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Ciascuno di noi è un messaggio che Dio manda al mondo (P. G. Vannucci OSM)

Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE

Madonna di Medjugorje: Vicka racconta - Parte IV/a

Vicka racconta i temi cari alla Madonna di Medjugorje.
La memorabile intervista di Padre Livio a Vicka durante il Festival dei Giovani di Medjugorie del 1998, che fu trasmessa in diretta su Radio Maria.

Non ci si prepara seriamente al matrimonio.
Padre Livio: Senti Vicka, la Madonna dice che oggi satana agisce in modo particolare per dividere le nostre famiglie. Ma non ti sembra che questa fragilità della coppia dipenda anche dal fatto che tanti giovani non si preparano seriamente al matrimonio?

Vicka: Normale che non si preparino! Non è certo un prepararsi, quando un ragazzo e una ragazza stanno insieme tre anni come se fossero già marito e moglie e soltanto dopo che si sono sposati guardano se sono fatti l'uno per l'altro. Questa è una cosa che assolutamente non va. Purtroppo, oggi non si mette il Sacramento al primo posto. Prima di decidere per il matrimonio si devono valutare tante cose, e non basta che si dica: "Ti voglio bene", così, tanto per dire. "Ti voglio bene" significa che una persona è pronta a sacrifi­carsi fino in fondo per l'altra.

satana ne approfitta per distruggere le famiglie.
Vicka: Vedi, oggi capita che due si sposano e dopo qualche settimana si dividono, perché dicono che non sono fatti l'uno per l'altro e che non riescono ad andare d'accordo. Ma tu che cosa hai fatto in tutti gli anni di fidanzamento? Che cosa hai fatto nei tre o cinque anni che eravate insieme? Hai perso il tuo tempo, se non hai potuto conoscere con chi sei stato e con chi hai parlato. Così, all'improv­viso, è arrivato il colpo, perché satana ha visto quel varco libero dove poter entrare e vi è entrato, e poi va avanti finché la famiglia non è distrutta. Questo è un grande male, e non senza motivo la Madonna ripete alle famiglie di stare attente, per­ché senza la preghiera fatta insieme non stanno unite. Vale quanto ho detto prima e cioè, che, come un fiore non vive senza l'acqua, così le nostre famiglie non vanno avanti senza la Grazia di Dio.

Bisogna incominciare a pregare insieme da fidanzati.
Padre Livio: A mio parere, però, non biso­gna aspettare quando si è sposati, per incominciare a pregare insieme. Già durante il fidanzamento è necessario fare un cammino spirituale a due soprattutto mediante la preghiera.
Vicka: Certamente! Occorre prepararsi al matrimonio con la preghiera. Quando, poi, tutti e due si sentono pronti viene facile dire: "Ecco, siamo pronti". Quando, però, si stanno preparan­do nella preghiera devono capire che bisogna esse­re pronti a soffrire l'uno per l'altro e non solo aspettarsi che arrivino cose facili. Due si sposano e pensano di andare di qua, di andare di là e di diver­tirsi… No, no! Li attende l'amore, l'impegno, il sacrificio, lo stare insieme. Devono costruire la famiglia, pensare ai bambini in modo tale che nascano in una vera famiglia e non in una come quella di oggi. Ma questo non è possibile senza preghiera e senza unione.

La vita è un grande dono.
Padre Livio: Senti, Vicka: purtroppo da noi, forse da voi meno, c'è un problema ancora più grave ed è quello di molti giovani che in realtà non sanno neppure a che cosa serva vivere. Non com­prendono il senso della vita e sperimentano un grande vuoto.
Vicka: Non vi è dubbio che la vita sia un grande dono. Dio ha donato la vita ad ognuno di noi. Se io sono nata, c'è un motivo e, se tu sei nato, c’è un motivo. Così per ogni essere umano. Non esiste nessuna persona persa! Siamo noi che vogliamo perderci, ma Dio aveva e ha un progetto per tutti. Lui ha un programma di vita per ogni uomo. Io vorrei dire a tutti quelli che pensano che questa vita è senza senso, che, forse, loro non si sono mai impegnati a vivere, non hanno fatto sacri­fici, sono stati passivi e hanno aspettato tutto dagli altri. A me capita a volte di parlare con qualche giovane, e un a volta è venuta una ragazza di sedici anni che mi ha detto: "Vicka, sono stanca di vivere e voglio morire. Ma scusa - le ho risposto -vuoi morire a sedici anni, proprio quando hai appena incominciato a vivere?. Tu non sai come la vita è bella e come è un grande dono..."

