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Ciascuno di noi è un messaggio che Dio manda al mondo (P. G. Vannucci OSM)

Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE
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Le Rivelazioni Celesti di S. Brigida di Svezia - Libro VII, VIII (estratti)

LIBRO SETTIMO

Donna Brigida, sposa di Cristo, ebbe questa visione a Gerusalemme nella chiesa del santo Sepolcro, nella cappella del Monte Calvario, il giorno di venerdì dopo l'Ascensione del Signore, quando – rapita in estasi – vide davvero tutta la passione del Signore, quale è qui contenuta per esteso.

Capitolo Quindicesimo
Al Monte Calvario, mentre ero in mestissima preghiera, vidi li Signore mio nudo e flagellato, condotto alla crocifissione dai Giudei, che lo custodivano accanitamente. Allora vidi anche un foro scavato sul monte e i crocifissori pronti a commettere quella crudeltà.
Il Signore si voltò e mi disse: Guarda tu, che in questo buco della roccia fu posto il piede della mia croce, al tempo della passione, e subito vidi come ivi la sua croce veniva posta dai Giudei e veniva rafforzata nel buco della roccia del monte, con legni conficcati a forza col martello da ogni parte, affinché la croce stesse più solidamente e non cadesse. Quando dunque la croce fu ivi così saldamente fermata, subito adattavano, attorno allo stipite della croce, tavole di legno come a modo di gradini, fino al luogo dove dovevano essere inchiodati i piedi, affinché sia lui che i crocifissori potessero giungervi con quei gradini e starvi, per meglio crocifiggerlo.

Le Rivelazioni Celesti di S. Brigida di Svezia - Libro I, II, III, V, VI, VII, VIII, XI (estratti)


LIBRO I
Parole di N. S. Gesù Cristo alla sua eletta sposa amatissima riguardanti la sua insigne Incarnazione e come disapprovi la profanazione del battesimo e la mancanza di fede e come inviti la detta sposa al suo amore.

Capitolo Primo
Io sono il Creatore del cielo e della terra, uno, per la Divinità, con il Padre e con lo Spirito Santo. Io sono Colui che parlava per bocca dei Profeti e che essi aspettavano. Per il loro desiderio e la mia promessa, io, senza peccato e senza concupiscenza, assunsi la carne, entrando nelle viscere verginali, come il sole luminoso in una pietra purissima. Perché, come il sole entrandovi non lede il vetro, così neppure patì danno la verginità della Vergine, quando io vi presi carne.

Le Rivelazioni Celesti di S. Brigida di Svezia - Libro I (estratti)

LIBRO PRIMO

Parole di N. S. Gesù Cristo alla sua eletta sposa amatissima riguardanti la sua insigne Incarnazione e come disapprovi la profanazione del battesimo e la mancanza di fede e come inviti la detta sposa al suo amore.

Capitolo Primo
Io sono il Creatore del cielo e della terra, uno, per la Divinità, con il Padre e con lo Spirito Santo. Io sono Colui che parlava per bocca dei Profeti e che essi aspettavano.
Per il loro desiderio e la mia promessa, io, senza peccato e senza concupiscenza, assunsi la carne, entrando nelle viscere verginali, come il sole luminoso in una pietra purissima. Perché, come il sole entrandovi non lede il vetro, così neppure patì danno la verginità della Vergine, quando io vi presi carne.

Le Rivelazioni Celesti di S. Brigida di Svezia - Libro II (estratti)

LIBRO SECONDO

Parole meravigliose della Madre di Dio alla sposa (alla quale spiega) come in questo mondo ci siano cinque case, i cui abitatori rappresentano i cinque stati degli uomini, cioè gli Infedeli cristiani, i Giudei ostinati, i Pagani da soli, i Giudei e i Pagani assieme e gli Amici di Dio; e molte altre cose utili.

Capitolo Terzo
Maria diceva: È gran cosa che il Signore di tutte le cose e il Re della gloria sia stato disprezzato. Egli fu come un pellegrino, viandante da un luogo all'altro e, come tale, bussò alla porta di molti per essere ricevuto. Il mondo infatti era come un fondo, nel quale ci sono cinque case.
Nella prima casa, il Figlio mio venendo in abito di pellegrino, bussò alla porta e disse: Amico, aprimi e fammi entrare a riposare e abitare con te, perché non mi aggrediscano le fiere, né mi colga l'uragano e la pioggia. Dammi le tue vesti, ché, freddo, mi riscaldi e, nudo, mi ricopra. Dammi del tuo cibo, ché affamato mi nutra; della tua bevanda, che assetato m'appaghi, e tu abbia la mercede dal tuo Dio.

Le Rivelazioni Celesti di S. Brigida di Svezia - Libro III, V, VI (estratti)

LIBRO TERZO

Parole di Ambrogio alla sposa circa la preghiera dei buoni per il popolo e come per i Governatori, per i Signori secolari e per la Chiesa nelle tempeste sia indicata la superbia e, nel Porto, il passaggio alla Verità. Parole anche circa la chiamata spirituale della sposa.

Capitolo Quinto
Sta scritto che gli amici di Dio un tempo, pregando Dio, imploravano di aprire il cielo e scendere a liberare il popolo suo Israele. Ugualmente, in questi tempi, gli amici di Dio pregavano dicendo: O benignissimo Dio, noi vediamo morire un popolo innumerevole in pericolose tempeste, perché i Governatori sono esosi, tesi come sono soltanto e sempre alle cose terrene, dalle quali credono di poter ricavare i vantaggi maggiori. Perciò portando se stessi e il popolo là dove è più forte la violenza delle onde e poiché il popolo non conosce il porto sicuro, ne segue che è in pericolo un popolo numeroso, essendo troppo pochi quelli che arrivano a buon porto. Perciò, o Re d'ogni gloria, ti preghiamo che tu ti degni illuminare il porto, sicché il popolo possa scampare i pericoli e non ascoltare gli iniqui Governanti, ma raggiungere col tuo lume benedetto il buon porto.

Le Rivelazioni Celesti di S. Brigida di Svezia - Libro XI (estratti)

LIBRO UNDICESIMO: ”Sermone Angelico”

Prologo
La beata Brigida, principessa di Nericia nel Regno di Svezia, abitando per molti anni in Roma, nella casa cardinalizia contigua alla chiesa di S. Lorenzo in Damaso, siccome non sapeva quali lezioni dovessero leggersi nel suo monastero, che Cristo aveva ordinato di costruire nella Svezia, e la cui regola egli stesso aveva dettata a onore della beata Vergine sua Madre, improvvisamente, mentre la stessa beata Brigida era in preghiera e di questo si stava interrogando, le apparve Cristo dicendo: «Io ti manderò un mio angelo, che ti rivelerà la lezione da leggersi nel mattutino dalle monache del tuo monastero in onore della Vergine mia Madre, ed egli te la detterà. E tu scrivila com'egli te la dirà».
La beata Brigida, dunque, avendo la camera con finestra corrispondente all'altare maggiore, da dove poteva vedere ogni giorno il Corpo di Cristo, si preparava ogni giorno a scrivere, con tavoletta, carta e penna in mano; dopo di che leggeva le sue ore e preghiere, e così preparata aspettava l'angelo del Signore. Quando questi veniva, le si poneva accanto, da un lato, stando in piedi in posizione modestissima, avendo sempre il viso in riverente atteggiamento rivolto all'altare, dov'era custodito il Corpo di Cristo.