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La vera devozione a Maria nel Trattato del Montfort

Radio Maria venerdì 7 febbraio 2014
Cari fratelli e sorelle, buona e santa serata a tutti voi nella grazia del Signore e nell'intercessione della gloriosa e Semprevergine Maria Madre di Dio e Madre nostra.
Nella nostra ultima conversazione, il 24 gennaio, vi dicevo: la prossima volta venerdì 7 febbraio 2014, riprenderemo la presentazione del Trattato del Montfort.
Dal contenuto così ispirato e scritto con tanta passione e ardente zelo, il Trattato della vera devozione del Montfort, autentico capolavoro di spiritualità mariana, si presenta quale manuale di vera spiritualità evangelica, fondata sulla dottrina della fede insegnata dalla Chiesa, alla luce dei testi biblici, dei santi Padri e trasmessa dalla sana tradizione. Nel Trattato Montfort difende il posto di Maria nella storia della salvezza e invita il lettore a riconoscere il ruolo materno della Vergine nella santificazione delle anime, senza il falso timore di far torto a Gesù Cristo.

Il titolo di questa sera é "La vera devozione a Maria nel Trattato del Montfort".
Illustrerò i seguenti punti:
1) alcuni tratti tipici della vera devozione mariana secondo il Montfort;
2) Montfort rigetta e depreca le false devozioni;

Trattato della vera devozione alla Santa Vergine di S. Luigi Maria Grignion da Montfort: Introduzione

Maria nel disegno di Dio e nel disegno della Chiesa
1. Per mezzo della santissima Vergine Maria Gesù Cristo è venuto al mondo, ugualmente per mezzo di lei egli deve regnare nel mondo.
2. Maria condusse una vita assai nascosta; per questo è chiamata dallo Spirito Santo e dalla Chiesa Alma Mater: Madre nascosta e segreta. La sua umiltà fu così profonda che ella non ebbe sulla terra attrattiva più potente e continua che quella di celarsi a se stessa e ad ogni creatura, per non essere conosciuta che da Dio solo.
3. Dio, per esaudirla nelle richieste ch'ella gli fece di tenerla nascosta, povera e umile, si compiacque di nasconderla nella sua concezione, nella sua nascita, nella sua vita, nei suoi misteri, nella sua risurrezione e assunzione, a quasi ogni creatura umana. I suoi genitori stessi non la conoscevano; e gli angeli si domandavano spesso l'un l'altro: «Chi è costei?» (Ct 8,5). Perché l'Altissimo la nascondeva loro; o se ne svelava loro qualcosa, ne nascondeva loro infinitamente di più.
4. Dio Padre acconsentì che ella non facesse miracoli nella sua vita, almeno di strepitosi, nonostante gliene avesse dato il potere. Dio Figlio acconsentì ch'ella non parlasse quasi mai, benché le avesse comunicato la sua sapienza. Dio Spirito Santo acconsentì che i suoi Apostoli ed Evangelisti ne parlassero pochissimo e soltanto quanto era necessario per far conoscere Gesù Cristo, sebbene fosse la sua Sposa fedele.

Trattato della vera devozione alla Santa Vergine di S. Luigi Maria Grignion da Montfort: cenni storici

L'opera principale di S. Luigi di Montfort fu scritta verso la fine del suo breve ministero sacerdotale, di soli 16 anni; egli stesso ci dice, in VD 10, che ciò che sta scrivendo è esattamente ciò che ha predicato per molti anni. Secondo la tradizione, si ritiene che la stesura del Trattato avvenne nell'autunno del 1712, a La Rochelle, dove egli risiedeva in una piccola abitazione chiamata l'"Eremitaggio di S. Eloi".
Il luogo e la data sono importanti. L'eresia del Giansenismo aveva a quel tempo raggiunto La Rochelle, e con parecchia virulenza. Il Vescovo, insieme con la vicina diocesi di Lucon aveva, nel 1712, pubblicato per la terza volta una istruzione pastorale contro il Giansenismo. Fu quindi nel bel mezzo di uno scontro aperto con il Giansenismo che il Padre da Montfort scrisse la sua opera.
La Vera Devozione non potè mai essere mandata giu' dai Giansenisti. Essi erano, agli occhi di Montfort, dei falsi devoti a Nostra Signora. Sono fra quelli che, come Montfort scrive, "Se talvolta li si sente parlare di devozione a tua Madre, non è per promuoverla o per convincerne il popolo, ma solo per distruggerne gli abusi. Inoltre allo stesso tempo, per non essere devoti a Maria, costoro mancano di religiosità e di genuina devozione verso di Te (Gesu')".
Montfort sapeva che se costoro avessero potuto distruggere il manoscritto della sua opera su Nostra Signora, lo avrebbero fatto senz'altro. La situazione a La Rochelle nel 1712 non consentiva la sua pubblicazione. È questo insieme di circostanze che portarono alla scomparsa del manoscritto, che venne ritrovato per caso soltanto nel 1842.