Nella Festa di “Tutti i Santi” (e non di Halloween!), si celebra la liberazione dalla morte. Halloween è un sintomo della crisi della speranza.
Perché definire la festa di Halloween un grande rituale satanico?
In fondo, per tanti, si tratta di una delle tante sagre che animano le nostre città il 31 ottobre. Halloween è considerata dai satanisti e dalla “wicca” (maghi e streghe) il capodanno di satana o notte delle streghe in cui ogni richiesta di “potere” viene esaudita. In questa notte si moltiplicano riti macabri (sacrifici di animali e sacrifici umani), profanazioni di cimiteri, profanazione dell’eucaristia in chiese sconsacrate (o altri luoghi), sedute piritiche, orge rituali e omicidi rituali. Infatti gli occultisti credono che la trasgressione sia una chiave di evocazione che costringa gli “spiriti” (che son sempre demoni!) a elargire i “poteri” per esaudire i propri capricci “al di là del bene e del male” fino a diventare “padroni di se stessi”. Pertanto il folklore occultista di Halloween dato alla notte del 31 ottobre è solo un grande spot per avvicinare i giovani alle pratiche dell’occultismo.
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Questo è comprovato dalla presenza capillare di cartomanti, sensitivi, satanisti, streghe e affini nelle discoteche e nei pub. A tutto questo inquinamento dell’anima e ribaltamento satanico che irride la morte evocando (almeno implicitamente) satana diciamo, con don Oreste Benzi (da una sua affermazione ha preso il titolo una conferenza, ad Imola del GRIS): «No grazie!»
E' bene non sottovalutare la possibilità di ricevere malefici lunghi e dolorosi. Ma come si è arrivati a passare dalla solennità di “Tutti i Santi” ad Halloween?
E' bene non sottovalutare la possibilità di ricevere malefici lunghi e dolorosi. Ma come si è arrivati a passare dalla solennità di “Tutti i Santi” ad Halloween?
Il folklore irlandese originario della festa cristiana di tutti i santi è stato svuotato dal protestantesimo puritano americano avverso ai “santi” e questo vuoto è stato riempito a partire dagli anni Settanta, su incentivo della Chiesa di Satana di Anton LaVey, da lui fondata, di contenuti macabri, occultistici ed esoterici, estranei al motivo della festa: la vittoria di Cristo sulla morte. Successivamente, fin dal 1978, registi esoterici come John Carpenter hanno inventato di sana pianta l’Halloween-occuto dedicandovi una saga di otto film che ha come protagonista il serial killer Micheal Myers che uccide negli anni tutta la sua famiglia.
Come si può fare, quindi, per riportare al centro la solennità di “Tutti i santi”?
Don Benzi esortava nel 2005 i cristiani: «Gli educatori e responsabili della società scoraggino i ragazzi a partecipare ad incontri ambigui o addirittura ad alto rischio perché segreti o riservati e faccio appello al mondo cattolico perché non promuova in nessun modo questa ricorrenza». Halloween è sintomo della crisi di speranza e di progettualità che attanaglia i giovani visibile nell’incremento dalle dipendenze patologiche (alcool, droga, psicofarmaci e sesso).
Per portare al centro la festa della solennità di Tutti i Santi, incominciando dai cristiani della nostra Diocesi, occorre capire che l’unico motivo per festeggiare è che Cristo ci ha già liberato dalla paura della morte, del non senso della sofferenza e del demonio, vincendoli, poiché “è apparso per distruggere le opere del diavolo” (1 Gv 3,8).
Don Fabio Arlati (Resp. Diocesi di Imola e Cons. Naz. Del GRIS )
Fonte del testo: www.santamariagorettimestre.it
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