Paolo Carlin: il diavolo esiste e io lo combatto

L’esorcista considerato erede spirituale di padre Amorth spiega: «Il Maligno si insinua nelle nostre azioni quando diciamo: “Decido io se è bene o male”». Ma le vere possessioni sono casi straordinari.


«Ignoranza e superbia sono autostrade per il diavolo. Il Maligno si insinua, e ha gioco facile, nel relativismo di oggi». Lo dice padre Paolo Carlin, il frate cappuccino esorcista per le diocesi di Ravenna e Faenza. Il religioso, romano con origini veneziane, è autore del volume edito con la San Paolo: "De cura obsessis", titolo latino che in italiano si può tradurre «La cura dei posseduti». «Un libro utile», lo ha definito l’arcivescovo emerito di Ravenna-Cervia, monsignor Giuseppe Verucchi, nella prefazione. Utile «per sacerdoti, educatori, genitori e per quanti desiderano avere un aiuto nell'affrontare problemi causati dal diavolo, capire la sua esistenza e la sua azione».

Padre Carlin è portavoce dell’Associazione Internazionale Esorcisti, l’organizzazione fondata da don Gabriele Amorth per sensibilizzare l’intera chiesa sulla necessità di preti che esercitino questo tipo particolare di ministero. Dal quale padre Paolo non si tira indietro, visto che ascolta almeno 8-900 persone all'anno. Con lui cerchiamo di approfondire una materia a tratti inquietante.

Le catechesi del demonio

Tante volte i parenti e gli amici che assistono una persona, un familiare o un amico, che subisce una possessione, toccano con mano le realtà invisibili e l'esorcismo diventa così un potente mezzo di evangelizzazione, uno stimolo alla conversione, alla virtù, alla preghiera, a un maggior impegno nella fede, a una vita cristiana più intensa. Si comprende allora perché qualcuno lo ha definito un corso rapido di esercizi spirituali.

L'esorcista don Giuseppe Capra, in un raduno sacerdotale, ha ricordato che in passato, quando avveniva qualche caso clamoroso, l'accaduto diventava per i sacerdoti una straordinaria occasione di evangelizzazione e di invito alla conversione. Così egli si è espresso: « San Giovanni Bosco nel 1862 nelle Letture Cattoliche pubblicò, sul caso di una indemoniata, uno scritto di un suo amico cappuccino, fra Carlo Filippo da Poirino, dal titolo Il potere delle tenebre. Mentre san Giovanni Bosco correggeva le bozze, il demonio gli rovesciò l'inchiostro e gli imbrattò tutto. Si tratta di un episodio avvenuto a Val della Torre in diocesi di Torino dove una contadina, Teresa Dosío, a seguito di una maledizione del fratello, subì una vessazione demoniaca durante la quale, sia che si trovasse all'aperto che in un ambiente chiuso, veniva colpita da sassi scagliati da una mano invisibile, da noccioli di pesche, da fagioli, gusci di noce e da vari oggetti. La contadina diventò anche muta.

Alcune questioni di demonologia

Un argomento di notevole importanza
La demonologia, cioè lo studio delle credenze religiose sul demonio è un ambito estremamente importante da trattare, dal momento che molto raramente la pastorale, la catechesi ordinaria e la predicazione approfondiscono l'argomento, su cui sussiste quindi una grande confusione e mancanza di informazione. La demonologia necessariamente interseca la questione della nuova religiosità, dal momento che fa parte di questo ambito il fenomeno del satanismo. Inoltre, gli stessi nuovi movimenti religiosi spesso presentano una concezione del demonio differente rispetto alla prospettiva cattolica. Il mondo dell'occulto, che comprende oltre al satanismo le varie pratiche magiche, spiritiche e divinatorie, vede poi spesso il demonio come il "grande artefice" di varie esperienze. Da ultimo, è senza dubbio importante, per le ragioni che emergeranno nel corso della stessa trattazione, che ogni cattolico conosca anche questo aspetto della Dottrina della Chiesa.
Anche se termini come "satanismo", "occultismo", "magia", "spiritismo" - di cui tratta al capitolo seguente, che ha questo come necessaria premessa - sono ormai entrati nel vocabolario quotidiano, visto che i mass-media, spesso spinti dalla logica dominante dell'indice d'ascolto, propongono molto spesso servizi riguardanti tali argomenti, parlare di questi temi il più delle volte divide l'opinione pubblica. Alcuni negano infatti con fermezza l'esistenza di una realtà soprannaturale e cercano di dare una spiegazione scientifica ai vari fatti; altri vengono spinti dalla pubblicità o anche dalla semplice informazione a voler fruire di questo ambito che sembra, a prima vista, offrire certezze più immediate della religione tradizionale; altri ancora cadono in una angoscia profonda, temono il trionfo del male nella loro vita e nella società.

