La cappa ti stringe addosso come un vestito di piombo, ne senti il peso insopprimibile, mentre ti aggiri ai confini del ghetto, derelitto. No, non un passo oltre, o saresti schiavo eterno della bestia, e assai avresti preferito d'esser nebbia nella nebbia, invece d'esser buio nel profondo nero: condanna schiacciante d'una morte orrenda.
A tratti ti giunge l'olezzo della bestia e tacito tendi l'orecchio senza fiato, nel timore d'udire il sibilo raggelante che l'annuncia, mentre vorresti far tacere il cuore tuo, che squarcia il silenzio come un rullar di tamburo a morte.
Povero mio cuore agonizzante, vorresti ancora, ma non puoi. Ah! Questa catena ti impedisce alla vita, vorresti spezzarla, ma dove sono le forze? Riesci solo a compiangerti. Oh mio cuore, non sentirti perduto; volgiti indietro e apri alla luce quel giardino immenso di bellezza, colmo di doni e pace. Cosa ti divide dal tornarvi? Un sol passo! Eppure non riesci. Perché tu no?
Quanta luce... ma non sei falena tu e... una cosa, una sola cosa t'ha esiliato e ora t'inchioda: il peso del peccato.
A tratti ti giunge l'olezzo della bestia e tacito tendi l'orecchio senza fiato, nel timore d'udire il sibilo raggelante che l'annuncia, mentre vorresti far tacere il cuore tuo, che squarcia il silenzio come un rullar di tamburo a morte.
Povero mio cuore agonizzante, vorresti ancora, ma non puoi. Ah! Questa catena ti impedisce alla vita, vorresti spezzarla, ma dove sono le forze? Riesci solo a compiangerti. Oh mio cuore, non sentirti perduto; volgiti indietro e apri alla luce quel giardino immenso di bellezza, colmo di doni e pace. Cosa ti divide dal tornarvi? Un sol passo! Eppure non riesci. Perché tu no?
Quanta luce... ma non sei falena tu e... una cosa, una sola cosa t'ha esiliato e ora t'inchioda: il peso del peccato.
Ricordi come hai perso la speranza? Accadde in un niente: dimenticasti d'amare! Ora l'angoscia ti attanaglia.
Di chi sei figlio tu? Ti senti un cuore figlio di nessuno, alla deriva come legno naufragato.
Di chi sei figlio tu? Ti senti un cuore figlio di nessuno, alla deriva come legno naufragato.
O mio cuore, se almeno questo tua vergogna non impedisse a me di chinare un po' la testa! forse, dopo, potrei anche inginocchiarmi, e insieme potremmo dire ancora: "Signore, abbi misericordia di me!"... al Padrone del giardino.
Suvvia mio cuore, torniamo a casa...
Suvvia mio cuore, torniamo a casa...
Perfino quei peccati che sentiamo pesanti come piombo non sono più che un pulviscolo turbinante sopra la fiamma d'amore di Dio, ed Egli ne fa cenere.
Tanto è l'amore per i suoi figli che di fronte ai nostri peccati, Dio non offre che il perdono totale. L'amore di Dio è amore che perdona e dimentica, giacché il suo cuore è infinitamente più appassionato di quanto lo sia il nostro nei confronti dei nostri figli. C'è forse un genitore che non perdona un figlio che ha mancato?
I bimbi non portano il ricordo, né il peso delle loro mancanze, perché la carezza d'un genitore tutto fa svanire nel fiorire d'un tenero sorriso.
Tutto è racchiuso in questo: "Tutto l'essere innocente dei figli si fonde nell'amore di una madre, di un padre". Così è anche tra noi e il Padre Nostro: "il nostro tenero sogno è estasiare il Padre con cuore innocente".
Invece di sentirci costretti, trascinati, talvolta anche corrotti da un mondo che non sentiamo a misura dei figli che Dio ha fatto con amore per amare.
"La convulsione del mondo soffoca l'amore", e allora fermiamoci e usciamo dal mondo. "Sia il nostro essere nel mondo ma non del mondo, e questo svelerà l'incommensurabile bellezza che lo salva". Riscoprire la gioia d'amare è possibile eccome, giacché: "Signora umiltà non abbandona mai del tutto, questa sposa è dono eterno dello Spirito Santo".
Lasciamo che sia lei a condurci al confessionale e, siccome Dio lì si dona alla nostra fragile umanità, non vorremo mica presentarci a mani vuote... Perché non farsi annunciare da un piccolo sacrificio, magari facendo il cammino a piedi, in preghiera? Vi assicuro che giungeremo con animo sinceramente contrito e allora sì! che sentiremo tutto il calore dell'abbraccio di Dio! E dopo pregheremo ancora per ringraziare Dio, per quel sacerdote che è stato dono della misericordia di Cristo!
Questa è la carezza da portare al mondo per non esserne schiavi: la tenera carezza che ci fa come bimbi nell'amore del Padre.
Coraggio! Tu non battagli con il demonio, né con Dio. Sai bene che la tua battaglia è soltanto contro te stesso, dunque ritrova il coraggio dell'umiltà e portala in dono al "tuo buon Gesù".
Che aspetti? Anche il Cielo è impaziente.
Teófilo
I bimbi non portano il ricordo, né il peso delle loro mancanze, perché la carezza d'un genitore tutto fa svanire nel fiorire d'un tenero sorriso.
Tutto è racchiuso in questo: "Tutto l'essere innocente dei figli si fonde nell'amore di una madre, di un padre". Così è anche tra noi e il Padre Nostro: "il nostro tenero sogno è estasiare il Padre con cuore innocente".
Invece di sentirci costretti, trascinati, talvolta anche corrotti da un mondo che non sentiamo a misura dei figli che Dio ha fatto con amore per amare.
"La convulsione del mondo soffoca l'amore", e allora fermiamoci e usciamo dal mondo. "Sia il nostro essere nel mondo ma non del mondo, e questo svelerà l'incommensurabile bellezza che lo salva". Riscoprire la gioia d'amare è possibile eccome, giacché: "Signora umiltà non abbandona mai del tutto, questa sposa è dono eterno dello Spirito Santo".
Lasciamo che sia lei a condurci al confessionale e, siccome Dio lì si dona alla nostra fragile umanità, non vorremo mica presentarci a mani vuote... Perché non farsi annunciare da un piccolo sacrificio, magari facendo il cammino a piedi, in preghiera? Vi assicuro che giungeremo con animo sinceramente contrito e allora sì! che sentiremo tutto il calore dell'abbraccio di Dio! E dopo pregheremo ancora per ringraziare Dio, per quel sacerdote che è stato dono della misericordia di Cristo!
Questa è la carezza da portare al mondo per non esserne schiavi: la tenera carezza che ci fa come bimbi nell'amore del Padre.
Coraggio! Tu non battagli con il demonio, né con Dio. Sai bene che la tua battaglia è soltanto contro te stesso, dunque ritrova il coraggio dell'umiltà e portala in dono al "tuo buon Gesù".
Che aspetti? Anche il Cielo è impaziente.
Teófilo
Nessun commento:
Posta un commento