Image Cross Fader Redux
Ciascuno di noi è un messaggio che Dio manda al mondo (P. G. Vannucci OSM)

Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE

Francesco e Ignazio

aprile 16, 2013 di continuitas
Un mese fa il cardinale Jorge Mario Bergoglio S.J. veniva eletto al soglio pontificio assumendo il nome di Francesco. Nell’inevitabile proliferare di interpretazioni del pontificato appena iniziato, ci pare che sia passata un po’ in secondo piano la chiave di lettura più ovvia per capire il primo papa proveniente dalla Compagnia di Gesù: la spiritualità di S.Ignazio di Loyola e in particolare gli Esercizi Spirituali. Per chi ha avuto la grazia di farli, saltano subito all’occhio le tracce ignaziane che affiorano qua e là (e speriamo sempre più frequentemente) nei primi insegnamenti del nuovo pontefice.

PRINCIPIO E FONDAMENTO
S.Ignazio: L’uomo è creato per lodare, riverire e servire Dio nostro Signore, e, mediante questo, salvare la propria anima; e le altre cose sulla faccia della terra sono create per l’uomo, e perché lo aiutino a conseguire il fine per cui è creato [ES n. 23]
Papa Francesco: Adorare il Signore vuol dire dare a Lui il posto che deve avere; adorare il Signore vuol dire affermare, credere, non però semplicemente a parole, che Lui solo guida veramente la nostra vita; adorare il Signore vuol dire che siamo convinti davanti a Lui che è il solo Dio, il Dio della nostra vita, il Dio della nostra storia. (14 aprile)

L’ESAME PARTICOLARE:
S.Ignazio: … si deve fare il proposito di guardarsi con diligenza da quel particolare peccato o difetto che si vuole correggere ed emendare [ES n. 24 ss ]
Papa Francesco: [...]Questo ha una conseguenza nella nostra vita: spogliarci dei tanti idoli piccoli o grandi che abbiamo e nei quali ci rifugiamo, nei quali cerchiamo e molte volte riponiamo la nostra sicurezza. Sono idoli che spesso teniamo ben nascosti; possono essere l’ambizione, il carrierismo, il gusto del successo, il mettere al centro se stessi, la tendenza a prevalere sugli altri, la pretesa di essere gli unici padroni della nostra vita, qualche peccato a cui siamo legati, e molti altri. Questa sera vorrei che una domanda risuonasse nel cuore di ciascuno di noi e che vi rispondessimo con sincerità: ho pensato io a quale idolo nascosto ho nella mia vita, che mi impedisce di adorare il Signore? Adorare è spogliarci dei nostri idoli anche quelli più nascosti, e scegliere il Signore come centro, come via maestra della nostra vita. (15 aprile)

I DUE STENDARDI
S. Ignazio: Cristo chiama e vuole tutti sotto la sua bandiera e Lucifero al contrario sotto la sua… [ES n. 37 ss.]
Papa Francesco: Quando non si confessa Gesù Cristo, mi sovviene la frase di Léon Bloy: “Chi non prega il Signore, prega il diavolo”. Quando non si confessa Gesù Cristo, si confessa la mondanità del diavolo, la mondanità del demonio (14 marzo)

DISCERNIMENTO DEGLI SPIRITI
S.Ignazio: È proprio dell’angelo cattivo, che si trasforma in angelo di luce, entrare con il punto di vista dell’anima fedele e uscire con il suo… [ES n. 332]
Papa Francesco: Gesù, che è in mezzo a noi; nasce dal sapere che con Lui non siamo mai soli, anche nei momenti difficili, anche quando il cammino della vita si scontra con problemi e ostacoli che sembrano insormontabili, e ce ne sono tanti! E in questo momento viene il nemico, viene il diavolo, mascherato da angelo tante volte, e insidiosamente ci dice la sua parola. Non ascoltatelo! Seguiamo Gesù! (24 marzo)

ANIMA CHRISTI (*)
Anima di Cristo, santificami
Corpo di Cristo, salvami
Sangue di Cristo, inebriami
Acqua del costato di Cristo, lavami
Passione di Cristo, confortami
O buon Gesù, esaudiscimi
Dentro le tue ferite nascondimi
Non permettere che io mi separi da te
Dal nemico maligno difendimi
Nell’ora della mia morte chiamami
E comandami di venire a te
Perché con i tuoi santi io ti lodi
nei secoli dei secoli.
Amen.

Papa Francesco: Nella mia vita personale ho visto tante volte il volto misericordioso di Dio, la sua pazienza; ho visto anche in tante persone il coraggio di entrare nelle piaghe di Gesù dicendogli: Signore sono qui, accetta la mia povertà, nascondi nelle tue piaghe il mio peccato, lavalo col tuo sangue. E ho sempre visto che Dio l’ha fatto, ha accolto, consolato, lavato, amato. (7 aprile)

(*) S.Ignazio era talmente affezionato a questa preghiera che, pur non essendo composta da lui, è richiamata più volte nel corso degli Esercizi Spirituali ed è ormai parte integrante della spiritualità ignaziana…

Nessun commento:

Posta un commento