I laici non facciano esorcismi e attenzione con le preghiere di liberazione

Da oltre trenta anni, padre Gianclaudio Beccarelli, comboniano di origine, vive in Monterrey, Messico, dopo aver lasciato la sua cara Parma. Oggi è Vicario episcopale nella importante Arcidiocesi messicana, quasi al confine degli Stati Uniti dove il fenomeno delle sette è dilagante. Con lui, Pontifex ha fatto il punto della situazione sullo stato di salute della Chiesa messicana e soprattutto su come combattere le sette. Padre Beccarelli, per altro, è un  esorcista delegato dal Vescovo.

Monsignor Beccarelli, ad Aparecida, giustamente, si è sottolineato il problema del proliferare delle sette in America Latina e specialmente nel nord del Messico: a che cosa si deve questo fenomeno?
“Credo ad una mancanza di profonda evangelizzazione. Spiace dirlo, ma il vero esorcismo è la proclamazione della parola di Dio. In Messico esiste una profonda religiosità popolare, ma quello che manca spesso è una fede matura.
Facile, dunque, che i fedeli si facciano disorientare da gente senza scrupoli, che speculano, per ragioni di denaro e di potere. Poi qui si legge poco”.

Lei parla di una strana religiosità…
“Tengo a sottolineare fede da religiosità. La religiosità non è sempre fede e spesso si cade in atteggiamenti infantili, da evitare”.

P. Gabriele Amorth esorcista

Padre Gabriele Amorth è nato a Modena da una famiglia religiosa legata all'Azione Cattolica. Fu membro della FUCI e a soli 18 anni entrò nei partigiani cattolici della Brigata Italia col soprannome "Alberto" e divenne presto Vice Comandante di piazza a Modena e Comandante del 3° Battaglione della 2° Bgt Italia.
A 20 anni, concluso il conflitto, gli fu conferita la medaglia al valor militare. E a 22 anni, nel 1947, fu nominato vice delegato nazionale dell'allora Presidente dei Movimenti giovanili della Democrazia Cristiana: Giulio Andreotti. All'epoca era legato al gruppo politico di Giorgio La Pira, Giuseppe Dossetti, Amintore Fanfani e Giuseppe Lazzati.
Laureato in giurisprudenza (il padre e il nonno erano entrambi avvocati), entrò a far parte della Società San Paolo e fu ordinato presbitero nel 1954. Ha pubblicato molti articoli sulla rivista cattolica Famiglia Cristiana.
Appassionato di Mariologia, ha assunto la direzione del mensile Madre di Dio, ed è membro della Pontificia Accademia Mariana Internazionale.

Dal 1986 è esorcista nella Diocesi di Roma per mandato del Cardinale vicario Ugo Poletti. Si è formato alla scuola del passionista padre Candido Amantini, il quale per molti anni era stato il più autorevole esorcista della Scala Santa a Roma.
In tanti anni di attività, don Amorth ha realizzato circa 70.000 esorcismi, ma lui nei suoi libri e nelle trasmissioni televisive e radiofoniche ha più volte sostenuto di essersi trovato di fronte a vere e proprie possessioni demoniache non più di un centinaio di volte: in linea di massima ha avuto a che fare maggiormente con “disturbi” o “influssi” demoniaci o malattie mentali.

Fra' Benigno Palilla esorcista: il diavolo esiste!

Nato a Canicattì (AG) il 29/3/1941, Fra Benigno, al secolo Calogero Palilla, è frate francescano dal 1957, sacerdote dal 1966. Fa parte dei Frati Minori Rinnovati. Licenziato in Teologia presso l’Università Lateranense di Roma e laureato in Filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo, ha ricoperto nel suo Istituto Religioso diversi incarichi. Attualmente è Vicario Generale del suo Istituto,oltre che esorcista dell’Arcidiocesi di Palermo e incaricato dalla Conferenza Episcopale Siciliana di organizzare e coordinare incontri di formazione per gli esorcisti di Sicilia e per quei sacerdoti che si preparano a svolgere questo ministero. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo: Cammino di amore; Liberi con Francesco; Vita in grazia, ostacoli; Vivere in grazia, voglia e gioia.