Il buio e la nebbia delle discoteche.
Padre Livio: Anche la Madonna nei suoi messaggi parla della grandezza e della bellezza della vita, quando è vissuta in amicizia con Dio.
Vicka: Ciò che la Madonna ha detto, lo ripeto per mia esperienza personale e dico "E proprio bella, bellissima!" E' davvero un grande dono di Dio. Ma noi dobbiamo mettere Dio a fondamento della nostra vita e poi organizzarla e impostarla per un fine. Ma come fa a vivere un ragazzo che alla sera va in discoteca e vi rimane fino al mattino? Arrivato a casa, dorme fino alla sera. Poi, riparte di nuovo per la discoteca. Spreca la sua vita con quel­la musica, con quella droga, con tutta quella nebbia che è un buio che non gli fa vedere le cose belle. E' normale che poi dica che la vita non è bella. Infatti, non vede il giorno, ma solo la notte. Per lui il gior­no si è cambiato in notte e la notte in giorno. Ma se ha perduto tutto, ciò è accaduto perché lui lo vuole. In realtà la vita è davvero un grande dono. Quando uno capisce il valore della vita, allora dalla mattina alla sera ringrazia Dio per ogni istante che gli dà durante la giornata, perché la vita è un grandissimo dono di Dio, e noi dobbiamo accoglierlo e viverlo col cuore. Se uno fa così, non dirà mai che la vita non vale nulla.

La vita si realizza nell'amore.
Padre Livio: Ti faccio una domanda un po' provocatoria. In ultima istanza, a che cosa serve la vita? Perché si sta al mondo? Come risponderesti tu a un ragazzo che ti pone queste domande?
Vicka: Per capire il valore della vita occorre guardare a Dio. Allora ci è chiaro, come ho detto prima, che ognuno ha un suo compito da eseguire. A me, come a te, come a tutti, Dio ha donato la vita perché realizziamo quel progetto che lui vuole. Ognuno di noi nel suo piccolo deve cercare di impegnarsi. Ogni giorno noi incontriamo tantissi­ma gente. Allora, perché la tua vita sia utile devi guardare a chi ha bisogno di aiuto. Allora gli dai una mano, gli dai un sorriso, lo guardi, gli dici due parole. Oppure vai a visitare un malato o vai dove puoi essere utile. Così puoi vedere quanto la vita abbia un valore. Noi dobbiamo cercare di amare, e sforzandoci di amare gli altri conosciamo meglio noi stessi. Fino a che non guardiamo al prossimo, non possiamo sapere quanto siamo capaci di amare e quanto siamo pronti a fare per gli altri. Una per­sona che dice di non aver mai amato e di non avere neppure provato ad amare e che non sa che cos'è l'amore, quando però incomincia a sperimentarlo e a viverlo, allora questo amore diviene una gioia per la quale non c'è la fine. Per questo la Madonna ha detto che qui sulla terra noi siamo solo di passag­gio, ma poi la vita continua.

