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Ciascuno di noi è un messaggio che Dio manda al mondo (P. G. Vannucci OSM)

Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE
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Gratuità nel servizio, non “chiese supermercato"

Chiese di servizio, chiese gratuite, come è stata gratuita la salvezza, e non chiese supermercato
Vigilanza, servizio e gratuità nelle chiese, è stato il tema dell'omelia del S. Padre nella S. Messa di venerdì 24 novembre in S. Marta.

"Ambedue le letture della liturgia di oggi ci parlano del tempio, anzi della purificazione del tempio.
Dopo la sconfitta della gente che Antioco Epìfane aveva inviato per paganizzare il popolo, Giuda Maccabeo e i suoi fratelli vogliono purificare il tempio, quel tempio dove ci sono stati sacrifici pagani e ripristinare la bellezza spirituale del tempio, il sacro del tempio. Per questo il popolo era gioioso. Si legge infatti nel testo biblico che grandissima fu la gioia del popolo, perché era stata cancellata l’onta dei pagani.
Dunque il popolo ritrova la propria legge, si ritrova con il proprio essere; il tempio diventa, un’altra volta, il posto dell’incontro con Dio.
Lo stesso fa Gesù quando scaccia quelli che vendevano nel tempio: purifica il tempio. (Luca (19, 45-48). Così facendo il Signore rende il tempio come deve essere: puro, solo per Dio e per il popolo che va a pregare.
Ma, da parte nostra, come purificare il tempio di Dio? La risposta sta in tre parole che possono aiutarci a capire: vigilanza, servizio, gratuità".

Cristo dimenticato

Immagine del 19 dicembre 2013
Il malcostume dilagante dell'inquinamento pubblicitario sui siti cattolici
Un penoso esempio tra i tanti: un'immagine tratta da un sito in cui la pubblicità dei tarocchi appare subito sotto la preghiera a San Michele Arcangelo. Ricordiamo quante volte ci ha messo in guardia sui tarocchi il buon Padre Amorth, e cosa ne dica in materia l'autorevolissimo sito Venite ad Me.
Purtroppo sono sempre più i siti cattolici - ma possiamo ancora definirli tali? - che hanno ceduto alle logiche di profitto, siti anche importanti, di riferimento, ormai farciti di pubblicità stridente, quando non offensiva nei confronti della fede.
Diciamo NO! alla pubblicità commerciale sui siti cattolici! Trovo senza distinguo alcuno, che la pubblicità commerciale conto terzi sui siti cattolici sia, in ogni modo e caso, becera e fuori luogo, poiché a questi io giungo cercando nutrimento in intima relazione con Dio, e non altro. Quest'azione dello Spirito Santo non è conciliabile con l'interesse economico, poiché lo Spirito non può ridursi al ruolo di specchietto per le allodole e ancor meno può essere sottomesso a esigenze o cupidigie commerciali di alcun tipo. Perciò ogni cosa che possa distogliermi dall'intenzione, dal desiderio o dall'aspettativa per cui vi giungo la tengo in disprezzo.
Mi sorprende molto che siti come la bibbia.net, lachiesa.it (che non è la "Chiesa vera", dietro ci sono solo persone che lucrano sulla Parola di Dio), siticattolici.it, cattoliciromani.com, aleteia.org, papaboys.org, cercoiltuovolto.it o, quanta ipocrisia con questo nome: difenderelafede.freeforumzone.com, tanto per citarne alcuni di rilievo, tutti assolutamente da boicottare, siano stati così snaturati con l'inserimento di pubblicità becera e dilagante.
Scrive S. Bernardo di Chiaravalle nel "Super Cant., 62, 8": “Mi domandi chi io consideri impuro? E’ [...], chi predica il vangelo solo per guadagno, colui che evangelizza per mangiare, colui cioè, che considera la pietà come un mezzo per ottenere qualcos'altro.”
Lo scriveva già S. Bernardo! Eppure nessuno ne parla?

