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Ciascuno di noi è un messaggio che Dio manda al mondo (P. G. Vannucci OSM)

Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE

♥ Amorismi sull'essere figli di Dio

Iniziamo prima col dire che "amorismi" altro non è che una ridefinizione di certi aforismi. Scopriremo quello che a prima vista parrebbe un evidente contrasto: la profondità immisurabile dell'amore espressa in sintesi.
Poiché ogni essere umano possiede una propria singolare interiorità, certi aforismi su Dio e sull'amore potrebbero ispirare spiritualmente, oppure offrire spunti di meditazione dolcissimi, quasi senza confini: vi si potrà ravvisare una rappresentazione struggente di Dio, una verità in cui sprofondare, l'evocazione di un vissuto... e, in definitiva, potrà affiorare, questo è l'augurio, una lode interiore a Dio che condurrà man a mano a mettere a nudo non qualcosa di nuovo, ma quel che è già nel profondo del cuore: l'amore.
Inizia dunque la pubblicazione di alcuni aforismi legati da un comune filo conduttore chiamato amore. Ecco perché AMORISMI, che potrebbe sembrare una parola inventata qui per l'occorrenza se non fosse che, da una veloce ricerca sul web ci si accorge subito che non è così.
Anch'io realmente lo scopro solo ora che ne scrivo, mentre l'amore di Dio dettava ogni cosa.