Fra' Benigno dei Frati minori rinnovati: il diavolo esiste!
“Nella mia esperienza di esorcista posso dire che il diavolo agisce anche oggi in maniera non solo ordinaria come avviene attraverso la tentazione, ma anche in maniera straordinaria attraverso l’infestazione, la vessazione o la possessione. Si tratta, comunque, di casi molto rari”. Non basta il tono sereno e l’aspetto rassicurante di Fra Benigno dei Frati Minori Rinnovati, esorcista e incaricato dalla Conferenza Episcopale Siciliana della formazione degli esorcisti, ad attenuare il peso delle sue parole. Una sensazione di gravità che non ci lascia neanche quando aggiunge che “prima ancora della mia esperienza c’è da dire, a priori, che se Gesù ha dato alla Chiesa potere e autorità di scacciare i demoni (cfr. Lc 9,1), certamente essa, lungo la storia, dovrà pur incontrare casi che richiederanno l’esercizio di questo suo potere. Altrimenti, a che pro un tale potere?”.

Memorie di Frà Benigno Palilla

Frà Benigno Palilla
Dagli scritti di Fra Benigno Palilla e Padre Matteo La Grua estratti dal libro "Fratello Esorcista".

Limiti dell’intelligenza del demonio
Il demonio ci tiene molto a chiamarsi intelligentissimo e a chiamare gli altri ignoranti. Ha il difetto dei politici: sono brave persone quelli della propria ideologia; tutti ignoranti che non capiscono niente quelli della corrente politica opposta. Gli ricordo: “Non sei stato tanto intelligente quando hai disobbedito a Dio, rovinando la tua esistenza per sempre con una scelta sbagliata”.
Mi risponde: “Io non ho mai obbedito a nessuno e mai obbedirò. Mi diverto a fare il male e portar via le anime a Dio, a condurle nel nostro regno: è tutta la mia soddisfazione”.
A quel punto replico: “Ma non ti accorgi che Dio si serve di te per realizzare i suoi progetti? Tu, che dici di essere Lucifero, con i tuoi colleghi, non amici perché siete come cani e gatti, avete torturato la vita di P. Pio con le malattie misteriose, con le calunnie, le accuse, percuotendolo nella sua cameretta, facendolo rinchiudere per due anni in cella per impedirgli di incontrare le anime. Che ci avete guadagnato? A guadagnarci è stato Dio e la missione di P. Pio. Ha guadagnato tanti meriti per salvare ancor più anime, per ottenere tante grazie da Dio, per diventare quel P. Pio che conosciamo”.
A questi discorsi il demonio non sa rispondere. Cioè nelle grandi scelte il demonio non vede molto avanti, non sa valutare il bene o il meglio perché accecato dalla sua rabbia, invidia, odio. È incapace di un sano e completo giudizio. Dinanzi a simili riflessioni sfugge, dice di non sapere niente, o nega quello che ha già detto. Quando gli faccio domande a cui non intende o non sa rispondere, mi dice: “Fatti gli affari tuoi: sei venuto qui per pregare, e prega”, cioè vuole sfuggire alla domanda.

Memorie di P. Matteo La Grua

Gesù scaccia i demoni
Dagli scritti di Fra Benigno Palilla e Padre Matteo La Grua estratti dal libro "Fratello Esorcista".