Scelti per voi

Sui maxi schermi montati per un concerto in una chiesa di Montebelluna (TV) compare la pubblicità di una banca. Il parroco interviene e fa spegnere immediatamente i monitor, quindi commenta: "Non ne sapevo nulla, quegli schermi erano stati messi per il concerto". Il direttore del coro annuncia le sue dimissioni. (9 gennaio 2016 sito TGCOM24).
Non c'è limite al peggio, vedete come mammona non perda occasione per insidiare la nostra fede.
Anche internet è ormai invaso da pubblicità commerciale, troppa. Molti sono gli stratagemmi e le tecniche utilizzate per imporci questa o quella pubblicità. Sono certo che, girando nel web, tutti abbiamo trovato siti con immagini o video pubblicitari anche di grandi dimensioni, (pop up), che per tot secondi oscurano il contenuto nella pagina a cui siamo giunti, se e quando c'è! Personalmente, in questi casi chiudo immediatamente il sito, poiché la reputo un'imposizione inaccettabile che va ben oltre l'informazione commerciale, peraltro necessaria e perché no, anche gradevole quando è realizzata in maniera intelligente e simpatica.
Ben altro discorso si deve fare per i siti cattolici, ove si giunge cercando nutrimento in intima relazione con Dio, nei quali la pubblicità commerciale è sempre becera e fuori luogo, poiché "non si può sfruttare la Parola di Dio come veicolo per un interesse economico". Come dico qui, alcuni siti pseudo-cattolici sono ormai più dei bazar che supporto per le anime perciò, per chi condivide questo pensiero, ecco una selezione di siti preferiti non inquinati da pubblicità a pagamento, non solo cattolici, che vengono controllati periodicamente.

L'inquinamento pubblicitario sui siti cattolici

NON SI PUÒ SERVIRE DIO E IL DENARO
"Non si può servire Dio e il denaro. C’è qualcosa nell'atteggiamento di amore verso il denaro - ha detto Papa Francesco - che ci allontana da Dio. L’avidità del denaro è la radice di tutti i mali. Presi da questo desiderio, alcuni hanno deviato dalla fede e si sono procurati molti tormenti. Ha poi aggiunto: E’ tanto il potere del denaro, che ti fa deviare dalla fede, addirittura ti toglie la fede: la indebolisce e tu la perdi!" [...] "I primi Padri della Chiesa, parlo del secolo III, più o meno anno 200, anno 300, dicevano una parola forte: Il denaro è lo sterco del diavolo’!" (L'omelia del S. Padre sull'argomento)

NO! ALLA PUBBLICITÀ COMMERCIALE SUI SITI CATTOLICI
Non si comprometta la dignità di figli di Dio! Gesù venne per giustificare le nostre colpe, non perché lo riducessimo a merce di scambio. Noi non ci comportiamo da figli di Dio se offendiamo il sacrificio di Cristo, se con la Parola veicoliamo pubblicità a scopo di lucro, anziché donare Dio per il bene gratuito ed esclusivo delle anime. Diciamo NO! all'inquinamento dilagante sui siti cattolici della pubblicità a pagamento di terzi. Chi è asservito a una chiamata (!) sia dono e conforto gratuito e dove si giunge cercando Dio, si faccia dono di Dio senza fini di lucro.

Papa Francesco: "Il denaro è lo sterco del diavolo"

Papa Francesco contro l'idolatria del denaro:
"La cupidigia distrugge il cuore dell'uomo"
"E' triste vedere sacerdoti e vescovi attaccati ai soldi"
"L’attaccamento alle ricchezze è un’idolatria"
"Fede e attaccamento a ricchezze non possono convivere"

"Il denaro ammala il pensiero e la fede e ci fa andare per un’altra strada." E’ quanto sottolineato da Papa Francesco nella Messa di venerdì mattina a Casa Santa Marta. Il Papa ha quindi sottolineato che, dall'idolatria del denaro, nascono mali come la vanità e l’orgoglio che ci rendono maniaci di questioni oziose.
Il servizio di Alessandro Gisotti.
"Non si può servire Dio e il denaro". Papa Francesco ha svolto la sua omelia partendo dalle parole di San Paolo sul rapporto fra la strada di Gesù Cristo e il denaro. "C’è qualcosa nell'atteggiamento di amore verso il denaro che ci allontana da Dio."
Ci sono tante malattie, tanti peccati, ma Gesù su questo sottolinea tanto: l’avidità del denaro, infatti, è la radice di tutti i mali. Presi da questo desiderio, alcuni hanno deviato dalla fede e si sono procurati molti tormenti. E’ tanto il potere del denaro, che ti fa deviare dalla fede, pure, addirittura ti toglie la fede: la indebolisce e tu la perdi! Ma il denaro anche ammala il pensiero, anche ammala la fede e la fa andare per un’altra strada.