Guardare al futuro con serenità.
Padre Livio: Non c'è dubbio che per coglie­re il valore della vita qui sulla terra occorre avere uno sguardo sull'eternità; diversamente i conti non tornano. Quello, però, che preoccupa è che molti giovani sono angosciati e hanno paura di affronta­re il futuro. Direi che c'è in loro un blocco psico­logico a prendere degli impegni duraturi.
Vicka: Sì, è vero; ma perché hanno paura? Il motivo va ricercato nel fatto che si preoccupano troppo per delle cose che sono ancora lontane e che forse non verranno mai. La Madonna, invece, ci dice di non preoccuparci per il domani. Lei ci invi­ta sempre a pensare a ciò che bisogna fare oggi, momento per momento. Oggi moltissime persone pensano che è prossima la fine del mondo, oppure che è immi­nente qualche catastrofe o altro. Arrivano delle persone che mi dicono: "Vicka, ci saranno tre gior­ni di buio e poi nel duemila la fine del mondo". "E chi lo ha detto? - rispondo io - La Madonna? Dove? Qui? Questo io lo sento da voi. Non presta­te ascolto a queste cose, non sono vere! La Madonna non parla mai per farci paura. Lei parla sempre per darci una speranza. Cosa succeda nel futuro Dio lo sa, ma noi non dobbiamo avere alcun timore di guardare avanti". Così con queste voci anche i giovani entrano in confusione e non sanno più che cosa fare. Ma un giovane che affronta la vita giorno per giorno e va avanti un passo per volta non si lascia prendere dalla paura. La Madonna ci insegna che la paura non viene da Dio, ma viene sempre dalla parte opposta. Quando noi sentiamo che nel nostro cuore vi è la gioia, la pace e la tranquillità, capiamo subito che tutto questo viene da Dio. Ma quando siamo disturbati e abbiamo dentro la rabbia o siamo presi da paure, allora tutto questo viene dalla parte di un altro (il demonio). In questo modo siamo subito in grado di capire la differenza. Così, carissimi giovani, se sentite la pace, allora acco­glietela con tutto il cuore e andate avanti. Se senti­te la paura, allora questo è un modo con cui Dio vuol farvi capire che dovete incominciare a impe­gnarvi o ad andare avanti senza timore a realizzare quello che avete incominciato.

La Madonna ci è sempre vicina.
Padre Livio: Non dobbiamo dimenticarci che non siamo soli a percorrere il cammino della vita e che la Madonna ci accompagna e ci protegge.
Vicka: Ma, Padre Livio, Lei sempre ci pro­tegge, ma non ti può proteggere quando tu non vuoi; capito? Se io voglio che la Madonna mi pro­tegga, ecco che io credo che Lei è sempre qui con noi, anche in questo momento. Ma se uno non ci crede e non si affida, Lei come potrebbe aiutarlo se uno non vuole? Non si può giocare con la Grazia. Lei è sempre vicina, ma dipende da noi chiedere il suo aiuto.

Come capire la propria vocazione.
Padre Livio: Ora vorrei toccare un problema molto sentito dai nostri giovani. Mi capita spesso di incontrarne moltissimi, anche fra quelli che par­tecipano alla catechesi giovanile di Radio Maria, che non riescono a capire qual è la loro vocazione, nel senso di comprendere quello che Dio vuole da loro e che cosa devono fare nella vita. Fanno fatica a vedere la strada sulla quale Dio li chiama.
Vicka: Quando un giovane prega per capire qual è la sua vocazione, se ha la mente piena dei più svariati pensieri, progetti, desideri e tante cose di questo genere, non arriverà mai a vedere la sua vocazione. Quando noi preghiamo, dobbiamo ren­dere libero e disponibile il cuore e dire a Dio: "Ecco, fai tu quello che vuoi e rispondimi tu nel mio cuore su quello che devo fare!". Se io chiedo con serietà, Lui mi risponde. E' certo che mi indi­ca che cosa devo fare, se la via del matrimonio o del sacerdozio o della vita religiosa o altro. Oggi, noi spesso preghiamo per avere que­sto dono, ma nel medesimo tempo pensiamo ad altro, e allora la risposta non arriva. Noi dobbiamo prima fare chiarezza rendendoci disponibili per una decisione. Se io voglio davvero trovare la mia vocazione, devo mettere da parte tutti gli altri pen­sieri. Se io prego per capire la mia vocazione, ma nel medesimo tempo ho il fidanzato, di sicuro quella vocazione non arriva mai, perché tu non sei d'accordo con te stesso, non sai che cosa vuoi fare. Occorre essere pronti a scegliere per l'una cosa o per l'altra, e chiedere a Dio che ti dia questo discer­nimento. L’ho detto e lo ripeto: se uno chiede alla Madonna una risposta sulla scelta vocazionale che riguarda la sua vita, Lei risponde direttamente nel suo cuore riguardo alla strada che deve prendere. Da parte nostra dobbiamo essere pronti a sentire la sua voce. Lei è sempre pronta a risponderci, solo che noi dobbiamo preparare il posto e liberarci da tutte le altre voci per sentire la sua voce.

