Di Costanza Rizzacasa D'Orsogna
È timido e parla in vicentino stretto Vinicio, la voce poco più di un sussurro per via di un’operazione alla gola. Ma l’emozione con cui racconta la carezza di Papa Francesco, in Piazza San Pietro, qualche giorno fa, risuona come le campane della chiesa di Isola... Ecco l'esclusiva di Panorama: “Prima gli ho baciato la mano, mentre lui con l’altra mi carezzava il capo e le ferite. Poi mi ha attirato a sé, abbracciandomi forte e baciandomi il viso. Avevo la testa contro il suo petto, le sue braccia che mi avvolgevano. E lui mi teneva stretto stretto, come coccolandomi, non si staccava più. Ho cercato di parlare, di dirgli qualcosa, non ci sono riuscito: l’emozione era troppo forte. E’ durato poco più di un minuto, ma a me è sembrata un’eternità. Dopo, mi sono girato verso la zia e le ho detto: Qua ghe aso le pene, Qui ci lascio le penne”.
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