Bernadette Soubirous nacque il 7 gennaio 1844 da una modesta famiglia di mugnai. Il Mulino di Boly, sua casa natale (così chiamata dal nome di un vecchio proprietario), si trovava sulle rive del torrente Lapaca, ora sotto la via della Grotta.
Sempre cagionevole di salute, sofferente di asma, il suo stato venne minato anche durante l'epidemia di colera sopravvenuta quando aveva undici anni. Per un periodo la bambina venne affidata alla madrina per via delle difficoltà dei suoi, costretti a lasciare il mulino, il padre per fare il bracciante, la madre la lavandaia. La famiglia si ritrovò a vivere in una stanzetta di sedici metri quadrati al c.d. Cachot e il padre venne anche arrestato perché accusato di furto.
Dopo le Apparizioni Bernardette pensò alla vita religiosa nella contemplazione; già conosceva il Carmelo di Bagnères, dalle sue parti, volendo dedicarsi ad una vita di preghiera, digiuno, disciplina, mortificazione. Ma la sua salute era un ostacolo come pure la sua povertà perché le veniva richiesta una dote. Fu poi orientata verso la cura dei malati ed ebbe modo di rendersi conto che le Suore della Carità di Nevers sarebbero state discrete nei suoi riguardi, in contrasto con altre, che la sollecitavano da ogni parte per la sua eccezionale esperienza. Convincente fu una conversazione (era il 27 settembre 1863) con Monsignor Forcade, vescovo di Nevers. Quest'ultimo appoggiò la domanda di Bernadette nei confronti della Madre Superiora Joséphine Imbert.
Dopo le Apparizioni Bernardette pensò alla vita religiosa nella contemplazione; già conosceva il Carmelo di Bagnères, dalle sue parti, volendo dedicarsi ad una vita di preghiera, digiuno, disciplina, mortificazione. Ma la sua salute era un ostacolo come pure la sua povertà perché le veniva richiesta una dote. Fu poi orientata verso la cura dei malati ed ebbe modo di rendersi conto che le Suore della Carità di Nevers sarebbero state discrete nei suoi riguardi, in contrasto con altre, che la sollecitavano da ogni parte per la sua eccezionale esperienza. Convincente fu una conversazione (era il 27 settembre 1863) con Monsignor Forcade, vescovo di Nevers. Quest'ultimo appoggiò la domanda di Bernadette nei confronti della Madre Superiora Joséphine Imbert.
Prima di partire per Saint-Gildard, casa madre delle suore, nel luglio 1866, il Vescovo Laurence la trattenne per l'inaugurazione della Cripta e per la prima processione ufficiale alla Grotta richiesta da Nostra Signora. Bernadette prese poi l'abito di postulante il 29 luglio 1866.
Il suo stato di salute non le concesse mai requie, afflitta da nuovi mali pronunciò i voti perpetui quando era già grave e morì il 16 aprile 1879. Dapprima fu sepolta nel sotterraneo dell'Oratorio San Giuseppe, ma fu riesumata tre volte, l'ultima il 18 aprile 1925, per via della causa di beatificazione aperta sin dal 1907. Il suo corpo fu trovato incorrotto ed è ora conservato in una urna di vetro nel Cappella del convento Saint-Gildard a Nevers.
Papa Pio XI ha proclamato Santa Bernadette nel giorno dell'Immacolata Concezione (8 dicembre) del 1933. La sua memoria è fissata al 16 aprile.
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