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Ciascuno di noi è un messaggio che Dio manda al mondo (P. G. Vannucci OSM)

Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE

Le catechesi del demonio

Tante volte i parenti e gli amici che assistono una persona, un familiare o un amico, che subisce una possessione, toccano con mano le realtà invisibili e l'esorcismo diventa così un potente mezzo di evangelizzazione, uno stimolo alla conversione, alla virtù, alla preghiera, a un maggior impegno nella fede, a una vita cristiana più intensa. Si comprende allora perché qualcuno lo ha definito un corso rapido di esercizi spirituali.

L'esorcista don Giuseppe Capra, in un raduno sacerdotale, ha ricordato che in passato, quando avveniva qualche caso clamoroso, l'accaduto diventava per i sacerdoti una straordinaria occasione di evangelizzazione e di invito alla conversione. Così egli si è espresso: « San Giovanni Bosco nel 1862 nelle Letture Cattoliche pubblicò, sul caso di una indemoniata, uno scritto di un suo amico cappuccino, fra Carlo Filippo da Poirino, dal titolo Il potere delle tenebre. Mentre san Giovanni Bosco correggeva le bozze, il demonio gli rovesciò l'inchiostro e gli imbrattò tutto. Si tratta di un episodio avvenuto a Val della Torre in diocesi di Torino dove una contadina, Teresa Dosío, a seguito di una maledizione del fratello, subì una vessazione demoniaca durante la quale, sia che si trovasse all'aperto che in un ambiente chiuso, veniva colpita da sassi scagliati da una mano invisibile, da noccioli di pesche, da fagioli, gusci di noce e da vari oggetti. La contadina diventò anche muta.
Davanti a questi fatti, tutti corsero in chiesa a pregare e tutti cambiarono vita. E quella donna in una settimana fu liberata ritrovando nel medesimo tempo la parola. Di fronte a episodi anche più gravi di questo, oggi si preferisce il silenzio.
Il nostro gruppo di preghiera nacque nella festa di Maria Ausiliatrice nel 1989 quando una ragazzina di 11 anni, tormentata da pesanti vessazioni (una forza invisibile la spingeva gettandola a terra, una volta la risucchiò dall'auto aprendole la porta, la feriva dolorosamente alle mani e alle braccia), fu liberata prodigiosamente nel giorno della festa e della processione di Maria Ausiliatrice dopo venti sere consecutive di un'ora di adorazione eucaristica fatte per lei. Si convertì tutta la famiglia. Per noi quella liberazione fu un vero miracolo che don Bosco avrebbe sicuramente pubblicato, invece devo accontentarmi di raccontarlo come un fatto meraviglioso della mia esperienza personale.
Ci sarebbero molti altri esempi che rivelano la grande insensibilità, la grande diversità di oggi rispetto al passato, quando la coscienza del bene e del male, di Dio e del diavolo, del Paradiso e dell'Inferno era molto più viva e anche i casi di vessazione, ossessione, possessione, erano molto meno possibili e più facilmente risolvibili ».

Il demonio costretto a fare catechesi durante gli esorcismi

Passo ora a descrivere alcuni aspetti di quelle che possiamo in qualche modo definire "catechesi involontarie" del demonio, tratte da casi certi di reale possessione. Durante gli esorcismi le sue espressioni sono molteplici: alcune di esse si ripetono frequentemente e, direttamente o indirettamente, confermano in pieno le verità della nostra fede cristiana. Tante volte ad esempio, ha affermato egli stesso in maniera molto chiara che la sua principale attività in mezzo agli uomini non è la possessione, ma la tentazione.

Una volta, al momento in cui viene definito dal Rituale Romanum « malorum radix, fomes vitiorum, sedùctor hòminum, proditor gentìum » (« radice di tutti i mali, fomite dei vizi, seduttore degli uomini, ingannatore dei popoli »), riassunse la sua attività tentatrice in una sintesi eccezionale e categorica: « Il nostro dovere è tentare, sempre, chiunque, dovunque e comunque. Qualcuno ci cade nella nostra rete, qualcuno ci cade per sempre! ».
In un altro esorcismo affermò: « Lui (si riferiva a Dio) vuole anime libere e sante, io voglio anime schiave ».

Riguardo alla potenza della preghiera, un giorno, al momento del « Sanctus, sanctus, sanctus Dominus Deus Sàbaoth », del secondo esorcismo del Rituale RoYnanuln, fu senza dubbio costretto a dire da Dio: « Se voi viveste in ginocchio davanti a lui e cantaste le sue lodi, come fanno gli angeli, noi non avremmo tutto il potere che ci date su di voi ».

Una caratteristica ricorrente negli esorcismi è la manifestazione della sua superbia, tanto che un giorno dovette riconoscere: « La mia superbia è il mio potere e la mia dannazione ».

Una sua frequente richiesta è quella di essere adorato come se fosse Dio. Non volendo accettare la sua creaturalità, infatti, illude se stesso di essere Dio ed è avido di ricevere dagli uomini il culto che spetta a Dio solo. Spesso, mentre viene esorcizzato, dice: « Adorate me, adorate me, io sono dio, io sono dio! Mettetevi in ginocchio quando si pronuncia il mio nome. Io sono l'onnipotente! Invocate me! ». A queste parole, come suggerisce il n. 20 delle Norma' observanda' circa exorci= zandos a demonio del Rituale Romanum, si può rispondere con frasi tratte dalla Sacra Scrittura, ad esempio le parole di Gesù nel deserto: « Vattene, Satana! Sta scritto: adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto! ». O con le parole di san Paolo: « Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre » (Fi12,10-11).
Alcuni esorcisti aggiungono frasi spontanee, di questo genere: « Solo il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, è Dio. Non c'è altro Dio. Prostrati davanti a lui e adoralo! ». Agli inviti ad adorare l'unico vero Dio, sempre ci si sente rispondere rabbiosamente e con superbia e presunzione: « Mai, mai! Io sono dio! Guardati intorno e vedi come tutti mi seguono, come tutti cercano quello che io gli voglio dare! »
Un'altra volta, mentre gli veniva detto: « Non c'è altro Dio all'infuori del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Il tuo Dio è lo stesso mio Dio: il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo... », ha ribattuto: « Il potere che ho sugli uomini, è il mio dio ». In pratica voleva dire che lui si ritiene dio degli uomini che vivono nel peccato, lontani dal vero Dio. Un'altra volta ancora, mentre l'esorcista diceva: « Adoralo, è il tuo Dio, lui ti ha creato, adoralo! », il demonio protestò: « E' andato a incarnarsi in voi, quanto di più schifoso e umiliante potesse fare. Il ribrezzo che abbiamo provato quando è entrato in quelle carni, solo noi lo sappiamo! ».