Quando è il momento, la voce di Dio arriva più forte di tutte le altre.
Padre Livio: Rendere libero il cuore per la chiamata di Dio, qualunque essa sia, non è uno sforzo da poco. Senza una totale disponibilità è facile scambiare i nostri desideri con la voce di Dio. Come faccio ad essere sicuro che è proprio la Madonna, che è proprio Dio che mi indica questa strada?
Vicka: Possiamo essere sicuri perché, se chiediamo a Dio, Lui ci ascolta. Quando tu preghi Dio dicendo: "Liberami da tutti i miei pensieri, da tutto ciò che disturba il mio cuore, perché io voglio ascoltare la tua voce", allora vedrai che Dio ti risponde e che la sua voce ti arriva più forte di tutte le altre. La sua è una voce che ti sveglia!

Dio parla al cuore.
Vicka: Tante volte noi aspettiamo questa risposta, ma perdiamo la pazienza, perché vogliamo tutto e subito. Tu preghi per cinque o sei giorni; ma sicco­me la risposta non arriva, al settimo non preghi più. Ma questo modo è sbagliato, perché, quando pre­ghiamo, dobbiamo saper aspettare il momento di Dio con tanta pazienza. Lui ci fa attendere per pro­varci, ma poi dà una risposta a tutto. Io devo esse­re paziente, non stancarmi di chiedere la risposta e saper aspettare. Devo pregare nella maniera giusta, che è un modo per dire a Dio: "Eccomi, io deside­ro ascoltare tutto quello che tu vuoi dirmi. Sono pronto!" Dio è sempre con quel cuore che è pron­to. Invece noi, a volte, vogliamo che Dio ci rispon­da subito; ma poi, quando viene il tempo che ci risponde, ecco che ci comportiamo come se non ci avesse detto niente. Questo è un giocare con Dio. Se io, quando chiedo, chiedo col cuore, la risposta arriva nel cuore proprio al momento giusto.

Dio chiede troppo?
Padre Livio: Nei giovani, però, c'è un'altra paura. Me ne sono reso conto io, e certamente lo avrai notato anche tu che incontri tanti giovani e ti sei fatta una grande esperienza. Molti di loro hanno paura che seguire Dio sia troppo difficile, come se Dio chiedesse troppo per le loro forze.
Vicka: Questo veramente non lo dicono sol­tanto i giovani. Vorrei portare al riguardo un picco­lo esempio. Una volta è arrivato un grosso gruppo di italiani e, come sempre, inizio con la preghiera e poi incomincio a riferire i messaggi della Madonna. Quando è il momento delle domande, ecco che un sacerdote abbastanza giovane alza la mano e prende la parola dicendomi: "Vicka, io penso che la Madonna ci chieda troppo". Io gli rispondo "Padre, tutto quello che la Madonna chiede sono cose semplici, che già la Chiesa pre­scrive. Lei stessa ha detto che non è venuta per dirci cose nuove, ma per risvegliare la nostra Fede. Tutto quello che la Madonna ci raccomanda esiste già nella Chiesa; solo che bisogna pian piano cer­care di viverlo." Quel sacerdote, però, non era convinto perché, in una parrocchia grande e con tante cose da fare, non era possibile secondo lui pregare tre Rosari ogni giorno come chiede la Madonna. Io gli ho risposto che questa era la raccomandazione della Madonna e che, se lui voleva, poteva accet­tare; se non voleva poteva lasciarla. E così se ne è andato. Un mese dopo, però, è tornato e mi ha detto: "Vicka, ho incominciato a pregare un po' di più ogni giorno e ho capito che tutto è possibile. Quando sono arrivato la prima volta non ero pron­to e per me era troppo. Ora, invece, riesco a mette­re in pratica un po' alla volta tutto quello che la Madonna vuole". Per tornare ai giovani, vorrei dire che oggi tantissimi giovani hanno altre cose per la testa e per questo trovano difficile seguire Dio. Ma se un gio­vane imposta meglio la sua vita e dà più tempo a Dio, allora lui cambia. E' in questo modo che tutto il mondo può cambiare.
Padre Livio: Allora non è difficile seguire Gesù?
Vicka: Per uno che non ha provato e che non ha mai fatto nulla, è difficile ed è proprio quella persona che dice che è difficile. Ma se uno ha pro­vato e si è impegnato ad andare avanti, allora è facile. Non c'è problema.