Dialogo tra esorcista e il demonio
Più volte il demonio si arrabbia e si lamenta perché durante gli esorcismi soffre molto. Prontamente gli dico: “È proprio quello che voglio: quando sarai stanco di soffrire, tornerai nella Gehenna dove ti ha mandato il Signore”.
Mi risponde: “Oh no, io rimango qui perché io sono più forte di te. Tu creperai, ma io no, perché sono eterno. E poi all’inferno si soffre molto di più e si litiga, ci si odia l’un l’altro. Qui sto meglio, mi diverto. Tu fai soffrire me e io faccio soffrire lui; più fai soffrire me, più faccio soffrire lui (il ragazzo posseduto)”.
A questo punto gli dico: “Tu dici di essere il principe dei demoni, dunque sei Lucifero! Non è vero, sei falso, devi obbedire e star qui come un cane a catena. Dov'è la tua forza, la tua libertà?”
Mi risponde: “No no, sono libero, sono io che voglio stare qui perché sto meglio e non posso andarmene perché mi hanno venduto l’anima di questo ragazzo”.
Gli dico: “E io continuerò a bastonarti con le preghiere, con le benedizioni finché il Signore ti manderà via; e tu obbedirai”.
Il diavolo mi risponde: “Prete, ti sbagli, io non ho mai obbedito e starò qui perché sono più forte di te, sono il più forte. Prete, non hai altro da fare? Qui con me perdi il tempo? Pretucolo, non vali niente. Cos’hai fatto di bello nella vita? Niente! Vieni con me; mi interessano i preti perché le loro maledizioni sono più forti”.

I miracoli di Padre Matteo La Grua, l’angelico esorcista

Tornato alla Casa del Padre alla veneranda età di 97 anni, Padre Matteo La Grua (1914 – 2012) è stato, assieme al Servo di Dio Padre Candido Amantini, uno tra i più importanti esorcisti italiani del XX secolo, nonché animatore del gruppo carismatico di Maria del Rinnovamento nello Spirito e fondatore del Centro Carismatico Gesù Liberatore. Uomo di grandissima cultura, fu insegnante di teologia nel Collegio dell’Ordine Francescano a Palermo dal 1939 al 1952, e nel Seminario Arcivescovile e Convitto Ecclesiastico dal 1960 al 1965.
In molti, nella sua amata Palermo, lo ricordano per la sua semplicità, la sua gentilezza, la grande umiltà, lo spirito giovanile sempre pronto ad accogliere chi, anche a tarda notte, bussava alla sua porta per richiedere aiuto: mai smetteva di pregare per gli ammalati, mai negava ai bisognosi il conforto di dolci parole.
Da lui si recavano semplici cittadini, nobili, personaggi dello spettacolo, politici, giudici, e forze dell’ordine per richiedere preghiere di liberazione o esorcismi seppure, come specificò lo stesso Padre Matteo, “c’era chi si rivolgeva per chiedere una benedizione, ma non voleva la liberazione. Molti preferivano rimanere al servizio di Satana”.
Fuggiva di fronte ai riflettori della stampa o dei salotti buoni, evitava con estrema accuratezza di mettersi in mostra o di far parlare di sè, ripetendo spesso a chi aveva vicino: “Sono un umile servo di Dio al servizio della Chiesa e basta”.

"... e liberaci dal maligno". Risponde Padre Gabriele Amorth

Il fumo di satana nella casa del Signore
Un articolo scottante datato giugno 2001 che fa riferimenti, figuriamoci, al lontano 1972 (!), ma oggi più che mai attuale per i contenuti drammatici, per molti lettori ancora inediti, e per il ruolo e lo spessore dell'intervistato: Don Gabriele Amorth.
di Stefano Maria Paci

Sono trascorsi 29 anni da quel 29 giugno del 1972. Era la festa di San Pietro, principe degli apostoli. Era la festa di San Paolo, colui che ha portato il Vangelo di Cristo fino all'estremo Occidente. E in quel 29 giugno, festa dei Santi protettori di Roma, il successore di Pietro che aveva preso il nome di Paolo lanciò un grido drammatico. Paolo VI parlò del nemico di Dio per antonomasia, di quel nemico dell’uomo che si chiama satana. Il nemico della Chiesa. «Attraverso qualche fessura - denunciò Paolo VI - il fumo di satana è entrato nella Chiesa». Un grido angoscioso, che lasciò stupiti e scandalizzò molti, anche all'interno del mondo cattolico.
E oggi, 29 anni dopo? Quel fumo è stato allontanato, o ha invaso altre stanze? Siamo andati a chiederlo a uno che con satana e le sue astuzie ha a che fare tutti i giorni. Quasi per professione. È l’esorcista più famoso del mondo: Padre Gabriele Amorth, fondatore e presidente ad honorem dell’Associazione Internazionale degli Esorcisti.