«Chi sei tu?» chiesi una volta a un diavolo che possedeva una giovane donna.
La costringeva a mangiare, mangiare e ancora mangiare. Ingoiava chili di pane e pizza ogni giorno. Ma non era mai sazia. E soprattutto non ingrassava. Era magra e fragile come un fuscello. Ma ingorda come una bestia feroce che non mangia da giorni. Le portavano intere teglie di pizza che sparivano dentro la sua bocca con una velocità incredibile. Vederla mangiare era uno spettacolo tremendo, terribile.
«Chi sei tu, dimmelo nel nome di Cristo!» - «Io sono Dio.»
«Non mentire! Dio è uno solo. E tu lo conosci bene.» - «No, io sono Dio. Io sono colui che il mondo adora. Il tuo Dio non è Dio e presto non esisterà più.»
«Taci mentitore. Dio è il Signore del cielo e della terra e tu a lui devi restare assoggettato.» - «Tu non sai niente, prete. Guardati intorno. È pieno di miei discepoli. Chi sono io per loro? Sono Dio.»
«Tu puoi dire ciò che vuoi. Ma Dio è uno solo. E nel suo nome ti ordino di andartene da questa donna. Di lasciarla libera. Vattene Satana.» - «Io non me ne vado. E anche se me ne vado resto. Resto in altri corpi. Rimango in altre vite. Il mondo è mio e sarà mio per sempre.»
«Il mondo è di Dio. E sempre stato suo. E tu sei destinato soltanto a soccombere.» - «Io non soccomberò. Presto un mio Figlio verrà adorato da tutti. Lo chiameranno Dio»..." (Padre Gabriele Amorth, L'ultimo esorcista, Edizioni Piemme, 2012).

Colpisce molto ciò che accade quando un esorcista ripete la preghiera insegnata da un angelo ai tre pastorelli di Fatima, Francesco, Lucia e Giacinta. L'anno prima che apparisse loro la Madonna, l'angelo apparve ad essi per la terza volta tenendo in mano un calice e su di esso un'Ostia, dalla quale cadevano nel calice alcune gocce di sangue. Lasciando il calice e l'Ostia sospesi in aria, si prostrò per terra e ripeté per tre volte l'orazione: « Santissima Trinità, Padre, Figlio, Spirito Santo, vi adoro profondamente e vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Nostro Signore Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze con cui Egli stesso è offeso e per i meriti infiniti del suo Santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, vi domando la conversione dei poveri peccatori ». Quando un esorcista inizia a dire questa preghiera, il demonio ha delle reazioni furibonde, che crescono d'intensità quando giunge alle parole « in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze con cui Egli è offeso » e che si fanno ancora più forti durante le espressioni finali: « vi domando la conversione dei poveri peccatori ».

Un altro caratteristico atteggiamento del demonio, durante gli esorcismi, è di minacciare frequentemente sterminio e distruzione: tutto ciò che è bello, buono, sano, armonico, nel suo linguaggio beffardo, è preso di mira, con la promessa di deturparlo e distruggerlo: « Non pochi dei nostri servi nel mondo riusciamo a metterli nei posti più alti e da lì dominano e distruggono ».

In maniera particolare si avverte come abbia in odio il sacramento del matrimonio e gli affetti familiari: reagisce assai violentemente quando si benedice il matrimonio di due sposi o quando essi vengono invitati a rinnovare le loro promesse matrimoniali.
Un giorno ha espresso molto bene il suo odio contro la famiglia con queste parole: « Non mi piacciono ancora come vanno vestite le donne. Devono essere sempre più svestite così che il sesso sia sempre più dominante e io possa distruggere sempre più le famiglie! ».
Altre volte ha definito gli organi sessuali, con evidente linguaggio metaforico, « il centro del mondo ».
Altre reazioni furibonde sono state riscontrate quando l'esorcista benedice il fidanzamento di quei giovani che si sono impegnati seriamente a viverlo nella castità, definendo questa loro scelta come una porcheria. Colpisce molto, mentre viene esorcizzato, l'odio puro che manifesta nella sua profonda soddisfazione del male, in qualunque forma si realizzi.

Una volta un esorcista rimase inorridito davanti a questa uscita: « Prendi quello schifo del libro dell'Apocalisse. C'è scritto di quella Donna che partorisce. Io i bambini cerco sempre di mangiarli. Sai come? ». E il demonio descrisse, con parole agghiaccianti, sia lo sterminio giornaliero, in ogni parte del mondo, di migliaia di bambini nel grembo materno, sia le violenze sessuali sui bambini e, quel che rendeva ancor più raccapricciante tali descrizioni, era ogni volta l'aggiunta dell'espressione « come godo! »; questa stessa espressione l'ha usata anche riferendosi ai giovani che con la droga si riducono a larve.
Un'altra volta, mentre era esorcizzato, accennò nuovamente all'aborto e disse: « Mi avete anche autorizzato! » e si fece una lunga e perfida risata.
Colpisce molto il modo con cui capovolge la realtà e i fondamentali principi morali, considerando il bene male e il male bene. Ad esempio varie volte, presentandogli una reliquia, ha esclamato: « Che puzza! È la puzza di chi ha scelto Lui! (si riferisce a Gesù Cristo, che per odio e disprezzo non nomina quasi mai) »; presentandogli una corona del Rosario l'ha definita: « Catena maledetta con la Croce in fondo »; all'aspersione con l'acqua benedetta ha protestato: « Non voglio essere lavato da quest'acqua, che puzza di merda e mi brucia »; alle parole « Benedici, Signore, questo nostro fratello! » ha prontamente risposto: « Che sia maledetto, lo porterò con me all'inferno! »; alle parole del Vangelo: « Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi rístorerò » (Mt 11,28), immediatamente ha detto: « Veníte a me voi tutti che siete "allegri", venite a me voi tutti che siete perversi e io vi ristorerò ».
Una volta, giunto l'esorcista alle parole dell'esorcismo del Rituale Romanum: « inimìce fideí, hostis géneris umani, mortis adductor »(« nemico della fede, avversario del genere umano, portatore di morte »), il demonio espresse tutta la sua irresistibile aspirazione al "male per il male" con queste parole metaforiche: « Il giorno in cui siamo andati via da Lui, gli abbiamo detto: "Il potere del peccato sarà il nostro altare, su quello sacrificheremo le anime dei tuoi figli maledetti, su quell'altare faremo scorrere il sangue dei tuoi figli maledetti". C'è un dio per chi odia e questo dio è il mio dio ».

Sempre poi, nelle sue invettive, emerge anche come egli sia davvero colui che tenta continuamente di dividere gli uomini e di aizzarli gli uni contro gli altri. Ama infatti sottolineare che gli piace l'odio fra gli uomini ed è avido delle malvagità umane perché, come ha affermato più volte: « Sono "cibo" che mi alimenta e mi rafforza »; « Noi vogliamo discordia, noi vogliamo odio e guerra, non importa da dove viene »; « Sai quanti "dannati" che abbiamo in giro per il mondo? ».
Una volta, al momento in cui il Rituale Romanum prevede l'interrogazione del demonio (vedi capitolo III, nota 22), alla domanda quale fosse il suo nome, affermò di chiamarsi Sahaar e di provenire dal deserto. Gli fu replicato allora di tornarsene nel deserto. Prontamente l'esorcista sentì rispondere: « Io porto il deserto! ». Dagli esorcismi successivi l'esorcista comprese che voleva, in questo modo, sia indicare la sua funzione specifica di suscitare l'odio, dal quale scaturiscono aridità, desolazione e morte nei rapporti umani; sia dimostrare di compiacersi per la sterilità, fisica e spirituale.In alcuni casi le sue espressioni sono tra il serio e il faceto, come quando l’esorcista si sentì dire: «Per noi, i preti che fanno il loro dovere, sono degli iettatori, perché ci fanno andar male le nostre cose! ».

