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Ciascuno di noi è un messaggio che Dio manda al mondo (P. G. Vannucci OSM)

Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE
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La più bella storia d'amore

La storia di Suor Benedetta e della sua vocazione

E se lei fosse tua figlia, tu, madre o padre, come vorresti essere?

Papa o Prete, è pane spezzato per noi

Vocazione, essere chiamato da qualcuno. Qualcuno per il quale vali. Qualcuno che senza di te non sa, non vuole vivere. Vocazione alla vita, innanzitutto. Dal niente sei chiamato all'essere. Vivere: esperienza unica e straordinariamente bella. Sempre. Anche quando pesa.
Amare. Verbo da coniugare in mille modi. Parola senza confini. Vocazione all'amore. Tutti siamo chiamati ad amare. Chi trasgredisce si assume una responsabilità enorme e paga un prezzo atroce. Un mondo senza amore è simile all'inferno. Chi ama si fa attento. Spera. Vive. Acquista intelligenza. Sentirsi amati, cercati, valorizzati. Chi chiama ti indica la via. A ognuno la sua. Importante è non sbagliare. Discernimento è la parola magica. Discernere, cioè capire. Comprendere per camminare spediti senza voltarsi indietro.
Il prete, figura affascinante e incompresa. Amata e bistrattata. Cercata e rinnegata. Vocazione al sacerdozio. All'inizio non capisci. E preghi. E gemi. E piangi. Poi la voce si fa chiara. Distinta. Ed è rivolta a te, anche se eravate in tanti. Anche se gli altri erano migliori. Più buoni e generosi. Più attenti e intelligenti. Anche se tu non l’avevi messo in conto. Lui, il Signore, fissa i suoi occhi nelle tue pupille e tu non reggi. Il suo sguardo è incredibilmente bello. Solo gli innamorati possono capire. E vai. Attratto dal Mistero. Dove, tu stesso non lo sai. Ti fidi. E Lui ti ammalia indossando le vesti della festa. Ti porta con sé sul monte. Non quello del Teschio, non è il momento ancora. Oggi ti appare nella gloria. E tu resti senza fiato. Sei pronto.

Lettera di un sacerdote al New York Times

Questo mese vorrei ricordare una lettera che è stata spedita il 6 aprile 2010 al famoso quotidiano americano New York Times da un missionario salesiano dell’Uruguay, il padre Martín Lasarte, che lavora da più di 20 anni in Angola. Premetto che il giornale non si è degnato di pubblicarla e nemmeno di dare una risposta al mittente.
In un’intervista pubblicata dal sito “Enfoques Positivos” (Edizione No. 299 24 di Giugno 2010) il padre Lasarte spiega i motivi che l’hanno spinto a scrivere la lettera:
“E’ vero che non si può che provare indignazione, soprattutto quando si leggono le numerose informazioni pubblicate in Internet e nei mezzi di comunicazioni sulla pedofilia nella Chiesa, anche per quanto riguarda i casi verificatisi e chiusi molti anni fa (…) Ma si dimentica che di fronte ad un elemento negativo, oggettivo e veritiero che bisogna correggere, c’è un’immensità di cose che la Chiesa sta facendo nei quattro angoli della terra attraverso laici, volontari e sacerdoti che sembra non fare notizia.”
Poi termina dicendo. “Il motivo principale è quello di completare una visione, fare vedere l’altra faccia, come diceva un giornalista, il lato occulto della Chiesa, vale a dire, un servizio silenzioso di mille e mille religiosi, religiose e sacerdoti a favore dei più poveri… “.