09.00 Accoglienza Ufficiale all’Aeroporto internazionale di Sarajevo
09.30 Cerimonia di benvenuto nel piazzale antistante il Palazzo presidenziale - Visita di cortesia alla Presidenza della Repubblica nel palazzo presidenziale
10.10 Incontro con le autorità
11.00 Santa Messa nello Stadio Koševo
13.15 Incontro e pranzo con i Vescovi della Bosnia ed Erzegovina nella Nunziatura Apostolica
16.20 Incontro con sacerdoti, religiose, religiosi e seminaristi in Cattedrale
18.30 Incontro con i giovani nel Centro diocesano giovanile “Giovanni Paolo II”
19.45 Cerimonia di congedo all’Aeroporto internazionale di Sarajevo
20.00 Partenza in aereo per Roma
Il servizio di Roberta Gisotti
Sarà l'ottavo viaggio internazionale di Papa Francesco in due anni di Pontificato. Una giornata, a Sarajevo, densa di appuntamenti, che sarà suggellata dalla Messa nello stadio cittadino e da cinque incontri all’insegna del motto “La pace sia con voi”.
Benvenuto e Messa allo stadio
Il Papa partirà alla 7.30 dall’aeroporto Roma Fiumicino e arriverà nella capitale della Bosnia ed Erzegovina alle 9. Mezz’ora dopo, avrà luogo la cerimonia di benvenuto nel piazzale antistante il Palazzo presidenziale, a cui seguirà la visita di cortesia al presidenza della Repubblica e l’incontro con le autorità. Qui Francesco pronuncerà il suo primo discorso. Quindi, alle 11 il Papa celebrerà la Messa nella Stadio Kosevo, dove si riuniranno i fedeli giunti da tutto il Paese.
Religiosi, giovani e incontro ecumenico
Nel pomeriggio, dopo l’incontro e il pranzo con i vescovi e con il seguito della Nunziatura apostolica, Francesco si recherà alle 16.20 nella Cattedrale dove parlerà a sacerdoti, religiose e religiosi e seminaristi. Poi, alle 17.30, l’incontro ecumenico e interreligioso nel Centro internazionale studentesco francescano. Un’ora dopo, alle 18.30, ad attendere Francesco saranno i giovani nel centro diocesano “Giovanni Paolo II”. Alle 19.45 la cerimonia di congedo all’aeroporto internazionale, con partenza da Sarajevo alle 20 ed arrivo a Roma alle 21.20.
Un viaggio annunciato a sorpresa da Papa Francesco, durante l’Angelus del primo febbraio scorso, chiedendo preghiere perché questa visita possa suscitare “fermenti di bene” e contribuire a consolidare la “fraternità” e la “pace”, il “dialogo interreligioso” e l’“amicizia”.
Fonte: it.radiovaticana.va
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