L'antica basilica di San Pietro in Vaticano, nota anche come basilica di Costantino, era ubicata nell'area attualmente occupata dalla nuova basilica vaticana. La politica di favore e aperto controllo sulla trionfante religione cristiana, inaugurata da Costantino I con l'editto di Milano del 313 e culminata con la sua apparizione come "basilèus isapòstolos" al concilio di Nicea del 325, ebbe riscontro nella serie di edifici nei luoghi santi della Palestina e di Roma, che dettero vita nuova tipologia della basilica cristiana. La più antica fu quella di San Giovanni in Laterano ma un posto di rilievo spettò alla basilica di San Pietro, costruita sulla sepoltura dell'apostolo Pietro, segnata da una "memoria", cioè da un'edicoletta posta in una piazzola nella vasta necropoli vaticana, rimasta in uso dal II al IV secolo e posta ai margini del circo di Caligola (o di Nerone), ai piedi del colle Vaticano. I lavori ebbero inizio presumibilmente tra il 319 ed il 326 e si conclusero sostanzialmente entro il 333. Per costruire l'imponente basilica (circa 110 x 65 m, 30 m di altezza), l'atto di spianare un'area cimiteriale ancora in uso, inconsueto anche sotto il profilo religioso e giuridico ed effettuato con grandi spese, |
si giustifica con la grande importanza attribuita alla sepoltura dell'apostolo, riconosciuta come autentica. Infatti il sito, da tradizione antichissima, è riconosciuto come luogo della sepoltura dell'apostolo Pietro che dovrebbe aver subito il martirio proprio nei vicini "Horti neroniani".
Nell'800 la basilica accolse la solenne incoronazione a imperatore di Carlo Magno; dopo di lui molti furono gli imperatori del Sacro Impero a essere incoronati nell'antica basilica: tra gli altri Carlo il Calvo, Ottone I, Ottone II, Ottone III, Federico I Barbarossa e Federico II.
Il papato, che in origine aveva residenza presso la Basilica Laterana, si trasferì al Vaticano solo dopo il periodo della cosiddetta cattività avignonese (dal 1377).
All'inizio del XVI secolo si decise per la sua totale ricostruzione e quindi fu lentamente demolita, a partire dal presbiterio, per far spazio alla nuova, grandiosa basilica. Tuttavia una parte della navata del tempio costantiniano, divisa al tempo di Paolo III da un muro (detto muro "farnesiano"), dalla nuova crociera in costruzione, sopravvisse e fu utilizzata per quasi tutta la durata del cantiere, fino a quando,nel 1609, non fu definitivamente abbattuta per volontà di papa Paolo V, superando le ultime perplessità. Infatti anche in tale fase non mancò chi si opponeva a questa ulteriore demolizione e quindi al compimento del progetto di Michelangelo.
La nuova basilica fu consacrata nel 1626. Scavi archeologici hanno indagato la necropoli sorta fuori dal circo di Nerone, ai piedi del colle Vaticano, fatta interrare da Costantino sotto la basilica. Sono stati rinvenuti, e in parte resi visitabili, numerosi mausolei del II e III secolo disposti lungo una via funeraria e altre sepolture meno monumentali costruite intorno all'area identificata come quella della tomba di Pietro. Nell'abside si trovava anche, dove si troverebbe di solito l'altare, la memoria dell'Apostolo, che altro non era che l'edicoletta del II secolo detta anche "trofeo". Le colonne originarie della pergula vennero riutilizzate negli altari incassati nei piloni della basilica attuale e ce ne resta traccia in varie opere d'arte come una copia fedele nella cassetta eburnea di Pola del V secolo. Dopo la demolizione della basilica costantiniana, alcuni dei suoi frammenti, dopo pesanti rifacimenti, furono rimessi in opera nell'atrio della nuova basilica in forma di lunetta.
Nell'800 la basilica accolse la solenne incoronazione a imperatore di Carlo Magno; dopo di lui molti furono gli imperatori del Sacro Impero a essere incoronati nell'antica basilica: tra gli altri Carlo il Calvo, Ottone I, Ottone II, Ottone III, Federico I Barbarossa e Federico II.
Il papato, che in origine aveva residenza presso la Basilica Laterana, si trasferì al Vaticano solo dopo il periodo della cosiddetta cattività avignonese (dal 1377).
All'inizio del XVI secolo si decise per la sua totale ricostruzione e quindi fu lentamente demolita, a partire dal presbiterio, per far spazio alla nuova, grandiosa basilica. Tuttavia una parte della navata del tempio costantiniano, divisa al tempo di Paolo III da un muro (detto muro "farnesiano"), dalla nuova crociera in costruzione, sopravvisse e fu utilizzata per quasi tutta la durata del cantiere, fino a quando,nel 1609, non fu definitivamente abbattuta per volontà di papa Paolo V, superando le ultime perplessità. Infatti anche in tale fase non mancò chi si opponeva a questa ulteriore demolizione e quindi al compimento del progetto di Michelangelo.
La nuova basilica fu consacrata nel 1626. Scavi archeologici hanno indagato la necropoli sorta fuori dal circo di Nerone, ai piedi del colle Vaticano, fatta interrare da Costantino sotto la basilica. Sono stati rinvenuti, e in parte resi visitabili, numerosi mausolei del II e III secolo disposti lungo una via funeraria e altre sepolture meno monumentali costruite intorno all'area identificata come quella della tomba di Pietro. Nell'abside si trovava anche, dove si troverebbe di solito l'altare, la memoria dell'Apostolo, che altro non era che l'edicoletta del II secolo detta anche "trofeo". Le colonne originarie della pergula vennero riutilizzate negli altari incassati nei piloni della basilica attuale e ce ne resta traccia in varie opere d'arte come una copia fedele nella cassetta eburnea di Pola del V secolo. Dopo la demolizione della basilica costantiniana, alcuni dei suoi frammenti, dopo pesanti rifacimenti, furono rimessi in opera nell'atrio della nuova basilica in forma di lunetta.
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