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Gabriella Mereu: quando la blasfemia si spaccia per medicina

Siamo sinceri: la cistite non è di certo un’infiammazione indolore e non si può assolutamente prendere alla leggera date le complicanze che potrebbero sopraggiungere. Ma come reagireste se vi dicessero che si può guarire inserendo nella vagina una medaglietta della Madonna, andando a ricevere la Santa Eucaristia durante la messa? La nuova terapia proposta dalla dottoressa Gabriella Mereu ha dell’incredibile, del surreale.

Laureata in medicina e chirurgia, da alcuni anni organizza eventi e congressi per esporre ai partecipanti quella che lei ha definito “terapia delle parole” o “terapia verbale”, in genere rivolti principalmente ad un pubblico femminile.
Questa volontaria scelta d’indirizzare il contenuto delle sue teorie al mondo delle donne ha motivazione ben precisa. Ella stessa invita a diffidare del sesso maschile: “Donne, attente agli uomini, sono la causa di tutti i vostri mali, ce l’hanno nel DNA, e voi non vi dovete ammalare per loro“.
Le affermazioni denotano sin dal principio un femminismo di stampo radicale ed estremizzato, un odio profondo che arriva ad attribuire persino le malattie più gravi al sesso opposto, un sostanziale invito allo scontro tra generi.
In questa battaglia non potevano mancare gli affondi contro la religione: “La religione è stata inventata per dividere le masse, sono manovre politiche usate soprattutto per dividere i sessi. A causa della religione c’è la donna sessuale o la donna vergine questo è il motivo principale delle discordanze fra i sessi, della pornografia alla masturbazione, che cementa le perversioni“.
Risulta di difficile comprensione come la Mereu possa addossare tutte le problematiche tra generi sessuali alla religione (avevamo in parte trattato l’argomento nell'articolo Donne nel Cristianesimo), quando lei stessa nei convegni incita al conflitto.

Ma le contraddizioni non si fermano solamente alle sue opinioni generaliste, si estendono anche a quella che viene definita “nuova medicina” dell’autoguarigione. Secondo quanto la dottoressa ha più volte affermato nelle interviste, una ricerca ventennale l’ha portata a comprendere come la vera strada da percorrere per poter sanare qualsiasi malattia sia quella della cosiddetta “terapia verbale”: i farmaci non servono, basta solamente parlare e sorridere, attirando delle poco precisate “energie positive”La malattia, in quest’ottica, sarebbe puramente un autoconvincimento, il malato è la vera causa della malattia (dunque è colpevole), e la religione contribuisce a svilupparla.
In verità, per quanto la Mereu tenti di convincere un lettore poco informato della paternità di questa teoria, buona parte d’essa era già stata esposta negli scritti dello spiritista brasiliano Francisco Cândido Xavier (1910 – 2002), nello specifico nelle parti rappresentate poi sulla pellicola Nosso Lar.
Questo non dovrebbe sorprenderci in quanto ella stessa è una convinta sostenitrice di dottrine appartenenti alla New Age ove medicina, magia, psicologia alternativa e varie superstizioni si mescolano donando illusorie promesse di prosperità.

Ci si potrebbe chiedere: com'è possibile che la dottoressa non sia di fede cristiana – ed addirittura osteggi il Cristianesimo – ma consigli allo stesso tempo l’acquisto delle medagliette della Madonna?
La risposta in sè non potrebbe trovare una logica, viste le numerose contraddizioni riscontrare nell'operato e nelle parole della persona interessata.
Tuttavia l’elemento che ci preme porre in risalto non è il mero consiglio, piuttosto l’utilizzo gravemente blasfemo, doppiamente blasfemo in quanto viene imposto di ricevere la Santa Eucaristia in tale stato.
Aggiungiamo: non ci troviamo di fronte ad una comune blasfemia, in questo caso si tratta di puro satanismo.
Tristemente sappiamo che in ogni messa nera i simboli della religione cristiana vengono ridicolizzati e, in ultima istanza, desacralizzati tramite pratiche di autopenetrazione o autoerotismo con crocifissi, statuette ed altri oggetti. La pratica che propone la dottoressa Gabriella Mereu non differisce di molto, ed aggiunge alla desacralizzazione lo sfregio durante la messa.

Lo scandalo generato dalla terapia blasfema – nonché i numerosi insulti provenuti direttamente dalla dottoressa tramite la pagina facebook ormai chiusa – ha generato in passato diverse interrogazioni in consigli comunali.
Ci sembra superfluo, alla luce di quanto esposto, fornire inviti alla ragionevolezza, se non quello di diffidare di chiunque voglia proporvi terapie facili e veloci, di chi si presenta come “guaritore illuminato” pronto a rivelarvi l’arcano, di chi vi consiglia l’utilizzo non consono dell’oggettistica cristiana.



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