La Madonna ha scelo sei giovani.
Padre Livio: Visto che stiamo parlando della preoccupazione della Madonna per i giovani, per­mettimi di fare una breve osservazione. In genere, nelle sue apparizioni la Madonna sceglie dei bam­bini, come è avvenuto a Lourdes, La Salette, Fatima, Banneux, Beaurin e in altre luoghi. Qui a Medjugorje, invece, ha scelto dei ragazzi sui quin­dici - sedici anni, quando incomincia la fase più delicata e difficile della vita. Forse, con questa scel­ta la Madonna ha voluto manifestare la sua solleci­tudine per i giovani del nostro tempo che, come Lei dice, si trovano in una situazione piena di difficoltà.
Vicka: Lo sa la Madonna che cosa si propo­neva con questa scelta. Jakov per la verità era anco­ra un bambino di dieci anni. La Madonna, quando fa le sue scelte, le fa secondo i suoi bisogni. Una volta abbiamo chiesto alla Madonna perché aveva scelto noi e Lei ha risposto che questa era stata la volontà di Dio. Dio ha deciso così e Lei è la Serva del Signore che fa quello che Dio vuole. In altre occasioni, quando noi abbiamo raccomandato alla Madonna qualcuno, ci ha risposto che Lei può dare a noi quelle grazie che Dio concede a Lei. Così la Madonna è un tramite fra noi e Dio, come un filo che ci unisce a Lui.

La gioia di servire la Madonna.
Padre Livio: Una delle cose che mi edifica di più, di voi veggenti, è che da oltre diciassette anni date la vostra giornata alla Madonna. Oltre all'accoglienza dei pellegrini e alla disponibilità che vi richiedono le persone che incontrate, avete ogni sera l'appuntamento con la Madonna, prece­duto e seguito dalla preghiera. Oggi i giovani, inve­ce, ci tengono ad essere liberi e a non avere dei legami fissi. Molti dicono apertamente: "La vita è mia e ne faccio quello che voglio io". Voi, invece, vivete in questa continua disponibilità, offrendo il tempo della vostra vita alla Madonna. Ecco, questo sacrificio vi è costato molto o è qualcosa che fate volentieri?
Vicka: Io, piuttosto, vedo che tante volte la mia giornata non ha abbastanza tempo. Arriva molta gente e ci sono tante cose da fare. Mi chia­mano di qua e di là, e quando arriva la sera dico a Dio: "Oggi forse ho fatto poco e avrei potuto fare di più". Cerco, però, di impegnarmi durante tutto il giorno e a volte anche durante una parte della notte. Quando, però, vado a letto, faccio un esame di coscienza e mi dico: “Oggi ho ricevuto tante persone, sono andata da tante parti, ma forse potevo fare di più e meglio” Ti viene sempre da pensare che si sarebbe potuto fare qualche altra cosa.

La gioia di aiutare gli altri.
Vicka: Devo dire, però, che non esiste una gioia più grande di quella di trasmettere i messaggi e di fare quello che Dio mi chiede. Per me è qualcosa che non posso esprimere con nessuna parola o immagi­ne. Non esiste nulla di più bello che aiutare gli altri, dare loro una mano e fare tutto quello che la Madonna vuole e Dio stesso desidera da me. Questa per me è la cosa più importante. E' stata ed è al primo posto nella mia vita. Ma, di là di ogni considerazione, per me è una gioia grandissima aiutare la gente, tendere una piccola mano e farlo col cuore. Non c'è nulla di più bello che essere di aiuto a un tuo fratello o a una tua sorella e a tutti i pellegrini che arrivano. Tutti ti chiedono una paro­la, e tu devi essere pronto a dare questa piccola gioia agli altri. Io dico sempre che la Madonna a me ha dato tantissimo, ma che anch'io devo corri­spondere al suo amore e donarlo agli altri.

Segue prossimamente ...

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