Particolarmente consolante è l'esperienza mariana negli esorcismi. Quando è nominata la Madonna, gli esorcisti sperimentano come i demoni, per il loro grande disprezzo e odio nei confronti della Madre di Dio, s'infuriano grandemente. Senza osare mai chiamarla per nome, dicono "quella", aggiungendo un cumulo di ingiurie nei suoi confronti, perché lamentano che Ella rovina molti dei loro piani. Una ricorrente manifestazione antimariana del demonio è quella di manifestare grandissima rabbia quando è nominato il Cuore Immacolato di Maria, perché gli fa ricordare, come spesso ha urlato, che il mondo è stato consacrato da quel ... (espressione irriferibíle rivolta a Giovanni Paolo II) a questo Cuore Immacolato e questa consacrazione ha provocato il fallimento di molti suoi progetti, su scala mondiale.

Riguardo al Santo Rosario, una volta, mettendo al collo della persona che veniva esorcizzata una corona, il demonio cominciò subito a gridare: « Mi sta schiacciando, pesa, mi sta schiacciando quella catena con la Croce in fondo! ». L'esorcista esclamò: « Da oggi in poi questa nostra sorella pregherà il Rosario ogni giorno ». E il demonio subito rispose: « Ma tanto siete pochi che lo dite (si riferiva al Rosario), in confronto al mondo intero! È bene per me che sia così perché mi fa male, perché invocate Quella (si riferiva alla Madonna), mi ricordate la vita di Quello (si riferiva alla vita di Gesù, che meditiamo nei misteri del Rosario) ».
Un altro giorno, mentre esorcizzava il demonio, l'esorcista tirò fuori di tasca una corona del Rosario; subito il demonio gridò: « Leva quella catena, leva quella catena! ». « Quale catena? ». « Quella con la Croce in fondo. Lei ci frusta con quella catena! ». Anche questo è certamente un linguaggio metaforico, che però ci fa capire, in modo molto concreto, la potenza del Rosario e quanto il demonio lo tema.

Un giorno, con grande sorpresa, un esorcista si accorse che Dio umiliava il demonio costringendolo a lodare Maria. Infatti, mentre l'esorcista invocava Maria, disse: «Lei è l'unica che è dovunque, mi "uccide", mi ha sempre "ucciso", mi ha sempre "ucciso", mi mette in testa i piedi; il suo velo maledetto mi strozza ogni volta; nessuno di noi resiste ». A queste parole l'esorcista esclamò: « Grazie Madre, grazie Cuore Immacolato! ». Il demonio ribatté immediatamente: « Lascialo stare quel Cuore: gli abbiamo infilato una spada e non è morto, gli abbiamo crocifisso il Figlio e non è morta: ha preso altri figli! ».
In un altro esorcismo, mentre l'esorcista lodava il Cuore Immacolato di Maria, il demonio disse: « Il suo Cuore è il nostro dolore, il suo Cuore più lo abbiamo trafitto e più era vivo, più lo abbiamo schiacciato e più Lei ha schiacciato noi, più soffriva più noi soffrivamo. Noi volevamo "gioire" e invece Lei ci uccideva con il suo pianto: le sue lacrime sono fuoco che ci "uccide" ».
Un altro giorno mentre lo stesso esorcista invocava 1'intercessione del Cuore Immacolato di Maria, il demonio parlò delle spine confitte in esso (che rappresentano i peccati dell'umanità) e di coloro che riparano alle offese verso questo Cuore, e disse: « Gli uomini mi hanno aiutato a infilarci mille miliardi di spine, mi avete aiutato voi a infilarci tutte quelle spine, mi avete aiutato voi, ma più spine, più forza; più sangue, più potere; più dolore, più gloria; i vostri peccati si sono trasformati in gloria perché altrettante anime si sono consacrate a espiarli e ogni anima gli fa saltare una spina e ogni spina che salta conficca un palo di fuoco nel nostro cervello. Noi li picchiamo, noi li battiamo, noi li bruciamo, noi li graffiamo, noi li squarciamo, e loro giù a pregare. Noi li insultiamo, noi li calunniamo, e loro giù a pregare. Non finirà mai questa tortura, non finirà mai questa tortura. Sono troppe, sono troppe! Quanti incoscienti si consacrano e non aspettano altro che di morire per quella ... e suo Figlio! ».

