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Ciascuno di noi è un messaggio che Dio manda al mondo (P. G. Vannucci OSM)

Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE

Domenica 24 novembre 2013: Vangelo di Luca (23,35-43) con meditazione

Vangelo della XXXIV Domenica T.O. - Anno C
Solennità di Nostro Signore Gesù cristo Re dell'Universo
"Oggi sarai con me nel paradiso"
In quel tempo, il popolo stava a vedere, i capi invece schernivano Gesù dicendo: “Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto”.
Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell’aceto, e dicevano: “Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso”.
C’era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: “Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!”.
Ma l’altro lo rimproverava: “Neanche tu hai timore di Dio, benché condannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male”. E aggiunse: “Gesù ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”.
Gli rispose: “In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso”.

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Medita
San Giovanni Crisostomo (ca 345-407), sacerdote ad Antiochia poi vescovo di Costantinopoli, dottore della Chiesa. - Discorsi sulla Croce e il ladrone, per il Venerdì santo, 2 : PG 49, 401

Il paradiso chiuso da migliaia di anni è stato aperto per noi "oggi" dalla croce. Infatti, oggi, Dio vi ha introdotto il ladrone. Così compie due meraviglie: apre il paradiso e vi fa entrare un ladro. Oggi Dio ci ha reso la nostra antica patria, oggi ci ha ricondotti nella città eterna, oggi ha aperto la sua casa all'intera umanità. "Oggi, dice, sarai con me in paradiso". Cosa stai dicendo, Signore? Sei crocifisso, inchiodato e prometti il paradiso? Sì, - risponde - affinché tu capisca quale è la mia potenza sulla croce...

Non è risuscitando un morto, né comandando il mare e i venti, né cacciando i demoni, che egli ha potuto cambiare il cattivo destino del ladro, bensì crocifisso, inchiodato, coperto d'insulti, di sputi, di scherni e di oltraggi, affinché tu veda i due aspetti della sua potenza. Scosse tutta la creazione, spezzò le rocce (Mt 27,51) e attirò l'anima del ladro, più dura della pietra, e l’ha ricolmata d’onore...

Sicuramente nessun re permetterebbe a un ladro o a un altro suo suddito di sedersi con lui mentre fa il suo ingresso in una città. Invece, Cristo l'ha fatto: quando entra nella sua santa patria, vi introduce un ladro insieme con lui. Facendo così…, non disprezza il paradiso, non lo disonora con la presenza di un ladro; proprio al contrario egli onora il paradiso perché è un onore per il paradiso avere un padrone capace di rendere un ladro degno delle sue delizie. Nello stesso modo, quando egli introduce i pubblicani e le prostitute nel Regno dei cieli (Mt 21,31)…, è per la gloria di questo luogo santo, perché gli mostra che il padrone del Regno dei cieli è abbastanza forte per rendere prostitute e pubblicani rispettabili al punto di essere degni di tale onore e di tale dono. Ammiriamo un medico quanto più lo vediamo guarire persone che soffrono malattie considerate incurabili. E’ giusto dunque ammirare Cristo… quando ridona a pubblicani e prostitute quella santità spirituale che li rende degni del cielo.

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