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Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE

Francesco e Benedetto: Papi campioni d'umiltà e amore

Un uomo di 85 anni, un luminare del pensiero teologico mondiale, pontefice della Chiesa universale, l'uomo che da cardinale, a suo tempo a capo della Congregazione per la Dottrina della Fede, si addossò tutto il risentimento e gli insulti della stampa mondiale per aver ribadito senza sosta i punti fermi della Chiesa in materia di Fede ed aver quindi scongiurato l'illusione di un possibile cambiamento dottrinale della Chiesa riguardante anche i temi etici quali aborto, eutanasia e sacralità del matrimonio. Il successore di un gigante come Giovanni Paolo II, che lo stimava più di ogni altro ed era legato a lui da una fortissima amicizia, mai apprezzato per non aver le stesse doti di intrattenimento del predecessore, sempre messo in contrapposizione a lui, senza voler riconoscerne le grandi qualità intellettuali e umane.
Questo è l'uomo che decise di sbarcare, ad 85 anni compiuti, su Twitter perché avvertiva lo sconforto dei fedeli a causa della distanza tra loro e la gerarchia ecclesiastica - che i media non hanno fatto altro che enfatizzare come prove di una presunta autoreferenzialità della gerarchia ecclesiastica che sarebbe stata, dunque, indifferente ai problemi della gente - così come fu lui quello che si addossò tutte le croci dei membri della Chiesa.
Si è lasciato umiliare per otto anni dalla stampa italiana come il pontefice antiquato, omofobo, freddo e distaccato, quando, in ogni occasione, ha sempre dimostrato il contrario. Ha combattuto la piaga della pedofilia nella Chiesa come nessun altro senza che i suoi sforzi fossero minimamente notati da televisioni e giornali vari.

Questo è l'uomo che ha permesso l'avvento di Papa Francesco al soglio di Pietro, colui che il mondo esalta attribuendogli frasi equivoche o decisioni inesistenti a favore di una visione stralunata e personale della Chiesa, cioè una chiesa antiratzingeriana, senza punti fermi e completamente inserita in quello stato disastroso che Benedetto XVI denunciava come la 'dittatura del relativismo'.
Questo è l'uomo che il mondo non vedeva l'ora di dimenticare e che - anche grazie all'indifferenza ingrata di non pochi cattolici - se non fosse stato per i ripetuti inviti di Papa Francesco che lo volle presente in molte occasioni insieme a lui davanti alle telecamere, cosa che avvenne solo in occasione della consacrazione della Chiesa a San Michele arcangelo e a San Giuseppe, per stessa scelta del Papa emerito, totalmente rispettoso e devoto dell'attuale pontefice, sarebbe stato subitamente messo nel dimenticatoio.

Fonte
Complimenti all'autore di questo articolo, magistralmente steso nella sua brevità.

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