In un altro esorcismo, vantandosi delle sofferenze provocate a persone innocenti, l'esorcista cominciò a pregare con decisione: « Signore Gesù Cristo, mentre in Croce sembravi sconfitto, mentre sembrava che il potere delle tenebre avesse vinto per sempre, in realtà eri Tu che stavi vincendo per sempre ». E il demonio: « È tutta colpa di Lei, è tutta colpa di sua Madre. Per questo avevo insegnato a questa cretina (si riferiva alla persona che tormentava) a odiarla e lei è riuscita a superare anche questo. Lei (qui si riferiva alla Madonna) prega sempre, non tace un momento e noi siamo frustati dalle sue preghiere ». Evidentemente parlava sia dell'intercessione che Maria stava operando presso Dio per quella donna, sia del crescente amore per Maria che quella donna stava alimentando.
In altro esorcismo, anche qui con un evidente linguaggio metaforico (non avendo egli né pelle né cervello, perché spirito immateriale), aggiunse: « Ogni volta che scende in questa terra (si riferiva alla Madonna) noi sprofondiamo più in basso. Ogni sua lacrima è un buco nella nostra pelle, ogni suo sguardo è uno strappo nel nostro cervello, ogni suo passo è la nostra fine. Stiamo cercando di fermarla, non ci possiamo riuscire perché Lei è più potente di noi. Il Male non ha nessun potere su di Lei ».
Un episodio particolarmente commovente è il seguente: un giorno, rivolgendosi a un'immagine della Madonna, presente nella sala dove l'esorcista esorcizzava, il demonio cominciò a gridare: « Perché hai offerto tutto a quel ... ? Perchééé? ! Perchééé? !». L'esorcista si è intromesso e ha detto: « Che cosa ha offerto? ». E lui: « Sotto la Croce di Quello, Lei soffriva! ». Si riferiva chiaramente all'offerta che la Madonna ha fatto all'Eterno Padre delle sue sofferenze e di quelle di Gesù al momento della crocifissione. E allora l'esorcista ha cominciato a dire: « Ricordati che Maria, ai piedi della Croce, ha offerto al Padre Gesù e ha offerto se stessa al Padre con Gesù. Per noi suoi Figli ha offerto questo sacrificio ». A queste parole ha lanciato delle urla indescrivibili ed evidentemente schiacciato dalla forza redentrice, che scaturisce dal sacrificio di Cristo e di Maria sul Calvario, ha detto: « Basta, basta, non mi far ricordare, basta, mi stai bruciando, mi stai bruciando! ».
Il Venerdì Santo del 2006, mentre un esorcista svolgeva il suo ministero, leggendo nel Vangelo di Giovanni le parole che Gesù in croce rivolse a Maria: « Donna, ecco tuo Figlio » e quelle a Giovanni: « Ecco tua Madre », così si espresse il demonio: « In un istante Lei ha amato tutti i suoi figli per tutte le generazioni e ha detto il suo secondo "sì". Dopo il "sì" detto all'Angelo, ha detto il suo "sì" al suo Figlio sulla croce perché voi diventaste suoi figli ». L'esorcista allora tra lo stupore e la gioia, perché comprendeva che il demonio era chiaramente costretto suo malgrado, a dire cose che mai avrebbe voluto dire, ha proseguito leggendo le parole del Vangelo: « E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa ». E il demonio, con una ripugnanza tremenda, che manifestava nella voce e negli atteggiamenti, ha aggiunto: « Le anime pure prendono la Madre di Dio nel loro cuore. Il vostro corpo e il vostro spirito sono la casa del Signore e in essa dovete prendere Lei. Tutti i figli di Dio dovrebbero prendere Maria dentro di loro e quello che Lei vi ha insegnato con la sua vita. Voi avete un grande mezzo che è Maria, usatelo di più. Pregatela, pregatela di più, fatela vostra, Lei cammina sempre al vostro fianco ». Davanti a queste parole del demonio mentre lo esorcizzava, l'esorcista sapendo che il Venerdì Santo è un giorno speciale di grazia, gli ha ricordato il sacrificio di Gesù in croce per amor nostro, le sue piaghe, il suo sangue, i suoi dolori, le sue umiliazioni, la sua offerta al Padre, insieme alle lacrime e ai dolori di Maria ai piedi della croce e la sua offerta insieme con il Figlio al Padre per amor nostro. E mentre diceva tutte queste cose, il demonio ha continuato, affermando, con grande sbigottimento dell'esorcista che ascoltava: « Eravamo anche noi lì ai piedi della croce, alcuni li istigavamo contro di Lui, li spingevamo a contestarlo, a urlargli contro, a sfidarlo, altri li tentavamo insinuando alle loro menti dubbi che Lui non era veramente il Messia. Alcuni erano lì per vedere qualche miracolo e convincersi che Lui era il Messia; che stupidi! Abbiamo fatto scappare tante persone da lì sotto che non credevano più, si sono spaventate nel vederlo che moriva e quei pochi che sono rimasti, si sono convinti quando è morto che non era vero niente, perché se era morto non c'era più niente da fare. Quando hanno tolto il corpo dalla croce, abbiamo tentato anche Giovanni, abbiamo detto alla sua mente: "Guarda che fine ha fatto il vostro Messia, guarda che fine ha fatto il tuo Messia! ". Abbiamo tentato anche la Madre tua. Lei aveva il cuore straziato, ma nel medesimo tempo c'era in esso una grande pace e perdonava tutti, amava e soffriva: il suo perdono era totale, il suo amore era totale, la sua offerta era totale. E questo ci ha vintoooo! Inutilmente abbiamo insidiato la sua fede, Lei ha continuato a pregare, Lei era l'unica che ha conservato la fede nella Risurrezione, il suo cuore già lo sapeva e all'alba del giorno dopo il sabato, Lui si è presentato per primo a Lei. Non sappiamo che cosa si sono detti, abbiamo solo visto che in quell'incontro circolava una grande pace e un infinito amore, però non potevamo sentire le parole, il loro discorso d'amore era fuori della nostra portata. Poi abbiamo visto la Maddalena che andava al sepolcro ».

Il demonio parla della Madonna in un esorcismo di Padre Francesco Bamonte: "Voi pensate che sia lassù, ma Lei non sta lassù. Lei vi sta vicino; bastardi, bastardi, che avete fatto per averla così vicina, eh? E quando morite, Lei è là, Lei è là (lo ripete con rabbia) e aspetta un vostro pensiero, un vostro palpito del cuore per il bene, una vostra chiamata a Quello (a Gesù) e Lei è là, Lei è là che vi aspetta con il cuore aperto di madre! Tu sai che cos'è una madre, eh? Una madre guarda teneramente tutti i figli, insegna loro il bene, li richiama al bene e piange, e piange se il figlio, il figlio, il figlio non l'ascolta, perché sa che io, io lo prenderò, se non l'ascolta io lo prenderò!" ('La Vergine Maria e il diavolo negli esorcismi', Francesco Bamonte).

Padre Amorth: "Quali sono le virtù della Madonna che più ti fanno rabbia?"
Demonio: "Mi fa rabbia perché è la più umile di tutte le creature e io sono il più superbo; perché è la più pura di tutte le creature e io non lo sono, perché è la più ubbidiente a Dio di tutte le creature e io sono il ribelle!"
Padre Amorth: "Dimmi la quarta qualità per cui hai tanta paura della Madonna che ti spaventi di più quando nomino la Madonna che quando nomino Gesù Cristo!"
Demonio: "Ho più paura quando nomini la Madonna perché sono più umiliato ad essere vinto da una semplice creatura anziché da Lui..."
Padre Amorth: "Dimmi la quarta qualità della Madonna che ti fa più rabbia!"
Demonio: "Perché Mi vince sempre, perché' non è mai stata sfiorata da alcuna colpa di peccato!"
"Durante un esorcismo, attraverso la persona posseduta, Satana mi ha detto: Ogni Ave Maria del Rosario, è per me una mazzata in testa; se i cristiani conoscessero la potenza del Rosario, per me sarebbe finita!"  (Don Gabriele Amorth)

Un giorno, quando durante lo svolgimento del suo ministero, l'esorcista disse che avrebbe celebrato la santa Messa per quella persona, il demonio senza quasi più forze per reagire, perché ormai prossimo all'uscita, lasciò questa testimonianza: « Non so come gli sia venuto in mente di sacrificarsi per voi, spazzatura immonda che non siete altro. Come ha fatto a sacrificarsi per questi esseri che non valgono niente, che non capiscono quanto Lui li abbia amati e quanto li ami, perché lo offendono in continuazione. A Lui la Messa non serve, Lui ha tutto; è solo per voi che l'ha inventata, solo per voi, per accostarvi a Lui, per farvi avere Lui ogni giorno e voi stupidi ci sputate sopra. E voi non l'accettate, voi che potreste essere veramente come Lui. Lui vi vuole accanto a Sé (questo il demonio lo disse con estrema difficoltà) e vi dà tutti i giorni quel Corpo e quel Sangue, schifosi per noi, ma che per voi sono tutto, l'unico mezzo per arrivare alla salvezza, per non perdervi con noi. Come non capirlo? Come non capirlo? Lui è lì e vi dice: "Sono qua. Prendetemi". A noi ha detto: "Vade retro", a voi ha detto: "Sono qua" ».

