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Ciascuno di noi è un messaggio che Dio manda al mondo (P. G. Vannucci OSM)

Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE

Video canto "Cantico di San Sergio" con testo (p. Stefano Albertazzi)

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Testo canto "Cantico di San Sergio"
Dio il Padre, Dio il Figlio, Dio lo Spirito Santo.
Dio il Padre, Dio il Figlio, Dio lo Spirito Santo.
Immenso il Padre, immenso il Figlio, immenso lo Spirito Santo.
Uno il Padre, Uno il Figlio, Uno lo Spirito Santo.
Nella Trinità indivisibile, ogni Persona divina, è la Potenza, è la Sapienza, è l'Amore. Ciascuna Persona è la Divinità unica, immensa.
Tutta l'immensità, l'Unità, che tutto trascende, lo Spirito Santo è il Dono che dall'abisso s'effonde, e penetra tutto, e di sé indivisibile e uno, tutte le cose riempie e tutte in una luce trasforma.
Nessun uomo no, nessuna creatura, nulla nel cielo e in terra, ti adori più: nessuno ti conosca o ti ammiri, nessuno ti serva, ti ami.
Illuminato dallo Spirito, tu battezzato nel fuoco, chiunque tu sia: monaco, vergine, sacerdote: Dio, sei la dimora, sei lo strumento, la luce della Divinità.
Tu sei Dio, tu sei Dio: Dio nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo.
Tu sei Dio, tu sei Dio: Dio nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo.
Tu sei Dio, tu sei Dio: Dio nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo, Dio.
Tu sei Dio, Dio, Dio, tu sei Dio, tu sei Dio, tu sei Dio, tu sei Dio, tu sei Dio...

Dal racconto di Don Divo Barsotti, fondatore della Comunità dei figli di Dio:
"Una notte sognai: - primavera del 1945 - ero davanti a un cancello di ferro, sovrastava il cancello una pianta di glicine in fiore. Mi venne fatto di suonare al cancello e attesi. Si aprì il cancello e mi apparve davanti un monaco orientale dall'apparente età di 50 anni. Non disse una parola e io non sapevo che dire. Fermo lui sulla soglia a guardarmi, io ugualmente lo guardavo in attesa che mi dicesse qualcosa. Allora sentii venire un canto dalla casa: era il cantico di San Sergio di Radonez. Finì lentamente in una ripetizione continua del Nome di Dio. Quando finì il cancello si chiuse e io mi svegliai. Ricordo: erano le due di notte. Andai al tavolino e trascrissi parola per parola quello che avevo udito".
Quando nel 1956 Don Divo Barsotti stava cercando una casa per la vita comune, ne trovò una a Settignano che corrispondeva realmente al sogno del Cantico di San Sergio! Da allora questa fu la Casa madre della Comunità dei figli di Dio, ovviamente con il nome di "Casa San Sergio".
Da un'analisi il cantico risulta costituito da due parti distinte chiaramente tra loro:
- nella prima parte si rivolge a Dio in un canto di adorazione alle tre Persone della S.S. Trinità, con una forte sottolineatura dell’alterità di Dio e dell’abisso invalicabile che, in atto primo, separa la creatura dal Creatore. Proseguendo, il testo descrive l’autocomunicazione che Dio fa di Se stesso al mondo creato. Il dono divino si effonde dall'abisso di Dio nella creazione e “penetra tutto di sé, indivisibile”. In questo dono si realizza la nostra unione con Lui in una progressiva trasformazione di tutte le cose e di tutto l’uomo in Lui, pur nella distinzione dell’essere. “Tutte le cose riempie e tutto in una luce trasforma”: tutta la realtà è così chiamata a divenire come un richiamo celeste a Dio;
- nella seconda parte il soggetto non è più Dio ma l’uomo: “Nessun uomo, nessuna creatura, nulla nel cielo e sopra la terra ti adori più… Illuminato dallo Spirito, battezzato nel fuoco, chiunque tu sia… Tu sei trono di Dio, sei la dimora, sei lo strumento, sei la luce della Divinità”. Ѐ questa la vocazione di ciascun uomo, in modo particolare del cristiano che ha accolto la luce della rivelazione divina: scendere nell'abisso del proprio nulla, in un’umiltà sempre più pura e radicale, per poter divenire spazio di totale accoglienza all'azione di Dio.
Dio riveste così l’uomo e lo trasfigura in Sé, facendo di ognuno di noi Dio in Dio: Dio nel padre, Dio nel Figlio, Dio nello Spirito Santo.
A cura della CFD - Comunità dei figli di Dio

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