Soltanto in cielo comprenderemo quale divina meraviglia sia la S. Messa.
Per quanto si sia santi e ispirati, non si può che balbettare su questa opera divina che trascende gli uomini e gli Angeli.
S. Alfonso dé Liguori arriva ad affermare: “Dio stesso non può fare che vi sia un'azione più santa e più grande della celebrazione di una S. Messa”.
Per quanto si sia santi e ispirati, non si può che balbettare su questa opera divina che trascende gli uomini e gli Angeli.
S. Alfonso dé Liguori arriva ad affermare: “Dio stesso non può fare che vi sia un'azione più santa e più grande della celebrazione di una S. Messa”.
S. Tommaso d'Aquino con frase luminosa scrisse: “Tanto vale la celebrazione della S. Messa quanto vale la morte di Gesù in croce”.
S. Francesco d'Assisi: “L'uomo deve tremare, il mondo deve fremere, il cielo intero deve essere commosso, quando sull'altare, tra le mani del Sacerdote, appare il Figlio di Dio”.
In realtà, rinnovando il Sacrificio della Passione e Morte di Gesù, la S. Messa è cosa tanto grande da bastare essa sola a trattenere la Giustizia Divina.
S. Teresa di Gesù Bambino diceva alle sue figlie: “Senza la S. Messa che cosa sarebbe di noi? Tutto perirebbe quaggiù, perché soltanto essa può fermare il braccio di Dio”.
S. Pio da Pietrelcina affermava: “Sarebbe più facile che la terra si reggesse senza sole, anziché senza la S. Messa”.
S. Leonardo da Porto Maurizio diceva: “lo credo che se non ci fosse la Messa, a quest'ora il mondo sarebbe già sprofondato sotto il peso delle sue iniquità. È la Messa il poderoso sostegno che lo regge”.
S. Leonardo da Porto Maurizio non si stancava di esortare le folle: “O popoli ingannati, che fate voi? Perché non correte alle Chiese per ascoltare quante Messe potete? Perché non imitate gli Angeli, che, quando si celebra la S. Messa, scendono a schiere dal Paradiso e stanno attorno ai nostri altari in adorazione, per intercedere per noi?”.
S. Filippo Neri: “Con l'orazione noi domandiamo a Dio le grazie; nella S. Messa costringiamo Dio a darcele”.
Nella S. Messa la nostra preghiera è unita alla sofferta preghiera di Gesù che si immola per noi. Specialmente durante il Canone, che è il cuore della Messa, la preghiera di tutti noi diventa anche preghiera di Gesù presente fra noi. I due momenti del Canone Romano in cui si possono ricordare i vivi e i defunti sono i momenti d'oro della nostra supplica: proprio negli attimi supremi della Passione e Morte di Gesù fra le mani del Sacerdote. Approfittiamone con cura; i Santi ci tenevano molto, e quando si raccomandavano alle preghiere dei Sacerdoti chiedevano di ricordarli soprattutto durante il Canone.
Nell'ora della nostra morte, una sola Messa devotamente ascoltata sarà più salutare di molte Messe ascoltate da altri per noi dopo la nostra morte.
Disse Gesù a S. Gertrude: “Assicurati, che a chi ascolta devotamente la S. Messa, io manderò, negli ultimi istanti della sua vita, tanti dei miei Santi per confortarlo e proteggerlo, quante saranno state le Messe da lui bene ascoltate”. Quanto è consolante ciò!
Il S. Curato d'Ars: “Se conoscessimo il valore del S. Sacrificio della Messa, quanto maggiore zelo porremmo nell'ascoltarla!”.
Nella nostra vita di ogni giorno, dobbiamo preferire la S. Messa a ogni altra cosa buona.
Come dice S. Bernardo: “Si merita di più ascoltando devotamente una S. Messa, che col distribuire ai poveri tutte le proprie sostanze e col girare pellegrinando su tutta la terra”.
Dobbiamo stimarci fortunati ogni volta che ci è offerta la possibilità di ascoltare una S. Messa, specialmente nei giorni di precetto (domenica e feste), quindi, facciamo volentieri qualche sacrificio per non perdere un bene così grande!
S. Agostino diceva ai suoi cristiani: “Tutti i passi che uno fa per recarsi ad ascoltare la S. Messa sono da un Angelo numerati, e sarà concesso da Dio un sommo premio in questa vita e nell'eternità”.
Il S. Curato d'Ars aggiunge: “Com'è felice quell'Angelo Custode che accompagna un'anima alla S. Messa”!
Fonte: il web
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