Un giorno durante una gran battaglia, in cui l'esorcista intuiva chiaramente che il demonio cercava di opporsi per non ripetere ciò che Cristo gli stava comandando di dire, a un certo punto completamente sopraffatto dalla forza di Dio, esclamò: « Lui mi sta ordinando di dirvi: Non abbiate paura, andate incontro al vostro Dio. Lasciate ogni legame con il male sulla terra. Riempite del Signore la vostra vita, fate spazio dentro di voi solo al Cristo Gesù, seguitelo nella gioia e nella sofferenza. Lodatelo sempre, Lui è la vostra salvezza! Ahhhhh! ». (l'urlo che lanciò per lo sforzo tremendo che aveva fatto nel dire ciò che lui aborrisce).

Per definizione, il Diavolo rappresenta il male, un concetto universalmente condiviso da ogni religione e da ogni credo.
Baudelaire, uno dei precursori e ispiratori (insieme a Nietzsche) del “neo-satanismo”: "Il culto di satana professa il potere dell'uomo, la possibilità per l'uomo di assurgere al ruolo di proprio dio, di non dover essere soggiogato a nulla”. “Per conquistare il mondo Satana si è nascosto!” - dice Baudelaire - "Il capolavoro di Satana è di aver fatto perdere le sue tracce e di aver convinto gli uomini che egli non esiste.

Eppure senza la presenza di Satana resta inspiegabile tutto il male che c'è nel mondo. Hanno cominciato col negare Satana gli atei, i positivisti, i razionalisti. Non c'è più posto per i diavoli e per l'inferno in un mondo governato dalla scienza e dalla razionalità, l’esistenza del Maligno non è riscontrabile scientificamente, quindi nessuno più ci crede. A stento ormai, atei e cattolici "di comodo" trovano il posto per Dio e per Gesù Cristo, sembra quasi che Freud e Marx siano stati assunti al rango di quasi Padri della Chiesa.
Degni di nota sono anche i libri di P. Herbert Haag, noto teologo e già professore dell'università di Tubinga, e consulente della Conferenza Episcopale Tedesca. Haag pubblicò, qualche anno fa, un libro dal titolo “Commiato dal diavolo”, ecco un estratto: "L'uomo moderno ha tolto di mezzo Satana e il suo regno. La cosa avvenne in modo curioso. Si è cominciato col metterlo in ridicolo; poi, a grado a grado, se ne è fatta una figura comica. Alla base sta, originariamente, un sentimento Cristiano".
Quindi questo ludibrio dei credenti, è divenuto poi, riso nei miscredenti; ma questo pure serve alla causa di Satana; in nessun posto, infatti egli domina con maggior sicurezza come là dove gli uomini ridono di lui. "Satana, quindi, ha paura solo di essere conosciuto, che si sappia chi egli veramente è. Infatti, le epoche in cui riesce a farsi dimenticare, sono proprio quelle in cui lui trionfa con una presenza attivissima”.
Da sempre, l’obiettivo di Satana è questo: rovinare il progetto di Dio facendo perdere gli uomini per i quali Dio ha tutto creato, si è fatto uomo e si è fatto crocifiggere. Ricordiamo che il Nuovo Testamento ci parla della presenza di Satana così spesso, che per negarlo bisognerebbe negare quasi tutta la Divina Rivelazione.

In un esorcismo che riporta Domenico Mondrone nel suo libro “A tu per tu col Maligno” (La Roccia, Roma), Satana gli dice: "Non vedi che il suo regno (di Dio) si sgretola e il mio si allarga giorno per giorno sulle rovine del suo? Provate a fare il bilancio tra i suoi seguaci e i miei, tra quelli che credono nelle Sue verità e quelli che seguono le mie dottrine, tra quelli che osservano la Sua legge e quelli che abbracciano le mie. Pensa soltanto al progresso che sto facendo per mezzo dell'ateismo militante, che è il rifiuto totale di Lui. Ancora poco tempo e il mondo cadrà in adorazione dinanzi a me. Sarà completamente mio. Pensa alle devastazioni che sto portando in mezzo a voi servendomi principalmente dei Suoi ministri (la luce più è radiosa e più infastidisce Satana; non sono le lampadine spente dei poveri peccatori ad impensierirlo. Egli perciò si scatena contro i ministri di Dio! - nda): ho scatenato nel suo gregge uno spirito di confusione e di rivolta che mai finora ero riuscito di ottenere; avete quel vostro pecoraro vestito di bianco che tutti i giorni chiacchiera, grida, blatera, ma chi lo ascolta? Io ho tutto il mondo che ascolta i miei messaggi e li applaude e li segue.
Ho tutto dalla mia parte; ho le cattedre con le quali ho dato scacco alla vostra filosofia; ho con me la politica che vi disgrega; ho l'odio di classe che vi dilacera; ho gli interessi terreni, l'ideale di un paradiso di terra che vi accanisce gli uni contro gli altri; vi ho messo in corpo una sete di denaro e di piaceri che vi fa impazzire e vi sta riducendo in un'accozzaglia di assassini; ho scatenato in mezzo a voi una sessualità che sta facendo di voi una sterminata mandria di porci; ho la droga che presto farà di voi una massa di miserabili larve di folli e di moribondi; vi ho portati ad ottenere il divorzio per sgretolare le famiglie; vi ho portati a praticare l'aborto con cui fate stragi di uomini prima che nascano.
Tutto quello che può rovinarvi non lo lascio intentato, e ottengo ciò che voglio: ingiustizie a tutti i livelli per tenervi in continuo stato di esasperazione; guerre a catena che devastano tutto e vi portano al macello come pecore; e insieme a questo la disperazione di non potersi liberare dalle sciagure con le quali devo portarvi alla distruzione. Conosco fin dove arriva la stupidità degli uomini, e la sfrutto fino in fondo. Alla redenzione di Quello che si è fatto ammazzare per voi bestie ho sostituito quella di governanti massacratori, e voi vi buttate al loro seguito come stupidissime pecore. Con le mie promesse di cose che non avrete mai sono riuscito ad accecarvi, a farvi perdere la testa, fino a portarvi facilmente dove voglio.
Ricorda che io vi odio infinitamente, come odio Colui che vi ha creati".
Poi aggiunse: "In un secondo momento mi lavorerò uno per uno i parroci rispetto al loro pastore. Oggi il concetto di autorità non funziona più come una volta. Sono riuscito a dargli uno scossone irreparabile. Il mito dell'ubbidienza sta tramontando. Per questa via la Chiesa sarà portata alla polverizzazione. Intanto vado avanti con la decimazione continua dei preti, dei frati e delle suore, fino ad arrivare allo spopolamento totale dei seminari e dei conventi; tolti di mezzo i Suoi ‘operai della Vigna’, subentreranno i miei e avranno via libera nel loro lavoro definitivo".
Quindi rivelò quali sono i suoi intenti: "A me preme incrementare il numero dei preti che passano dalla mia parte. Sono i migliori collaboratori del mio regno. Molti o non dicono più messe o non credono a ciò che fanno sull'altare. Molti di essi li ho attirati nei miei templi, al servizio dei miei altari, a celebrare le mie messe. Vedessi che meravigliose liturgie ho saputo imporre loro a sfregio di quelle che celebrate nelle vostre chiese. Le mie messe nere".

