
Discorso XXVII sull'esichia del corpo e dell'anima
Qui solo un approccio al tema dell'esichia: PG 1096C-1097B
177. In quanto eternamente schiavi delle empie passioni e venuti a patti con loro, noi conosciamo in qualche modo come per esse siamo ingannati, i comportamenti che tengono, la dura tirannia, le malvagie astuzie e la violenza che esercitano gli spiriti del male sulla povera anima nostra.
Altri invero per la potenza dello Spirito Santo si sono resi conto sul modo di allontanare le loro perverse suggestioni. Qualcuno infatti da Lui illuminato ha cominciato a capire cosa vuol dire essere stato liberato dalla sua affliggente malattia ora che ha riacquistato la salute; qualche altro che già sente il benessere della salute riacquistata fa induzioni e congetture sulla natura disanimante del morbo.
Per parte nostra, paventiamo della nostra debolezza e quindi esitiamo ad affrontare il tema dell'esichia come del porto dell'anima, ben sapendo che c'è un cane appostato a questa tavola del santo convito, che ha deciso di rapinare l'anima sottraendo il pane dalla tavola e, portatoselo alla bocca, di correre lontano per mangiarselo in tutta tranquillità.
Altri invero per la potenza dello Spirito Santo si sono resi conto sul modo di allontanare le loro perverse suggestioni. Qualcuno infatti da Lui illuminato ha cominciato a capire cosa vuol dire essere stato liberato dalla sua affliggente malattia ora che ha riacquistato la salute; qualche altro che già sente il benessere della salute riacquistata fa induzioni e congetture sulla natura disanimante del morbo.
Per parte nostra, paventiamo della nostra debolezza e quindi esitiamo ad affrontare il tema dell'esichia come del porto dell'anima, ben sapendo che c'è un cane appostato a questa tavola del santo convito, che ha deciso di rapinare l'anima sottraendo il pane dalla tavola e, portatoselo alla bocca, di correre lontano per mangiarselo in tutta tranquillità.