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Ciascuno di noi è un messaggio che Dio manda al mondo (P. G. Vannucci OSM)

Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE

Stare perfettamente con Dio

L'innamoramento con Dio è come un'estasi impregnata dell'essenza del Paradiso, che si realizza unicamente donandosi a Dio.
E donarsi a Dio è innanzi tutto farsi violenza nel farsi umili. E' un grande passo, poiché l'umità apre il nostro e il di Lui cuore con la potenza d'amore d'un fiume prorompente.
- Dio è consolatore supremo e non si nega, si dona sempre.
- Dio apre la porta del cuore al desiderio d'amore e d'amarlo.
- Dio è oceano di grazie, amore e desiderio dell'eterno premio.
Talvolta ci travolge nella tempesta, ci avvolge, ci consola tra brividi d'amore...
Ti riconosco o Dio! Tu sei pace, sei forza, sei gaudio, Tu ci sazi d'amore!

In una recente trasmissione televisiva, un dirigente di una società di comunicazione e marketing che opera sul web, ha asserito che la parola più cliccata sui principali motori di ricerca è, udite bene: DIO!
Gli uomini, fragili e imperfetti, vanno alla ricerca di Dio. L'uomo non può fare a meno di Dio.
Don Alejandro Festa di Rinnovamento Carismatico Cattolico, durante l'omelia della S. Messa nel giorno della Festa di Cristo Re alla Casa di Preghiera "Gesù Amore", ha affermato: "Il primo potente esorcismo che accende l'anima all'amore di Dio è la confessione"!

Cari fratelli, dobbiamo assolutamente farci questa dolce, umile violenza; riflettiamo soltanto su come può cambiare la qualità della nostra vita terrena Basterebbe questo, anche se non ci fossero in gioco le beatitudini celesti, delle quali tutti dobbiamo godere: della visione di Dio.
Donarsi a Dio è stare con Dio ...
"Stare perfettamente con Dio è realizzarsi sia umanamente in terra che divinamente in cielo."
Sì, stare con Dio ci fa anche sentire realizzati, altro che la carriera...
E la porta della confessione ne è l'accesso, poiché nel Sacramento della confessione Dio ci apre la fonte della santità.
Ma fratelli, dobbiamo consegnarci completamente, inginocchiarci, denudarci, aprirci il petto, mostrargli il cuore e dirgli: "Mio Dio, eccomi! Perdonami, abbi compassione di questo cuore impuro. Vieni in me o Dio pietoso, amami teneramente. Kyrie eleison, kyrie eleison, kyrie eleison..."
E nella confessione non esista vergogna. Se proprio non possiamo non provare vergogna mettiamola così: non guardiamo all'uomo-Ministro-Rappresentante di Dio che ci sta accanto, nel Sacramento della confessione il Sacerdote è prima orecchio della misericordia di Dio, poi è Ministro Rappresentante di Dio delegato con pieni poteri per il perdono dei peccati, quindi, nella confessione PARLIAMO CON DIO!
Diceva Sant'Agostino, dando voce a Dio: “Non cercheresti me, se non mi avessi già trovato”.
Allora perché nascondersi?
La vergogna è solo una nostra piccola miseria, che si supera facilmente DONANDOSI. L'amore soverchia la vergogna!
Quindi, nella confessione possiamo guardare serenamente negli occhi il Sacerdote, perché noi AMIAMO, noi guardiamo a Dio con cuore e mente mentre ci denudiamo dai peccati, consapevoli che comunque, Lui sa già tutto.
Dio ci ama gelosamente. Noi, Sue creature, siamo ciò che ama di più in terra, soffre d'amore per noi. "La vastità d'amore di Dio è pari alla Sua immensità di misericordia". Abbandoniamoci quindi a Colui che ci ama, pur così miseri come siamo.
Dio non ci chiede che amore, ma guai a tacere anche un solo peccato che si ricordi, guai se non invochiamo l'umiltà per poter perdonare i nostri fratelli! Cercare d'ingannare Dio non ha alcun senso. Lui sa già tutto, aumenterebbero solo le nostre colpe. Un conto è il peccato nella miseria dell'umana fragilità, un altro è abbattere il "ponte sul quale dobbiamo passare" cercando d'ingannare Lui, inutilmente.
Coraggio dunque! E affidarsi prima con preghiere e suppliche alla Madonna che, proprio come fanno le mamme terrene, ci "veste" per prepararci alla purificazione nel sacramento della confessione, dopo è dolce, umile attesa di grazie ...
Il Beato Giacomo Alberione soleva dire: "Il Signore non spreca la luce, accende le lampadine una per volta, via via che servono lungo la strada".
Carissimi! LA LUCE DEL SIGNORE SIA CON TUTTI NOI!

Teófilo

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