Ora parla dei suoi più grandi nemici: "Quelli legati alla Sua amicizia, quelli che Egli riesce a conservare sempre suoi. Quelli che lavorano e si consumano per i suoi interessi che zelano la sua gloria. Un malato che per gli amici soffre e si offre per gli altri. Un prete che si conservi fedele, che preghi molto, che non si sia mai fatto contaminare, che si serve della messa, di quella tremenda maledettissima messa, per farci un male immenso e strapparci una moltitudine di anime. Questi sono per noi gli esseri più odiosi, quelli che maggiormente pregiudicano gli affari del nostro regno".
Infine Satana gli parla della gioventù: "Guarda, guarda che spettacolo meraviglioso!... è tutta gioventù passata dalla mia parte. è gioventù mia. Molta l'ho irretita con la lussuria, con la droga, con lo spirito del materialismo ateo. Quasi tutti sono venuti su senza i soliti sciacqui battesimali. Questi giovani sono passati attraverso scuole programmate su ateismo sindacale. Lì hanno imparato che non è stato Quello di lassù a creare l'uomo. Ora sono agguerriti a una lotta attiva contro di lui, che resiste a scomparire. Ma scomparirà. È fatale! Questi miei giovani hanno imparato a disfarsi di tutte le cosiddette verità eterne. Per essi esiste solo il mondo materiale e sensibile. È stato un gigantesco lavaggio al cervello, e ci serviremo di questo per tutti coloro che osassero ancora tenersi aggrappati alle vecchie credenze. Egli deve scomparire in modo assoluto dalla faccia della terra. Presto verrà il giorno che neppure il suo nome verrà più ricordato. Le poche cose di resistenza che non riusciremo ad eliminare con la nostra filosofia, le annienteremo col terrore. Ci sono per i resti decine e decine di lager dove li manderemo a marcire. Così per tutti i paesi della terra. Uno dopo l'altro devono cadere ai miei piedi, abbracciare il mio culto, riconoscere che l'unico signore del mondo sono io...".

In molte altre occasioni gli esorcisti hanno modo di dialogare con lui, questo brano è tratto da una seduta medianica del libro “Lucifero smascherato” di J. Daniel: "Io copro di rovine il mondo, lo inondo di sangue e di lacrime; io deformo ciò che è bello, rendo sordido ciò che è puro, abbatto ciò che è grande; faccio tutto il male che posso e vorrei poterlo aumentare fino all'infinito. Io sono tutto odio, niente altro che odio. Se conosceste la profondità, l'altezza e la larghezza di quest'odio, avreste un'intelligenza più vasta di tutte le intelligenze che vi furono fin dal principio del mondo, anche se queste intelligenze fossero riunite in una sola. E quanto più odio, tanto più soffro, ma il mio odio e le mie sofferenze sono immortali come me, perché io non posso non odiare, come non posso non vivere sempre. Ciò che accresce in me questa sofferenza, ciò che moltiplica questo odio è il pensare che io sono stato vinto, che odio inutilmente e che faccio tanto male inutilmente. Ma che dico, inutilmente? No! Una gioia l'ho, se posso chiamarla tale; è l'unica gioia che io abbia; quella di uccidere le anime per le quali Egli ha versato il Suo sangue, per le quali è morto, risorto e salito in cielo. Ah, si! Io rendo vana la sua incarnazione, la sua morte; le rendo vane queste cose per le anime che uccido. Capite? Uccidere un'anima!!! Egli l'ha creata a Sua immagine, l'ha amata di un amore infinito, per lei fu crocifisso. Ma io quest'anima gliela prendo, gliela rubo, la uccido e la perdo con me. Io quest'anima non la amo, ma l'odio sommamente; eppure essa mi ha preferito a Lui. Come mai io dico queste cose? Vi potreste convertire, anche voi! Potreste scapparmi! Eppure debbo dirle queste cose, perché Egli mi costringe. Volete sapere quanto io soffro e quanto odio? Io sono capace di odio e di dolore nella stessa misura con cui ero capace di amore e di felicità. Io, Lucifero, son divenuto Satana, l'avversario. In questo momento io ho tutta la terra nel mio pensiero, tutti i popoli, tutti i governi, tutte le leggi.
Ebbene, io tengo la direzione di tutto il male che si prepara. E, dopo tutto, quale vantaggio me ne viene? Io sono stato vinto già prima! Tuttavia qualche vantaggio l'ho ricavato; io gli uccido delle anime, delle anime immortali, delle anime che Egli ha pagato sul Calvario" ( J.Daniel, “Lucifero smascherato” EP).