Intervista a Padre Amorth (seconda e ultima parte)

Seguito dalla prima parte (qui) dell’intervista a Padre Gabriele Amorth.
Di Annalisa Colzi

La Madonna di Medjugorje parla di un tempo di pace: che significato dargli? Che forse dopo tot anni da questo periodo di pace ci sarà un nuovo scatenamento del maligno?
No. Fin dal 1917 la Madonna, fin dall'inizio delle apparizioni di Fatima, da quando ha preannunciato anche i segreti (li ha solo preannunciati), ha preannunciato un periodo tremendo per l’umanità, dopo il quale ci sarebbe stato un periodo di pace. Però aveva dato anche i mezzi per evitare questo periodo tremendo: non si sono usati.
Faccio colpa soprattutto a Giovanni XXIII (adesso verrà canonizzato, e va bene: uno può essere santo e aver fatto degli sbagli), a non avere consentito che nel 1960, come aveva chiesto la Madonna, che venisse proclamato il terzo segreto, di cui ancora non conosciamo interamente il contenuto, perché ne è stata pubblicata solo una parte.
È vero, e questo lo possiamo dire, che abbiamo passato e stiamo passando dei tempi tremendi in cui l’umanità si sarebbe già meritata il castigo di Dio, ma di quelli come ha detto la Madonna: “Alcune nazioni scompariranno”. Quindi castighi tremendi. Però noi vediamo questa insistenza della Madonna, da 33 anni, di formarsi un suo esercito di persone che recitano il Rosario quotidiano, che si consacrano a lei, che pregano, che si convertono. Questo esercito è un esercito in aumento, forse ancora troppo poco per evitare il castigo di Dio.

Intervista a Padre Amorth (prima parte)

Il caro amico Alberto Moiraghi ha trascritto la prima parte dell’intervista fatta dalla sottoscritta a padre Gabriele Amorth. Lo ringrazio di vero cuore per questo lavoro prezioso e lo affido alla Vergine Maria.

Prima parte dell’intervista
Di Annalisa Colzi

Lei, padre Amorth, ha combattuto con il diavolo a viso aperto per tanti anni compiendo circa 70.000 esorcismi. In che modo il diavolo gliel’ha fatta pagare? Quali fastidi gli ha creato sia nel suo lavoro di esorcista che nella sua vita personale?
Non mi ha mai dato dei fastidi perché sono protetto dalla Madonna, avvolto nel manto della Madonna e il demonio mi ha detto “con te non possiamo fare niente perché sei troppo protetto”. Non ho avuto nessun fastidio.

Il Collare di San Vinicio

Cosa succede in una piccola città della provincia di Cesena? A Sarsina arrivano persone da tutta Italia.
Nota bene che al minuto 33:50 si parla di Gabriella Mereu
Il Collare di S. Vinicio
Vicinio († 330), Santo che la tradizione popolare crede primo Vescovo della diocesi di Sarsina, era probabilmente d’origine ligure: si ritirò in data ancora oggi sconosciuta come eremita su d’un monte che ora porta il suo nome (Monte San Vinicio).
Non possediamo molti documenti che ci possano raccontare nel dettaglio la vita del Santo, ma diversi aneddoti riguardo alla sua elezione a Vescovo son arrivati sino ai giorni nostri: si narra che, mentre sacerdoti e popolo di Sarsina erano riuniti pregando per la scelta di un nuovo pastore, sulla cima del monte apparve un segno divino, una chiamata visibile da parte di Dio. Nel cielo sul monte dove Vicinio pregava apparve un infula episcopale sorretta da angeli. Presbiterio e popolo accorsero sul luogo e acclamarono Vicinio Vescovo della città.
Si narra che un giorno, mentre il santo si recava nel silenzio della montagna per pregare, una quercia devota e riverente piegò i suoi rami fino a terra, inchinandosi alla santità. Così il solitario Vicinio divenne pastore della comunità romagnola, dai primi del IV secolo al 330, data della morte.


