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Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE
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Abbazia di Sant'Antimo

L'abbazia di Sant'Antimo è un complesso monastico premostratense situato presso Castelnuovo dell'Abate, all'interno del comune di Montalcino, in provincia di Siena. Si tratta di una delle architetture più importanti del romanico toscano.

La prima abbazia
Il nucleo primitivo dell'abbazia di Sant'Antimo risale al culto delle reliquie di Sant'Antimo di Arezzo, alla cui morte, nel 352, sul luogo del suo martirio venne edificato un piccolo oratorio. Nello stesso luogo sorgeva una villa romana: lo dimostrano i numerosi reperti di epoca romana come il bassorilievo con la cornucopia sul lato nord del campanile o alcune colonne nella cripta carolingia. L'incisione “Venite et bibite” invece farebbe pensare alla presenza di una fonte con proprietà terapeutiche. Nel 715 la chiesa era custodita da un prete della diocesi di Chiusi.
Nel 770 i Longobardi incaricarono l'abate pistoiese Tao di iniziare la costruzione di un monastero benedettino e gli affidarono anche la gestione dei beni demaniali del territorio. Le abbazie erano utilizzate come sosta dai pellegrini diretti a Roma, dai mercanti, dai soldati e dai messi dei re.

San Norberto di Gennep fondatore dei Canonici Regolari Premostratensi

San Norberto Vescovo - 6 giugno - (Memoria Facoltativa)
Xanten, Germania, 1080-1085 - Magdeburgo, 6 giugno 1134 
Emblema: Bastone pastorale

L'anno 1115 dell’Incarnazione, sotto il pontificato di Pasquale II e il regno dell'imperatore Enrico V il Giovane, Norberto, della razza dei Franchi e dei Germani Salici, era già in vista nella città di Xanten. Nel pieno vigore dell'età, non era che suddiacono.
La natura l’aveva dotato di un corpo agile e armonioso; univa una grande facilità di parola a molta istruzione, e le sue maniere graziose erano un incanto per tutti i suoi conoscenti.
Suo padre, Eriberto, signore di Gennep, vicino alla foresta di Cassel, e sua madre Edvige, avevano deciso che sarebbe diventato chierico; speravano, da una rivelazione avuta in sogno, che sarebbe diventato un grande personaggio. Di fatto, Norberto possedeva qualche prestigio alla corte imperiale e in arcivescovado a Colonia, ma l’abbondanza delle sue ricchezze e delle facilità materiali gli facevano mettere in disparte il timore di Dio, per seguire ogni suo capriccio. Godeva da tempo di quei vantaggi”.

Un giorno, splendidamente vestito di seta, si affrettava in grande segreto, accompagnato da un solo paggio, verso una città di nome Wreden. Per strada, si trovò immerso in una densa nuvola in cui lampeggiavano lampi e tuoni. Era tanto più spiacevole che non c’era alcuna fattoria per offrir loro un rifugio, e Norberto era turbatissimo, come pure il suo paggio. Ad un tratto si udì un rumore tremendo, e un fulmine cadde ai suoi piedi in una luce abbagliante, scavando una buca profonda, della dimensione di un uomo. Ne usciva un odore fetido che lo penetrava e impregnava le sue vesti. Sbalzato dal suo cavallo, ha l’impressione di sentire una voce piena di rimproveri. Rientra in se stesso, si penetra di rimorso e incomincia a meditare la parola del salmista : «Cessa di fare il male e fà il bene».

Video Abbazia di Sant'Antimo

La sua origine si perde nella notte dei tempi quando nel 781 d.C. Carlo Magno andò a Roma in pellegrinaggio da Papa Adriano I e ricevette in regalo alcune reliquie dei Santi Sebastiano e Antimo.