Peccati della carne, esorcismo del 21/2/1984 di Padre Heinrich Kreuzer
Esorcista – "In nome della SS.ma Trinità, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, in nome di Maria, l’Immacolata Concezione, di’ ciò che Dio ti impone di dire; solo la verità, su tutto il resto taci!"
Demonio – "Io parlo solo quando l’Altissimo o Quella (Si riferisce alla Madonna) lo vogliono e mi costringono a questo. Se dipendesse da me, io non parlerei. Noi non vorremmo mai parlare, non avremmo mai voluto dire tutto ciò che l’ossessa ha dovuto dire. Noi vorremmo tacere tacere… tacere… (Grida). Io non voglio parlare."
Esorcista – "Tu devi parlare e dire ciò che la SS.ma Trinità e la Madre di Dio ti impongono di dire, che lo voglia o no. In nome…"
Demonio – "Sì, sono costretto a farlo e questo è per me una tremenda umiliazione. E’ spaventoso dover dire cose che servono alla vostra salvezza. Sarebbe meglio per me essere tormentato dal vecchio (Il vecchio è satana), piuttosto che parlare per voi. Io non voglio parlare."
Esorcista – "Di’ ciò che il Cielo ti comanda di dire. In nome…"
Demonio – "Il Cielo vuole che in questo tempo finale vengano invocati gli angeli, come abbiamo già dovuto dire altre volte. In questo tempo spaventoso in cui l’Anticristo è già all'opera, anche se non ancora apertamente, è una grave trascuratezza non cercare l’aiuto degli angeli: può portarvi all'eterna rovina. Questa è una verità che io odio e mi tormenta il dovervela dire, perché reca danno a noi dell’inferno, ma sono stato costretto a dirvela dall'Altissimo e da Quella… (grida come un pazzo). Gli angeli possono fare da contrappeso all'inferno, possono neutralizzare le insidie che noi vi tendiamo e il male che cerchiamo di farvi. L’Altissimo ha affidato agli angeli tutti gli uomini e tutto l’universo. Per la loro grandezza, maestà e potenza nessun’altra creatura è paragonabile a loro. Gli angeli sono in Cielo ed anche sulla terra, ma la loro azione a vostro vantaggio resta inefficace se voi non li invocate e se non ponete in essi la vostra fiducia. Esiste un’armonia meravigliosa in questo mondo angelico che noi assolutamente non vorremmo manifestare: tutto è armonia e grazia che solo l’Altissimo (guarda all'insù) poteva concepire e donare a voi per venirvi in aiuto. Io, Belzebub, sono costretto dall'Altissimo a dirvi questo, anche se non vorrei. Sono costretto a dirvi come sono gli angeli perché ho visto il loro regno e conosco la loro maestà. Avrei preferito non vedere tutto questo, perché il ricordo della loro gloria mi brucia e mi brucerà per sempre. Anch’io avrei potuto essere come loro, ma non ho voluto piegarmi ai disegni dell’Altissimo, non ho voluto servire. No, io non servo, non voglio servire e per questo dovrò espiare per tutta l’eternità! (Urla). Non voglio più parlare!"
Esorcista – "In nome…"
Demonio – "E’ un grande male per voi, un guaio spaventoso e tragico che non preghiate più i vostri angeli; dovreste pregarli e molto. Se sapeste quali grazie essi possono ottenere a chi li prega! Naturalmente è la Vergine la grande mediatrice di tutte le grazie, ma anche gli angeli possono far molto a vostro vantaggio. Essi sono al servizio dell’Altissimo (Guarda in alto) e sono sempre pronti a ogni suo più piccolo cenno. Tante cose sembrano inutili a voi uomini, ma vi ingannate. Non voglio più parlare. Io non vorrei parlare, ma devo! Moltissime grazie vanno perdute per l’umanità perché non prega gli angeli e in particolare gli angeli custodi. Sono moltissimi quelli che non pregano nemmeno una volta all'anno il loro angelo custode, mentre egli sta loro vicino, li serve continuamente e con sollecitudine porta loro aiuto giorno e notte.
Gli angeli sono spiriti fedelissimi, santi, puri. Nessuna madre, tranne Lei (La Madonna), è così premurosa con le sue creature quanto l’angelo lo è con voi. E’ disastroso non accogliere tali grazie e non pregare questi puri spiriti potenti e servizievoli. Ed, è rovinoso per voi che troppo poco vi si parli del loro aiuto. Io sono il secondo in altezza (cioè: dignità) e mi trovai d’accordo con la scelta di Lucifero; per questo fui espulso violentemente dalla beatitudine del regno dei Cieli e fui precipitato nell'oscuro regno dell’inferno. Mille e mille volte al giorno io vorrei recitare le parole degli angeli, se questo mi fosse possibile e fosse utile. Ma ormai non posso più e anche se potessi non mi servirebbe a niente. Io sono dannato, perduto per l’eternità, perduto per sempre!
Purtroppo, per mia sofferenza, per mia umiliazione, oggi devo dirvi ancora una parola su ciò che voi uomini avete dimenticato. Proprio in questo vostro tempo, il tempo non della giusta valutazione, ma dell’esaltazione del corpo, ogni pretesto vi appare buono per peccare contro il pudore e la purezza. Anche lo sport vi aiuta in questo. Pensate alle pattinatrici o alle atlete di altri sport: pur di avere più possibilità di vittoria si svestono in maniera esagerata. Ma la ragione vera è un’altra: non è per conseguire più facilmente la vittoria che si spogliano in quel modo, ma per una questione di vanità. Basta, non voglio più parlare!"
Esorcista – "Continua e di’ la verità in nome di…"
Demonio – "Quante donne oggi, per la superbia della carne, mostrano in maniera provocante il loro corpo! Senza pudore! Senza disagio! Con la più grande naturalezza, fingendo di non rendersi conto che stanno provocando scandalo a tante persone e favorendo così la propria e l’altrui rovina eterna. Quanti e quanti uomini, infatti, e quanti e quanti bambini sono portati a guardarle con malizia! Guai a chi pecca e fa peccare in questo modo! Sono costretto a dire che una donna che non è vestita correttamente talvolta pecca senza esserne pienamente consapevole, ma non per questo è senza colpa, perché genitori, sacerdoti ed educatori almeno qualche volta le hanno parlato del pudore, e se anche non fosse stata educata in questo senso glielo grida la sua coscienza che un certo abbigliamento diventa provocazione e tentazione per chi la vede così poco vestita. E così, quando si ostina a ignorare questo, induce molti uomini e molti bambini e giovani a pensieri peccaminosi, li rende facilmente vittime della passione della carne e li porta a peccare gravemente.
L’Alta (parla della Madonna) a Fatima ha raccomandato: “Vestitevi decentemente e imparate da me”. Ma ora basta, non voglio parlare!"
Esorcista – "Di’ solo la verità in nome…"
Demonio – “Davanti a Dio l’umiltà è il più bel ornamento. Questo l’ha detto l’Alta. Lei disse anche che molti vanno all'inferno per il peccato di impurità. La donna pecca non solo quando si scopre in modo sconveniente, ma fin da quando nella sua mente si propone di far questo. Il volersi affermare non tanto con la bellezza dell’anima (cioè con le virtù), ma col fascino del corpo è già una colpa. E quanto è diffusa questa colpa! E quanto è sottovalutata! Quante donne diventano delle tentatrici per l’uomo, come lo fu Eva! Io, Belzebub, sono stato costretto a dirvi questo.