Il Collare di S. Vinicio
Leggi l'articolo integrale su: Venite ad Me

Esorcismo 11 febbraio 2013: le affermazioni di Lucifero sulla sede vacante

Dal sito: "Traditio Catholica"
Pregate per Papa Benedetto, ha sofferto molto per i peccati compiuti nella Chiesa, il peso degli stessi lo ha indebolito nel fisico e nell'anima, ma non l'ha vinto. ( omissis )

Premessa (Leggere attentamente)
Un Sacerdote, Parroco e Teologo, ha scritto questo articolo su Internet, diffuso anche per e-mail. Avendo avuto la fortuna di conoscere personalmente quello stimato Teologo abbiamo ricavato questo post utilizzando il suo articolo.
Ci sono tuttavia pervenute numerose e ponderatissime lamentele da parte di altri Sacerdoti che hanno criticato questo post sottolineando, saggiamente, che il demonio è il padre della menzogna e la Santa Chiesa consiglia che l'esorcista non intrattenga colloqui durante il rito di esorcismo con colui che è l'origine di tutte le divisioni poiché ha in odio l'uomo, creatura di Dio e particolarmente la Chiesa Cattolica, mistica ed unica Sposa di Cristo che porta alla salvezza le anime.

Esorcismo dal vivo

Di Lorenzo Tacchio
La speculazione psicologica/psichiatrica che avvolge la tematica degli esorcismi quasi sempre evita e rigetta con snobismo l’approccio olistico ed empirico, quasi a voler comporre un’apologia di Science Knows Best dell’ateo militante Sam Harris.
Sarò sincero: non ho mai ritenuto valido il procedimento algoritmico o, ancor peggio, il riduzionismo. Similmente, non ho mai avuto un gran amore per Kant: ritengo i giudizi sintetici a priori una tirannia intellettuale.
Potrei con facilità discorrere a lungo riguardo le varie metodologie d’indagine tramite le quali in tempi recenti la scienza medica e psicologica, con autoreferenzialità, pretende di dare una spiegazione ad un fenomeno che era, è e rimarrà per molti credenti (e non) un Mysterium Fidei.
Malgrado ciò, volendo distaccarmi con forza dai ricercatori che da tempo hanno abbandonato la via semiempirica in favore del razionalismo più assoluto (forse certi delle proprie capacità di raziocino a tal punto da non sentire il bisogno di “abbassarsi” alla ricerca sperimentale), ho deciso di riportare per iscritto la mia testimonianza di studioso critico e di essere umano, avendo assistito di recente ad un esorcismo molto particolare in prima persona.
La decisione contiene in sé non solo la speranza di fornire un ulteriore elemento d’analisi ed argomentazione, ma anche di poter narrare ai lettori, in una forma più chiara possibile, gli eventi sovrannaturali visti e uditi dal sottoscritto, a conferma del fatto che vi è davvero poco di scientifico ed umano.
NB: Per questioni di privacy non saranno fatti nomi di persone fisiche o località. Sconsiglio d’assistere ad esorcismi a persone emotivamente fragili, con poca forza d’animo o per semplice curiosità; non si tratta di un gioco e le conseguenze di movimenti e/o pensieri affrettati potrebbero essere onerose.

La storia di Padre Candido Amantini, un Santo Esorcista

P. Candido a Nettuno
Padre Candido Amantini nacque a Bagnalo, frazione del Comune di Santa Fiora in provincia di Grosseto il 31 gennaio 1914 da Giovanni Battista e Diolinda Fratini. Il padre era fabbro e in più gestiva una rivendita di sale e tabacchi. Fu battezzato il 7 febbraio, gli fu imposto il nome di Eraldo Ulisse Mauro e ricevette la cresima l’8 settembre 1920. Visse la prima infanzia al suo paese natale dove frequentò la scuola elementare con ottimo profitto. Frequentò anche la scuola di musica e suonava nella banda del paese. Serviva nella parrocchia come chierichetto.
Eraldo conosce i Passionisti durante una missione da loro predicata a Bagnolo. A dodici anni, terminate le scuole elementari, il 26 ottobre 1926 entra nel seminario minore dei Passionisti a Nettuno, vicino Roma.
Vi resterà tre anni fino al 1929 frequentando la scuola media. Il 9 ottobre 1929 nel Ritiro S. Giuseppe, sul Monte Argentario, inizia l’anno di noviziato. Era maestro dei novizi il Servo di Dio P. Nazareno Santolini. Il 23 dello stesso mese ricevette l’abito religioso e gli fu imposto il nome di religione: confratel Candido dell’Immacolata.
Il 24 ottobre 1930 emette la professione dei voti temporanei. Fu trasferito nel convento di Tavernuzze presso Firenze per completare gli studi liceali fino al 1932. Poi passò alla comunità di Vinchiana – Ponte a Moriano (Lucca) per compiere gli studi di filosofia e teologia. Il 31 gennaio 1933 emise i voti perpetui. Nel 1936 viene a Roma, alla Scala Santa, per conseguire la licenza in Teologia presso la Pontificia Università “Angelicum. Fu ordinato sacerdote il 13 marzo 1937. Nel 1938 frequenta il Pontificio Istituto Biblico e contemporaneamente insegna Sacra Scrittura nel seminario di Tavernuzze. Conseguì la licenza in Sacra Scrittura nel 1941. Era dotato di una grande capacità di apprendere e di un’ottima conoscenza del greco, aveva imparato l’ebraico, il tedesco e il sanscrito.