  • Un cuore aperto aiuta te e gli altri.
  • L'umiltà è l'humus dove attecchisce ogni virtù.
  • L'umiltà ammansisce anche i cuori più duri.
  • I fossati tra gli uomini si possono colmare soltanto con l'umiltà.
  • La fonte dell'umiltà sta nel confessionale, si chiama Grazia.
  • Il cammino di santità passa sempre dal confessionale.
  • Sono grato a quel sacerdote votato e immolato in amore di Cristo per le anime che incontro nel confessionale.
  • Le lacrime versate per Cristo nel confessionale sono piccole gemme che ritroveremo in Cielo.
  • Non ho dubbi che una buona confessione possa far bene anche al Sacerdote.
  • Ho assistito talvolta, quando la tracotanza ha abbracciato l'umiltà.
  • Il sorriso è un piacevole contagio che fa bene all'uomo.
  • Ogni sguardo di compassione è una carezza data con gli occhi.
  • Sto bene quando non ho pregiudizi, posso scrutare i cuori delle persone senza malizia.
  • Ah, se quando incontro un altro potessi sempre lasciargli qualcosa di me che possa fargli piacere!
  • Ogni mio abbraccio dev'essere come fosse il primo dopo tanto tempo, o come l'ultimo che posso donare.
  • Cerco d'immaginare gli altri quand'erano bambini, i loro volti, i loro sorrisi. Non si ha timore dei bimbi.
  • In ogni volto vedo mio fratello. Immagino di avere un fratello così, lo scruto, non è bello, semplicemente lo trovo amabile.
  • Non dedico molto tempo agli altri. Forse potrei cambiare in meglio la mia e la loro vita.
  • Il sacrificio è un'opportunità, sì, vorrei qualcosa di meglio per tanti piccoli.
  • Perché cercare di migliorare una persona con qualche parola buona? Con l'esempio ne posso migliorare almeno due: io e l'altro.
  • Debbo essere molto paziente con me stesso e perdonarmi poco. Infinitamente paziente con gli altri e perdonare molto.
  • Se qualcuno si è comportato male, è perché non ha potuto fare di meglio. Non importa né se abbia agito volontariamente, né conoscere i motivi che gli hanno impedito d'essere migliore di quel che è stato. E' sempre un'impotenza, in qualsiasi caso.
  • Ora vedo come siamo simili: anche chi ho disprezzato piange quando qualcosa gli muore dentro. Se avessimo pianto prima insieme, forse mi sarei accorto per tempo quanto siamo fratelli.
  • Se uso un linguaggio forte, forse cerco di coprire la mia pochezza, quando dimentico quant'è bello il mondo.
  • E' la misura in cui sono consapevole delle mie miserie che mi dispone a perdonare il prossimo.
  • Io mi sento realmente libero solo quando sono sufficientemente forte per manifestare sinceramente le mie debolezze.
  • Gli altri amano che si mettano a nudo le nostre miserie. Hanno l'opportunità di conoscere meglio se stessi.
  • Si possono perfino amare le debolezze degli altri, se soltanto abbiamo meditato le nostre.
  • Se disprezzi gli altri non conosci e giudichi. Eppure conosci te stesso e non ti disprezzi?
  • Quando mi lasciasti il passo con un sorriso, facesti di me un uomo migliore. Ricordo quell'insegnamento con gratitudine.
  • Se non perdonassi l'altro, abbatterei il ponte su cui dovrò passare domani. Se perdono, vi potremo passare entrambi mano nella mano.
  • Quando ho peccato contro gli altri, ho peccato sempre contro me stesso.
  • Seppure due opinioni diverse possano far soffrire, non potranno realmente dividere due figli di Dio.
  • Debbo offrire di che ravvedersi a chi mi fa un torto, per non dover sostenere una colpa ancor più grande: quella d'aver firmato la sua condanna.
  • Occorre attenzione a non ferire col giudizio. Chi colpisce si condanna, ma anche chi è ferito può cagionare danno all'anima sua nel voler ripagare con egual moneta. Perciò dopo una divergenza bisogna offrire sincero perdono e umile pace, per non dover sostenere di fronte al Padreterno ognuno le colpe dell'altro.
  • Mio Dio, ti chiedo perdono per averti offeso e ti offro il mio perdono per quelli che hanno offeso te facendo del male a me.
  • Dio conosce perfettamente eppure non condanna e io, figlio suo amatissimo, debbo star lontano dal giudicare gli altri.
  • Quando mi sorge di giudicare debbo fare tre cose: meditare sulle mie miserie, cercare il perdono in terra e invocarlo in cielo.
  • Qualche volta mi viene da pensare a cosa dovrei fare se qualcuno tenta di assalirmi. Poi chiedo perdono al Signore di questi pensieri. Quanto avrei da pentirmi di aver fatto soffrire la carne della mia carne.
  • Quando mi sono sentito pugnalato alle spalle ho pensato a Cristo sulla croce. Mi è stato facile perdonare.
  • Dio, che violenza fa al cuore!
  • Dio è così prepotente! Per fortuna lo è solo in amore.
  • Ahimè! Seppure Dio sia sempre stato accanto a me, solo ora mi avvedo di avergli sorriso solo raramente.
  • Non debbo prendermi meriti. Nulla sono e nulla sarò, ogni cosa mi è data.
  • Il mondo vorrebbe farci dimenticare che il protagonista è sempre e soltanto Dio.
  • L’abitudine è oblio di riconoscenza nell'Onnipotente, perciò debbo rinnovare ogni giorno la mia conversione.
  • Anche questo tempo in cui amo Dio mi è dato, se sovrabbondo nell'amore, ne ho perché io lo doni a chi manca.
  • Non troverò mai una risposta definitiva a questo interrogativo: come e quanto debbo condividere Dio in terra per poterlo condividere anche in Cielo? Non c'è misura a questo.
  • Lascerò questo vissuto con un solo, magnifico desiderio: godere della gloria di Dio, io e gli altri.
  • Non sarò mai sufficientemente veloce a inginocchiarmi (umiliarmi), né mai troppo lento ad alzarmi, e non solo con Dio.
  • Ogni volta che incontro una persona buona non posso che chiedere perdono a Dio per ciò che sono.
  • Quando predico amore e non lo pratico, mi illudo e deludo. Quando invece dono amore, realizzo il dono del Padre nostro che è in me.
  • Dio crede in me, nonostante l'incertezza della mia umana fragilità.
  • Dio vive in me, nonostante io lo onori in maniera assai precaria.
  • Io sono come un vaso sporco, ciò nonostante Dio non si scandalizza.
  • Dio mi ama nonostante tutto, altrimenti mi avrebbe fatto perfetto.
  • Nel mio stato, posso solo confidare nella misericordia di Dio.
  • Il dono più gradito a Dio? Restituirgli il nostro libero arbitrio. Il dono che lo fa impazzire? Metterci a nudo nel confessionale. Il dono più grande che possiamo fargli? Amare il prossimo.
  • Noi siamo fatti a immagine e somiglianza di Dio: nell'innamoramento è come se camminassimo senza toccare terra. Perciò Dio sta così in alto: è innamorato di tutti i suoi innumerevoli figli.
  • La morte insegna a non investire nelle cose materiali ma sullo spirito, il cui rendimento viene dato ancora per eterno.
  • Il migliore augurio che posso fare? Quello d'essere in grazia di Dio.
  • La conversione è una spirale senza fine di cui un'estremità si perde nel cielo.
  • L'Eucarestia è il culmine della Santa Messa, la quale, se realmente vissuta, si vive tutta in Cristo.
  • Prima di ogni preghiera dovremmo cercare Dio, metterci intimamente di fronte a Lui affinché la preghiera sgorghi in un delizioso colloquio intimo con Dio.
  • Mettersi intimamente al cospetto di Dio implica accogliere Colui che è più alto sopra ogni altro in Cielo e in terra. Perciò porsi al cospetto di Dio dà grande gioia interiore, perché la sua presenza in noi è l'evento più grande a cui possiamo partecipare.
  • Per voler contentare Dio in ogni nostra situazione dovremmo chiederci: come farebbe Gesù? E così fare senza vie di mezzo, poiché la via stretta appaga l'anima con il Cielo.
  • L'unica ambizione che Dio benedice in noi è la santità.
  • Cosa ci chiama a Dio? Il desiderio che Egli ha di noi.
  • Teófilo

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