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Ciascuno di noi è un messaggio che Dio manda al mondo (P. G. Vannucci OSM)

Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE

Cristo dimenticato

Immagine del 19 dicembre 2013
Il malcostume dilagante dell'inquinamento pubblicitario sui siti cattolici
Un penoso esempio tra i tanti: un'immagine tratta da un sito in cui la pubblicità dei tarocchi appare subito sotto la preghiera a San Michele Arcangelo. Ricordiamo quante volte ci ha messo in guardia sui tarocchi il buon Padre Amorth, e cosa ne dica in materia l'autorevolissimo sito Venite ad Me.
Purtroppo sono sempre più i siti cattolici - ma possiamo ancora definirli tali? - che hanno ceduto alle logiche di profitto, siti anche importanti, di riferimento, ormai farciti di pubblicità stridente, quando non offensiva nei confronti della fede.
Diciamo NO! alla pubblicità commerciale sui siti cattolici! Trovo senza distinguo alcuno, che la pubblicità commerciale conto terzi sui siti cattolici sia, in ogni modo e caso, becera e fuori luogo, poiché a questi io giungo cercando nutrimento in intima relazione con Dio, e non altro. Quest'azione dello Spirito Santo non è conciliabile con l'interesse economico, poiché lo Spirito non può ridursi al ruolo di specchietto per le allodole e ancor meno può essere sottomesso a esigenze o cupidigie commerciali di alcun tipo. Perciò ogni cosa che possa distogliermi dall'intenzione, dal desiderio o dall'aspettativa per cui vi giungo la tengo in disprezzo.
Mi sorprende molto che siti come la bibbia.net, lachiesa.it (che non è la "Chiesa vera", dietro ci sono solo persone che lucrano sulla Parola di Dio), siticattolici.it, cattoliciromani.com, aleteia.org, papaboys.org, cercoiltuovolto.it o, quanta ipocrisia con questo nome: difenderelafede.freeforumzone.com, tanto per citarne alcuni di rilievo, tutti assolutamente da boicottare, siano stati così snaturati con l'inserimento di pubblicità becera e dilagante.
Scrive S. Bernardo di Chiaravalle nel "Super Cant., 62, 8": “Mi domandi chi io consideri impuro? E’ [...], chi predica il vangelo solo per guadagno, colui che evangelizza per mangiare, colui cioè, che considera la pietà come un mezzo per ottenere qualcos'altro.”
Lo scriveva già S. Bernardo! Eppure nessuno ne parla?
Non scrivo i nomi delle pubblicità per non fare il loro gioco, ma potete notare voi stessi che sono sponsorizzati da colossi delle comunicazioni (non solo telefoniche), dell'auto, del turismo, del trasporto aereo, della ristorazione globale, ecc. Colossi commerciali dunque, che sponsorizzano la quasi totalità dei siti, dietro ai quali vi sono spesso gli stessi soggetti: pochi individui che gestiscono più siti "pesano" economicamente più di altri, ovvero, fare gruppo fa business anche in internet e quindi, inquinare la Parola di Dio con pubblicità (target) di massa muove un giro di denaro enorme. E questi sarebbero siti cattolici? No, non lo sono! Si autodefiniscono cattolici per convenienza. Precisamente, questi siti SONO BAZAR E MEDIA PUBBLICITARI CHE TRATTANO ARGOMENTI CARI AI CATTOLICI. L'aspetto spregevole di tutto ciò è che si sfrutta la sete di Dio delle anime per fare quattrini.
Andando di questo passo dovremo forse aspettarci qualche pagina pubblicitaria anche nei libri sacri? E quando i banner pubblicitari sui muri delle Chiese? Perché invece non si regala una preghiera o un aforisma sull'amore stampata sugli scontrini del supermercato? E' un'opportunità da considerare seriamente, se siamo consapevoli che i pudori nei confronti di Cristo altro non sono che picchetti del demonio.
La storia insegna che non c'è limite al peggio nella coscienza umana: a suo tempo qualcuno azzardò timidamente a inserire qualche piccola pubblicità nel proprio sito cattolico ed ecco che a distanza di qualche anno questi siti (ormai pseudo-cattolici) sono più bazar che supporto per le anime.
Mammona si frega le mani perché oggi Cristo viene ancora dimenticato lì, esangue sulla Croce. Questa è la tristissima realtà. Ma non tutto è drammaticamente perduto, resistono ancora molti siti autenticamente cattolici che perseguono unicamente il lucro delle anime! (grazie a Dio), formidabili baluardi della vera fede: quella che è soltanto dono.
Occorre però l'opera di ognuno di noi per ricondurre a ragione - la ragione di chi cerca anche nel web il conforto della "Parola" come la cercherebbe giungendo a un monastero - quanti fanno della fede oggetto di attività economica, o strumento per soddisfare la propria avidità, anche perché con questi mezzi il demonio cerca di raffreddare il trasporto spirituale che alloggia nel nostro "monastero interiore", se questo non è più che saldo.
Fermiamo il degrado! Siamo tutti invitati a farci strumento e a condividere gratuitamente la "Parola" per la Gloria di Dio e il bene delle anime. Vi esorto a far sentire la vostra protesta inviando una email di dissenso (qui un testo già pronto da inviare ai siti) ogni qualvolta vi imbattete in un "bazar pseudo-cattolico" che accoglie una qualche inaccettabile deriva consumistica per denaro, poiché sta scritto: "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date" (Mt 10,8).

Teófilo

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