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Ciascuno di noi è un messaggio che Dio manda al mondo (P. G. Vannucci OSM)

Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE
Un'altra parabola espose loro così: «Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio.» (Mt 13,24-30)

Dagli "Scritti sul Paradiso" (Don Dolindo Ruotolo)

“Un’altra cosa certissima nella gloria dell’eterna felicità è questa: nonostante la diversità della gloria delle singole anime, tutte però sono felicissime a seconda della loro capacità. Il piccolo che mangia un piatto piccolo o beve un piccolo bicchiere è ugualmente satollo e soddisfatto come lo è un adulto che mangia un piatto grande, proporzionato al suo appetito, o beve un bicchiere grande, proporzionato alla sua sete. Dieci, cento, mille bicchieri di diversa capacità, dal più piccolo al più grande, sono tutti ricolmi quando sono riempiti sino all'orlo.
In Cielo perciò non ci sono rammarichi, non ci sono invidie verso coloro che hanno una gloria più grande. È tutta un’armonia di piena felicità; è come un organo meraviglioso, dove le canne più piccole sono in perfetta armonia con quelle più grandi.
In Cielo non vi sono lacrime, non vi possono essere lamenti, non rammarichi, neppure pensando all'amore che si sarebbe potuto dare a Dio nella vita terrena; neppure riconoscendo di aver potuto meritare di più, sfruttando i dolori della vita. È Dio che armonizza e compie la felicità di ogni anima, e la sua amorosa Volontà si contenta del loro stato di meriti, e le satolla in pieno, armonizzando ognuna nei disegni del suo amore e della sua misericordia.
Noi diremmo nella nostra stoltezza che ogni anima ha il suo destino; ma il posto di un’anima non è un destino, e tanto meno lo è cieco ed implacabile, è invece il lavoro delicato dell’Infinito Amore che, seguendo con riverenza amorosa l’umana libertà, ricama mirabilmente sia coi fili di oro, sia con quelli di seta o di cotone, sia coi fili lunghi che con quelli corti e, sul canovaccio dei suoi disegni di amore, forma con tutti un ricamo mirabile, e glorifica nel ricamo ogni filo, ponendolo là, dove di tutti si forma un variopinto fiore di potenza, di sapienza e di amore, che brilla nell'Eterna Trinità”.

(Don Dolindo Ruotolo)

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