Eva, dopo la cacciata dal paradiso terrestre, ha sempre custodito il pudore; ha riconosciuto il suo peccato e si è pentita amaramente. Anche Adamo si è pentito con lei. Hanno pregato insieme e insieme hanno molto pianto. Hanno supplicato l’Altissimo di perdonarli e di concedere loro almeno l’ultimo posto in paradiso. Dopo il loro peccato sono vissuti umilissimi e da allora Eva non ha più creato occasioni neanche per la più piccola colpa. Da allora fu sempre fedele a Dio: ha fatto tutto il possibile; però sarebbe stato meglio se non avesse peccato nel paradiso terrestre. Quante donne di oggi creano danni irreparabili nelle anime di molte altre persone, per cui, se pentendosi in tempo riusciranno a salvarsi, in purgatorio dovranno pagare amaramente questo loro peccato: bruceranno in tutte quelle parti del loro corpo che hanno spudoratamente scoperto. I loro torbidi pensieri di oggi e il loro insano e ostinato desiderio di apparire o di provocare daranno vita per loro a un’atroce tortura. Se poi non si convertiranno, bruceranno per sempre all'inferno. La loro pelle si staccherà a brandelli e cadrà. Allora saranno davvero carne nuda, carne sanguinante, se non si saranno pentite, amaramente pentite fin che erano in tempo, se non avranno espiato per quanto hanno rovinato in altre anime. Questo ve l’ho dovuto dire, ma ora non voglio più parlare."
Esorcista – "Di’ la verità in nome di…"
Demonio – "Tu mi costringi a parlare della tragedia che chiama in causa ogni uomo, obbligato a scegliere tra l’Altissimo e la sua legge da una parte, e il rifiuto di Lui e della sua legge dall'altra… tra la gloria eterna e la dannazione eterna. Io sono costretto a ripetere ciò che un santo sacerdote diceva nell'insegnamento della dottrina ai suoi bambini: “Seguite sempre l’Altissimo in umiltà. Se sarete disprezzati, sopportate questo con umiltà e pazienza, ma fate soltanto ciò che vuole l’Altissimo e osservate sempre i suoi comandamenti. Osservateli fino alla morte. Siate fedeli fino in fondo e l’Altissimo vi darà la corona della vita eterna. (grida piangendo). Sono parole tremende, ma vere…! Quasi nessuno però ci crede; la mentalità che oggi domina nel vostro mondo è all'opposto: quasi tutti cercano il successo, il potere, il piacere, la ricchezza. Si vuole essere onorati, ammirati. Soprattutto è idolatrata la bellezza. L’Altissimo non esercita più alcun fascino su di voi, ciò che vi affascina oggi è tutto ciò che si oppone a lui. L’Altissimo vi appare come nemico della vostra gioia e della vostra libertà, gioia e libertà che vi illudete di trovare lontano da lui e contro di lui. E’ questo il grande inganno che siamo riusciti a seminare in tutto il mondo. Chi vive secondo la legge dell’Altissimo non conta niente, è deriso, è calpestato, è disprezzato. Ma sono anche costretto a dirvi che un giorno si capovolgeranno le sorti: i gaudenti saranno colpiti dalla giustizia dell’Altissimo. Per questo, o uomini, pensate alla vostra fine; la vostra vita e i vostri piaceri passeranno molto più in fretta di quanto non pensiate. Chi invece in questa vita ha sofferto ed è stato umiliato per la sua fedeltà conoscerà la gloria per la vita eterna. Sembravano sconfitti, ma appariranno vincitori; sembravano pazzi, ma appariranno come i veri sapienti, perché hanno guardato all'esempio di Colui (si riferisce a Cristo) che li ha preceduti e sostenuti con la sua forza. Come fu cantato il solenne “Osanna” quando Lui (si riferisce ancora a Cristo) entrò nei cieli, con altrettanta gioia saranno accolti i suoi nella gloria eterna. Dopo una vita di dolori e di disprezzo, di vergogna e di fatica, di tenebre e di croci … raccoglieranno e per sempre la gioia meritata. Il pensiero della loro vittoria ci riempie di rabbia. Ma ora bastaaaaa… non voglio più parlare! Chi ora è disprezzato per la sua fedeltà all'Altissimo splenderà di una bellezza impensabile, ma coloro che in vita si sono insuperbiti per la loro bellezza avranno un aspetto terrificante: essi per primi ne proveranno orrore. I loro volti, un tempo affascinanti e ammirati, diventeranno come il viso di un lebbroso; i loro corpi saranno torturati in eterno dai vermi dell’impurità e sarà pestifero l’odore che emaneranno per i loro peccati. Nulla più resterà della loro bellezza. Ogni dannato contribuirà a fare dell’inferno la “mostra degli orrori”. Basta, non voglio parlare!"
Esorcista – "Parla in nome di…"
Demonio – "E’ difficile accettare di essere umiliati; ma io, Belzebub, sono costretto a dirvi: esercitatevi nell'umiltà, coltivate il pudore e osservate tutti i comandamenti fin che siete in tempo. Umiliatevi e lasciatevi umiliare dagli altri anche se non lo avete meritato. Piegate umilmente il capo, anche se siete nel giusto. Piegate il capo tranne nel caso che sia Dio a non volerlo.
Un sacerdote, ad esempio, deve presentare sempre chiaramente e completamente la fede, disposto a combattere in difesa delle verità tradite o taciute dai modernisti che si sono infiltrati nella Chiesa; deve parlare non solo della misericordia, ma anche della giustizia dell’Altissimo; deve parlare del premio eterno e del castigo eterno; deve parlare degli angeli e anche di noi, angeli ribelli e dannati; deve parlare del peccato e non tacere, come molti fanno in questo tempo. Naturalmente anche un laico non deve mai piegare il capo quando è in gioco la verità; se poi per questa sua fedeltà incontrerà grandi lotte e penose opposizioni … preghi e si sacrifichi per le persone incredule che lo fanno soffrire. Oggi non pochi sacerdoti cattolici si sono smarriti, non sanno più da che parte andare e questo perché, più che restare radicati nella loro fede, si sono lasciati condizionare dalle varie opinioni del momento. Ci sono oggi troppi sacerdoti superbi nello spirito, non fedeli alla verità; per questo nel mondo e nella Chiesa c’è una così grande oscurità e così tanta miseria ed è per questo che i cattolici, che sono veramente tali, e i sacerdoti fedeli soffrono molto: vengono messi da parte come valessero nulla, o addirittura sono trattati come persone squilibrate, o come persone che hanno abbandonato la retta via. Ma questo è il pensiero degli uomini, non dell’Altissimo.
Sono costretto a dirvi: restate fedeli alla verità del vangelo, sostenete e difendete ciò che è vero e ciò che è buono, anche se verrete calpestati come foste gramigna inutile e dannosa; un giorno avrete gioia e gloria per questa vostra sofferta fedeltà! Verrà il giorno in cui questa “gramigna” calpestata e considerata inutile e dannosa verdeggerà e fiorirà. Poveri quei cristiani e quei sacerdoti che per aver abbandonato la via della verità sono diventati ciechi! Ma voi perseverate, rimanete fedeli. Verrà la fine, più presto di quanto crediate. E’ tanto breve la vostra vita sulla terra! Brevi sono le gioie del peccato e interminabile, eterna è la condanna. Così pure breve è il tempo delle croci, anche se sembra interminabile, mentre eterno sarà il premio a voi concesso per la vostra fedeltà.
Quanto poco valgono le gioie del peccato che potete godere in questo mondo, se pensate alla spaventosa situazione che esso porta con sé per l’eternità e spesso già in questa vita! Si, il peccato porta spesso con sé il suo castigo anche in questo mondo. Chi invece soffre in questa vita può essere riconoscente all'altissimo, perché con le sue sofferenze riduce o elimina del tutto la pena del purgatorio. Non sottovalutate il purgatorio: i dolori che là si soffrono sono terrificanti in confronto ai dolori della vita. L’inferno però è ancora più terrificante e non avrà mai fine. Perciò voi, se foste furbi e saggi, cerchereste di cancellare, fin che siete nella vita terrena, tutte le pene che altrimenti dovreste patire in purgatorio.
Pregate l’Altissimo (guarda in su), pregate per avere da lui la grazia del pentimento, specialmente in questo tempo di quaresima! Pregate per ottenere un vero pentimento del cuore e per divenire migliori. Io sono stato costretto a dirvi queste cose; ora tocca a voi saperne approfittare."

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