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Ciascuno di noi è un messaggio che Dio manda al mondo (P. G. Vannucci OSM)

Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE

Il nemico non dorme

La tentazione è il problema più grande che noi dobbiamo risolvere se vogliamo camminare sulla strada che ci porta a Dio. La tentazione è una forza misteriosa che ci travolge e trascina la nostra volontà verso il peccato. In genere ci trova impreparati ad affrontarla perché non abbiamo una conoscenza esatta di satana e dei suoi metodi di perversione. Con l’aiuto di alcune riflessioni di Mons. Pierino Galeone cercherò di illustrarti questo fenomeno dal quale dipende il nostro destino eterno.
San Pietro dice che il demonio come un leone ruggente va in giro cercando chi divorare. Non è possibile liberarsi dalla tentazione, vince chi sa resistere.
Le catechesi che seguono hanno come tema la resistenza al demonio.
Innanzitutto una definizione di resistenza: la resistenza è l’amore fedele. L’amore a Cristo superficiale e vacillante, ti fa resistere qualche volta, per cui vinci alcune battaglie, ma perdi sempre la guerra. Padre Pio in nove anni che sono stato suo figlio spirituale mi diceva sempre: il nemico non dorme. Per combattere contro il nemico bisogna conoscerlo, una conoscenza esatta della sua tattica ti consente di vincerlo. Molte volte quando ero giovane, amici e conoscenti dicevano che bisogna fare l’esperienza del male per conoscere che cosa è veramente. Tanti convivono insieme more uxorum perché vogliono fare l’esperienza del matrimonio prima di sposarsi. Padre Pio diceva: quanto più peccano (nel matrimonio o prima di esso) tanto più poi si odiano, perché Dio è amore, soltanto chi possiede l’amore di Dio è capace di amare.
Non è necessario fare l’esperienza del male, questa è già la tua sconfitta, il male bisogna combatterlo e vincerlo.
I pensieri sono la sorgente delle nostre azioni, i pensieri che provengono dalle azioni peccaminose sono pensieri cattivi e con l’esperienza del peccato diventano convinzioni che generano dipendenza e schiavitù. Per liberarsi dai pensieri cattivi non c’è che un sono metodo: la meditazione, che è preghiera mentale, della parola di Dio e la pratica del proposito. La meditazione arricchisce la mente dei pensieri di giustizia e di santità, la pratica fa diventare quei pensieri convinzioni sante, e col tempo mentalità.
I pensieri cattivi che noi alimentiamo da una fonte che il mondo ci dispensa abbondantemente mediante i media e il modo di vivere degli uomini e delle donne, questi pensieri affondano radici sempre più profonde nelle nostre convinzioni e abitudini.
L’aiuto di Dio è indispensabile se vogliamo liberarci. Si inizia appunto dalla meditazione che ti fa conoscere il pensiero e la volontà di Dio.
In questa pratica della vita cristiana tu fai non solo la conoscenza, ma anche l’esperienza di Dio e della sua forza liberatrice; soltanto l’esperienza della vita di Dio rivela al tuo cuore la conoscenza del nemico e della tattica che usa contro di te. La pratica del proposito è anche il segno che tu vuoi veramente cambiare e realizzare l’unione con Dio, per cui la sua grazia diventa efficace per la tua liberazione, ma le cose si complicano quando tu non usi il metodo della preghiera e vigilanza suggerito dal Signore.
Pregate e vigilate per non cadere in tentazione.

(Don Vincenzo Carone, catechesi XVII)

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