Storie di esorcismi

I media si stanno occupando di esorcismo in riferimento al nuovo rituale che la Chiesa si appresta ad adottare, dopo aver apportato alcune modifiche al vecchio Rituale Romano.
Vengono riportate preoccupazioni legate a un necessario e preventivo controllo psichiatrico prima di iniziare un esorcismo, altrimenti si pensa che il medesimo possa danneggiare l"ammalato".
Conviene fare un po’ di chiarezza nella disinformazione ormai imperante riguardo all'esorcismo, anche tra molti uomini di chiesa che non l'hanno mai esercitato nonostante il preciso mandato di Gesù (Mc. 16,16 seg.).
Innanzitutto un esperto esorcista, ben diverso da chi discetta sul tema comodamente seduto in qualche salotto televisivo, prima di iniziarlo si accerta di alcune cose:
1. domanda all'interessato ed ai suoi familiari se i disturbi di cui soffre possono avere una spiegazione medica oppure no;
2. interroga lui ed i familiari riguardo ad eventuali eventi preternaturali (strani fenomeni avvertiti anche da loro);
3. pone domande sulla loro fede e sulla loro condotta spirituale.

Dopo di che, se pensa vi possa essere qualche intervento diabolico, prega per l'ammalato e recita l'esorcismo minore di Leone XIII che non ha mai fatto male a nessuno. Qualora il demonio si manifestasse con le modalità previste dal rituale romano esorcistico (es. conoscenze occulte, forza sovrumana, sapienza teologica, capacità d'intendere e di parlare lingue sconosciute al soggetto, avversione al sacro ecc.) allora il sacerdote continua gli esorcismi e invita il posseduto ed i parenti a pregare, soprattutto il Rosario.

Don Amorth: relazione del 25 febbraio 2012

Una relazione di Padre Amorth da leggere attentamente.
C'è un giornalista cattolico, molto noto, Antonio Socci, che ha fatto uno studio particolare su come la Madonna abbia evitato la guerra atomica. Il 25 marzo dell'84 papa Giovanni Paolo II° ha consacrato il mondo al Cuore Immacolato di Maria. Avrebbe voluto nominare espressamente anche la Russia, ma c'erano delle complicazioni di carattere diplomatico per cui non l'ha potuto fare, ma ha inserito, all'ultimo momento, questa frase: “Ti consacriamo soprattutto quelle nazioni di cui Tu stessa hai chiesto la consacrazione”.
Era il 25 marzo dell'84 e dopo alcuni mesi la Russia aveva programmato di mandare una bomba atomica su Londra per distruggere la pace e innescare una guerra atomica. (Notate la data: il 13 maggio, giorno di Fatima, giorno del ferimento del papa); nel mare del Nord è scoppiata la nave contenente la bomba e così la guerra non c'è stata, tanto che qualche tempo dopo la Madonna disse: “La prima parte del mio piano si è attuato”. Credo proprio che la guerra atomica non potrà mai più venire.
Prendiamo il messaggio del 25 gennaio 1993: "Cari figli, oggi vi invito ad accettare e vivere i miei messaggi con serietà. Questi giorni sono i giorni in cui dovete decidervi per Dio, per la pace e per il bene. Che ogni odio e gelosia escano dalla vostra vita e dai vostri pensieri e che vi risieda soltanto l'amore per Dio e per il prossimo, così, solo così, sarete capaci di discernere i segni di questo tempo. Io sono con voi e vi guido verso un tempo nuovo, tempo che Dio vi dà come grazia per conoscerLo ancora di più. Grazie per aver risposto alla mia chiamata".